𝕍𝕖𝕟𝕥𝕚𝕟𝕠𝕧𝕖

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Prov's Alice
Luglio
Due mesi dopo
Terzo mese

Pascale:da quanto non lo senti...?
Io:da maggio...

Sussurrai

Mamma:hai provato a contattarlo...?
Io:certo mamma!

Continuai innervosendomi
Guardai i miei amici che erano appena rientrati a casa

Io:lo avete visto o sentito?

Vidi i due fratelli guardarsi

Io:siete miei amici...perfavore ditemelo

Sospirarono

Lore:si l'abbiamo sentito...
Io:dov'è?
Arthur:Non vuole che te lo diciamo...
Io:perfavore ragazzi...

Rimasero zitti

Io:Lui mi pensa o...

Venimmo interrotti dalle notizie in tv e in quel momento sentimmo anche la porta suonare.

Telegiornale: Ultima ora, Charles Leclerc che si trovava sulle Dolomiti per una viaggio, è appena stato ricoverato in ospedale in codice rosso a causa di una frana mentre sciava. Le sue condizioni sembrerebbero critiche ma i migliori medici si stanno occupando del caso.

In quel momento sentii tutto il mio mondo sgretolarsi.
La terra sotto ai miei piedi cedette.
Vidi all'ingresso Charlotte e Noah.

Lotte:Alice...

Mi alzai e istintivamente andai ad abbracciarla iniziando a singhiozzare.
Mi strinse a se

Io:non posso perderlo Lotte...

Sussurrai fra i singhiozzi.
Lei mise una mano sulla mia pancia e l'accarezzó appena ci allontanammo.

Charlotte:c'è la farà sta tranquilla...

Decidemmo di partire subito per l'ospedale.
Dopo ore di viaggio arrivammo a Belluno.
Appena entrammo ci portarono subito nel reparto di Charles.
Vidi un vetro che dava sulla sua stanza, era sdraiato con gli occhi chiusi, il suo corpo era coperto da coperte, fili e tubicini.
Mi avvicinai al vetro

Io:amore...

Sussurrai.
Portai una mano sulla mia pancia.
Vidi un dottore avvicinarsi dal riflesso del vetro

Dottore:Siete i parenti?

Chiese

Io:sono la fidanzata
Pascale:io sono la madre

Pascale insieme ai ragazzi si avvicinarono a me
Arthur mi prese dai fianchi per potermi tenere.

Dottore:Signora Leclerc, signorina...le condizioni di Charles sono molto gravi, essendo stato vari minuti sotto la neve prima del recupero il suo corpo è entrato in ipotermia, stiamo riuscendo a portarlo alla sua normale temperatura ma non sarà affatto facile, ha riportato dei danni interni a causa della frana, danni che stiamo cercando di sistemare a poco a poco.

Mentre parlava iniziando a piangere

Dottore:il suo cuore sembra che tenga, lo terremo sempre sotto osservazione ma a causa del suo trauma cranico...è entrato in coma. Non possiamo sapere quanto durerà ma vi chiedo di avere fiducia.

Pascale ringrazió.
Arthur mi fece subito sedere.
Sentii il cuore esplodermi dentro al petto.
Tutto davanti a me era vuoto.
L'univa cosa che sentivo erano i battiti del mio cuore che rallentavano lentamente.
Ma lì il mio mondo smise del tutto girare quando i macchinari iniziarono a suonare in modo incontrollato.
Vidi dei medici correre con dei carrelli nella stanza.
Mi alzai subito e mi avvicinai al vetro.
Successe tutto così velocemente, loro che prendevamo le piastre, le preparavano e le mettevano sul suo petto bianco.
Dalla stanza provenivano urla e rumori dei macchinari.
Dopo vari tentativi vidi i medici guardarmi e sospirare, abbassare la testa e chiudere le tende.
Mi accasciai a terra con gli occhi dilatati, scoppiai a piangere e mi strinsi le gambe al petto.
Non volevo essere toccata da nessuno...
Sentivo ancora urla finché dalla stanza sentii un...

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