𝕍𝕖𝕟𝕥𝕚

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Prov's Alice
Eravamo appena arrivati in pista.
Io,Charles e Arthur eravamo sulla linea di partenza

Lore:ragazzi mi raccomando, attenzione!

Esclamò il maggiore.
Guardai il mio ragazzo e il mio migliore amico.
Accendemmo le auto.
Ci diedero il via e partimmo.
Schiacciai il pedale e li superai, arrivata ad una curva rallentai e lasciai il freno a mano facendo un giro.
Ripresi velocità e vidi Charles dietro di me.

Io:cazzo!

Aumentai finché non vidi una doppia curva.
Le feci tutte e due con il freno a mano.
Arrivai al traguardo e subito dopo vidi arrivare insieme i due fratelli Leclerc.
Scesi dall'auto e li guardai ridacchiando.

Io:oh che peccato...! Vi siete fatti battere da una che non corre neanche!

Esclamai prendendoli in giro

Arthur:fortuna del principiante!
Io:accetta la sconfitta!

Risposi guardandolo.
Arthur inizió a parlare.
Il mio sguardo andò sul mio ragazzo, lo vidi guardarmi serio.

Io:amore?

Lo vidi aprire lo sportello della sua auto

Charles:aspetta solo che ritorniamo a casa mocciosetta!

I tre ragazzi ci guardarono divertiti

Nessa:misá che qualcuno non camminerà più!

La guardai subito confusa, ritornai su Charles e lo vidi entrare in auto

Charles:andiamo a casa!

Annui
Salutammo e partimmo verso casa.
Appena arrivammo spensi la mia auto e andai in quella del mio ragazzo.
Appena entrai mi guardò subito e sussurrò:

Charles:tieniti forte!

Accese dinuovo l'auto e sfrecciò per vie di Montecarlo.
Arrivati alla rotonda per il centro commerciale, tirò il freno a mano e la macchina fece un giro di 360 gradi.
Entrammo nel parcheggio, parcheggiò e scendemmo dall'auto.
Mi prese dai fianchi e iniziammo a camminare

Charles:questo è andare veloce, questo è correre! Non dimenticarlo bambina!

Mi prese il mento, ci guardammo negli occhi e con un sorrisino insolente sussurrò:

Charles:potrai essere brava in molte cose, ma in questo non mi batti!

Non so perché ma queste parole mi provocarono un formicolio fra le cosce.
Sentirlo così serio, così competitivo mi stava facendo eccitare, e non poco.
Iniziammo a girare per molti negozi.
Dopo un po' ci fermammo in un bar.
Vidi tutti guardarci e borbottare

Io:l'ultima volta che sono entrata qui è quando ho parlato con Charlotte!

Esclamai
Mi guardò subito

Io:posso farti una domanda...?

Chiesi
Annui subito

Io:quando eravamo in Austria...che cosa intendeva Charlotte con quella frase?
Charles:Quale?
Io:ti scrivo dopo...ti aveva detto quello
Charles:nulla di che bambina, voleva solo infastidirmi!
Io:ma tu non la senti più...giusto?
Charles:giusto, sta tranquilla!

Mi prese la mano

Charles: je n'aime que toi (amo solo te)

Sorrisi.
Dopo un po' ritornammo a casa, ormai erano le 17.00

Charles:bimba vestiti sexy stasera!

Esclamò

Io:perché?

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