❀𝐃𝐚𝐫𝐤 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐜𝐞❀
Un incidente.🚘
Un uccisione.🩸
Un anonimo.👤
Un passato comune.🔙
Alya Jhonson è una diciannovenne che da quella notte non è più la stessa.
Quel 12 novembre pensava che l'incidente che ha causato la morte dei genitori foss...
"Non togliermi gli occhi di dosso, che prendo freddo. Stringimi forte come hai fatto ora, perché mi sento meno sola."
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Alya
Ho male dappertutto.
Ogni singolo osso e ogni singolo muscolo del mio corpo mi duole.
Sono seduta a terra con le spalle al muro e le gambe stirate a terra. Inghiottisco la saliva in eccesso e poi strizzo gli occhi.
Muovo un pochino la testa ma faccio parecchio fatica dal momento che mi sento tutta indolenzita e frastornata.
"Cavolo che male." Stringo i denti non appena faccio un movimento brusco andando a sbattere la testa su qualcosa di duro, che temo sia qualcosa sul muro.
Cerco di toccarmi il punto dolente con una mano, ma mi rendo conto che sono legate tra loro da una corda.
Ma cosa cavolo...
Mi muovo e cerco di slegarmi qualsiasi cosa mi stia tenendo legata le mani tra loro, ma non ci riesco. È stretta per bene.
Inoltre, non appena apro completamente gli occhi, il buio è ancora presente davanti a me.
E capisco di essere bendata.
Anche quella sera vedevo solo buio.
I miei battiti impazziti e la voglia di spaccare tutto sta prendendo il sopravvento. Non riesco a calmarmi e a regolarizzare i respiri frenetici che mi ripercuotono.
A quel punto urlo fregandomene delle conseguenze o di qualsiasi cosa avrebbe comportato il mio comportamento.
"Liberatemi subito!"
E continuo, cercando anche di muovere i polsi per slegate la corda. Ma mi faccio solo male, facendomi anche molto probabilmente dei segni sulla pelle.
Io comunque non demordo. "Mi sentite?! Ho detto di liberarmi immediatamente!"
Urlo, faccio rumore. Di tutto. Fin quando poi sento qualcosa e mi fermo con l'ansia ad inebriarmi ogni particella del corpo.