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Chloe Pov
Oggi ci sarebbe stata una gara,e ovviamente devo esserci di persona per supportare mio fratello. L'idea di rivedere Carlos non mi dispiaceva anche perché da quando mi è passata la febbre non ci ho parlato molto,perché so che è molto preso da questa gara infatti spera di arrivare sul podio.
Appena uscì fuori dalla macchina mi diressi subito nel paddock della redbull.
<<Ei Max,sei carico per la gara?>>chiesi a mio fratello quando me lo ritrovai davanti.
<<Molto>>
<<Ei Chloe,come stai tesoro? Senti mi potresti fare il favore di portare questi fogli nel box della ferrari?>>mi chiese con gentilezza Christian,nonché team manager della redbull. Per me e Max lui è come un padre,infatti ci teniamo molto a lui.
<<Si certo vado subito>>
E proprio mentre stavo per incamminarmi sento Max dietro di me che con una corsetta mi raggiunge.
<<Ei ei ei,col cazzo che ti lascio andare da sola in quel box>>
sbuffai sonoramente <<Ormai ci rinuncio>>
Così dopo un paio di minuti ci ritrovammo davanti il box della ferrari.
Ovviamente chi si doveva avvicinare proprio mentre avevo Max accanto? Carlos
<<Uuu quale buon vento porta i fratelli verstappen nel box della ferrari?>> chiese con il suo tono scorbutico.
<<Di certo non siamo venuti per vedere il tuo bel faccino Sainz>> gli risposi a tono e gli feci l'occhiolino
<<Addirittura ora mi fai anche i complimenti,stiamo salendo di livello,e a pensare che fino a qualche giorno fa ero tra le tue braccia mentre ti dicevo che eri bellissima>>
Max mi guardo con espressione interrogativa.
<<E oggi con questo top lo sei ancora di più>>fece un ghinghio.
Max si mise davanti a me guardandolo con occhi pieni di odio.
<<Mia sorella sa che è bellissima non c'è bisogno che glielo dici tu>>
<<E ora fammi il piacere di portare questi cazzo di fogli a Vasseur e cerca di levare la tua cazzo di faccia dalla mia vista prima che ti prendo a pugni>> Strinse i pugni
<<Oh Verstappen,ci sarà modo di prendermi a pugni quando ti distruggeró nella gara di oggi>>
Carlos avanzó verso di me e avvicinó la sua bocca al mio orecchio.
<<Quanto adoro farti impazzire.>>e poi mi lasció un leggero bacio sulla guancia.
Detto questo se ne andò senza proferire parola.


Mentre ritornavamo al box non ci furono altri argomenti se non "Che cazzo voleva" "Lo devo stracciare nella gara" "Voglio vedere poi che dice quando sarà dietro di me mentre io arriverò al 1 posto"
Cercai di calmarlo con scarsi risultati e infatti inizio la gara incazzato più che mai. Ciò voleva dire solo una cosa: stava per sfogare la sua rabbia sulla macchina.
Max partì primo e continuò la gara restando sempre al primo posto.
Però al penultimo giro si presentò Carlos affianco a lui e i lati delle loro macchine si scontrarono. Carlos voleva superarlo,Max non gliel'avrebbe mai lasciato fare.
E proprio all'ultimo giro Carlos spinse l'acceleratore al massimo e arrivò a fine gara al 1 posto.
Max arrivò al secondo posto e quando si tolse il casco si poteva vedere perfettamente la sua faccia incazzata.
Eravamo tutti sotto al podio per la premiazione e quando l'inno risuona nelle orecchie di tutti noi.
Durante l'inno mi guardó e mi fece l'occhiolino con tanto di sorrisino alla fine.
Si poteva vedere da un miglio che era felice.


<<Cazzo!>>Max diede un pugno al muro.
<<Max!Calmati>>
<<Come faccio a calmarmi! Ha vinto! Quella vittoria era la mia!>>alzó la voce
<<Max! È solo una cazzo di vittoria!
Tu fin'ora hai vinto quasi tutte le gare, stai per diventare per la terza volta campione del mondo e ti lamenti pure?!>>
<<Brucia?>> Carlos spuntó dietro di me.
<<Carlos non credo sia il moment->>non riuscì a finire di parlare che Max si avvicinò pericolosamente a lui.
<<Brutto coglione! Hai vinto e ti sei portato mia sorella a letto! Non ti basta come cosa>> disse in preda alla rabbia
<<In realtà non ancora me la sono portata a letto,ma quando vuole sono disponibile>>face un ghinghio.
Lo guardai male.
Max non ci vide più. Gli diede una spinta con le mani. Carlos indietreggió a causa della spinta però poi dopo si avvicinò ancora di più a Max.
<<Ok direi che può bastare così. Non credete?>> cercai di porre fine a questa situazione.
Loro però,non mi diedero ascolto e si continuarono a guardare negli occhi.
Così prima che uno dei due poteva fare qualcos'altro presi Max per il braccio e lo portai più lontano possibile.
<<Non è finita qua Sainz!>>
Come risposta Carlos sorrise beffardo.





Tornammo a casa e per fortuna ero riuscita a calmare Max,con qualche difficoltà, ma ci ero riuscita.
Max non proferì parola e andó direttamente in camera.
Non andai a parlargli perché sapevo che era inutile, ci avrei parlato domani.

Un amore impossibile | Carlos Sainz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora