cinquantadue

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Holy's pov:

I giorni, le settimane passavano ed eravamo sempre sotto pressione, per me non era un periodo bello, tutto quello che facevo veniva contestato soprattutto dai giudici che in gara dovevano giudicare ed erano fondamentali e non era il non portare il punto a casa ma semplicemente non ricevere mai un complimento se non si hai una vocalità eccellente ma non è abbastanza. Tutto questo mi stava bloccando, ed eravamo a metà percorso, ancora.
«Holy puoi venire in saletta?» improvvisamente la voce di Maria mi fece
sobbalzare
«Ciao Maria, grazie dello spavento...si arrivo»
«Non devi cantare»
«menomale» dissi facendo ridere Maria
«che devo fare?»
«niente, devi chiacchierare con me... allora intanto ho scoperto che uno dei motivi per cui tu vieni cazziato quel giorno e ti prendi il provvedimento disciplinare, non è perchè tu volevi entrare in un gruppo spiando cosa dicevano di te e del serale ma perchè volevi parlare con UNA persona, giusto?»
«si»
«potresti dire pronto per favore?»
«nooo» dissi io, stava davvero accadendo
«pronto?» era la sua voce, quella sua fottuta voce che non sentivo da mesi
«ooh siamo in tre»
«ciaoo»
«come stai Giu?»
«bene tu?»
«bene, c'ho il tuo fidanzato, vedo il tuo fidanzato e tu non lo vedi»
«no io non lo vedo purtroppo» se potessi vederti le cose che farei non le immagini
«però gli abbiamo strappato mezzo sorriso»
«menomale, ormai lo vedo sempre litigare»
«senti ti voglio far parlare con lui, perchè questo è giù di morale e io non riesco a stanarlo e non è che penso che voi dobbiate discutere eh ma volevo fare una cosa che gli potesse far piacere»
«signorino puoi dire ciao tu o no?»
«ciao»
«eh?»
«CIAO» dissi alzando il tono della voce di poco
«vi lascio e poi vi riprendo»
«ok grazie Maria.»
«amoree» da quanto tempo che non sentivo quel nomignolo
«come va?»
«bene, a te?»
«si va avanti...»
«perchè sei sempre arrabbiato? sempre con quel muso ti vedo»
«non sono arrabbiato...ma poi c'eri anche te fino all'altro ieri qua dentro quindi immagino tu sappia più o meno»
«si lo so...vabbè parlo io perchè tanto lo so che tu non parli e ci tenevo a ribadire il fatto che io sono qua, che ti guardo sempre, non sei solo "voce" e lo sai bene che arrivi, almeno a me arrivi tantissimo e basta poi mi manchi tantissimo, ora parla tu, voglio sentire la tua voce per favore»
«non è solo il fatto di essere solo voce, è più...»
«oh ma la finisci? di fare il figo anche in questa circostanza» era la voce di Maria
«ma non sto facendo, cioè non mi sento a mio agio»
«ok però purtroppo siamo in questa situazione, hai la tua fidanzata che dice che gli manchi vuoi dire che ti manca a te una volta? non ti succede mica niente eh»
«secondo me non serve manco dirlo, lo sa lo sa»
«Giu ma tu sei sicura di stare con sto pesantone?»
«si» la sua risata mamma mia
«allora dimmi tre motivi per cui stai con sto pesantone»
«no dai facciamo due» dissi imbarazzato
«allora, è buono anche se in realtà non si vede no scherzo si vede eccome...molto dolce dolcissimo anche se lo nasconde, lo fa di nascosto ma lo è, poi alla fine mi dimostra quello che deve dimostrare in qualche modo anche se non con le parole, lo percepisco. »
«vedi quello che ho detto prima, capisco che dalle persone attorno non si possa capire perchè magari non lo faccio vedere ma in generale stessa cosa con il rapporto con mia mamma, mio papà cioè è proprio una cosa mia»
«lui è così»
«si Maria, ormai l'ho preso così che devo fare, pacchetto completo»
«però è possessivo eh?»
«in cosa?»
«no sei un possessivo tu?»
«no ma dove»
«per le cose tue»
« ma per le persone non penso»
«no sicuro?»
«si»
«le lasci libere? non sei geloso?»
«fino ad un certo punto, in realtà non mi reputo così poi te lo può dire lei»
«è geloso?»
«beh allora, cioè non è geloso magari in qualche atteggiamento giustamente non gli va a genio ecco, si fida e mi fa piacere questa cosa»
«va bene io vi lascio da soli, e questa volta sfrutta l'opportunità tu»
«ciao Maria»

«Ehi tu» disse lei con la sua vocina, ero un fascio di emozioni che non riuscivo ad esternare e so quanto aveva ragione Maria ma proprio non ce la facevo
«almeno mi dici come stai?»
«bene»
«bene cioè, non hai nessun problema?»
«cioè sono qua da sette mesi, ho visto tante persone uscire poi sicuramente le critiche non aiutano»
«mancano cinque settimane, lasciati andare non preoccuparti di nulla e divertiti tanto il tempo sta passando cioè non stare con l'ansia in queste ultime settimane, non ti caricare di pressioni inutili»
«è uscito pure Petit, sono da solo in camera...»
«sappi che per quanto tu sei abituato a stare solo, appena esci non ti lascio neanche un secondo quindi puoi stare tranquillo» era una pazza ma è proprio questo che mi aveva colpito di lei, era totalmente diversa da me ma c'era qualcosa che ci teneva legati.
«e ho detto a mia madre che non vado in vacanza con loro, per questo sono in Spagna ora,almeno poi non ho sensi di colpa» questa volta la mia risata era limpidissima
«andiamo a farci una bella vacanza al mare da soli»
«ааа»
«vabbè quindi è rimasto tutto uguale, confermi?»
«beh se non lo vedi tu...»
«Francesco lo vedo ma devi darmi un cazzo di si ogni tanto»
«pensi che sia cambiato?»
«no!»
«e allora...» lei sospirò dall'altra parte del telefono
«se io dicessi si ah ok perfetto allora ti basta la parola per confermartelo?»
«sai com'è, ogni tanto una conferma così giusto per dire me l'ha confermato no? vabbè io te lo dico comunque, mi manchi un sacco e non è cambiato nulla è tutto come lo hai lasciato se non di più» stavo per crollare, in segno di difesa misi le mani in faccia per poi asciugarmi gli occhi sperando che nessuno notasse la mia
emozione.
«tutto qui, quindi mi raccomando sono qui sempre e ti aspetto a braccia aperte per la nostra vacanza»
«anch'io sono qui» presi il coraggio e finalmente dissi qualcosa di concreto.»
«lo so, ciao amore»

«ciao.» Questa chiamata era stata l'unica cosa bella di queste settimane, con lei riuscivo un po' ad aprirmi e sapevo che una volta uscito avrei potuto sconfiggere tutte le barriere che avevo costruito da anni.

un amore in gioco || holy franciscoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora