Flatline // CarLando

1. (L)

LANDO

Bahrain, 5 marzo 2023

Sbatto la porta del mio stanzino dopo un weekend disastroso. Diciassettesimo. Io, Lando Norris, che termino una gara in fondo alla griglia. Questo è il mio peggior inizio di stagione. Questa macchina non va. Già dai test avevo un cattivo presentimento.

Da quando Carlos è in Ferrari tutto va una merda. O forse sono io che vedo sempre il lato negativo.

È solo la prima gara, rammento. Avrò tempo per instaurare feeling con la monoposto e andare a punti. Devo essere paziente. Ahimè, non lo sono per niente.

Aggiungiamo il fatto che da due mesi a questa parte Carlos non fa altro che parlare di Hélène, la nuova social media manager della Ferrari.

L'ho vista di sfuggita. Capelli castani, occhi marroni e un corpo da urlo. Ammetto di aver fatto apprezzamenti su di lei appena ho incrociato il suo sguardo. Ai test indossava dei jeans che le facevano un culo da paura. Non che lei sia il mio tipo. Ora capisco Carlos. Si è innamorato e ci è cascato con tutte le scarpe nella trappola della Monegasca.

E sono geloso. Cazzo se lo sono! Mi ha rivelato che si sono baciati al loro primo appuntamento. Al primo appuntamento, ci rendiamo conto? E invidio Hélène. Perché non posso vivere la mia sessualità come tutti gli altri? Ah, giusto: sono un pilota di Formula 1. Sarebbe uno scandalo.

"Stiamo insieme! Io e Hélène stiamo insieme! Sono così felice! Dopo ci vediamo?"

Cosa? Si sono fidanzati? Oggi è il giorno più brutto della mia vita! Qualcuno da lassù mi vuole davvero male.

Non posso riversare i dispiaceri nell'alcol perché in questo paese non si beve.

In questi anni ho cercato di dimenticare Carlos. È impossibile farlo. Siamo amici, usciamo, giochiamo a golf quando viene in Inghilterra.

Quando eravamo compagni di squadra i fan hanno creato la ship CarLando. Questo perché abbiamo mostrato sin da subito di andare d'accordo. Durante le challenge, le interviste abbiamo ostentato un rapporto basato sulla fiducia, tanto da considerarci fratelli.

Due anni fa ho instaurato una relazione con Luisa, una ragazza portoghese che ho conosciuto su Instagram. È durata un anno, ma ci siamo lasciati perché non potevo continuare a fingere. Le ho rivelato la mia cotta per Carlos. Non mi ha mandato a quel paese, né tantomeno mi ha dato dello stronzo. Ha capito e mi ha detto che avrebbe fatto il tifo per noi.

Speravo di poter archiviare in un cassetto quello che provavo per lo Spagnolo.

E invece mi ritrovo con lui mentre mi parla di Hélène e di quanto le piaccia. Che cazzo ha lei che non ho io?

«Lei è così bella! Ha delle labbra che bacerei per ore. Ah, mi è mancato essere innamorato!» esclama sognante e con un sorriso.

Quanto vorrei esserne io la causa.

«E tu? Qualche ragazza all'orizzonte?»

Quale ragazza? Sono innamorato di te, coglione! Vorrei rifilargli questa risposta.

«Nessuno», borbotto.

Carlos si stende al mio fianco e inizia a farmi il solletico. Mi dimeno e finisco per dargli una testata.

«Aia, che dolore!» esclamiamo all'unisono e scoppiamo a ridere.

I nostri sguardi s'incrociano. Il cuore batte all'impazzata. Vorrei baciarlo, assaporare le sue labbra.

Si schiarisce la voce e si alza dal letto.

«Io...vado da Hel».

Annuisco. Chiude la porta della mia camera d'albergo e affondo la testa nel cuscino. Sono un coglione, ecco cosa sono. Di tutte le persone presenti sulla faccia della Terra proprio di Carlos dovevo innamorarmi?

Ho sempre dubitato della mia sessualità. Per anni mi sono posto la domanda: "mi piacciono anche i ragazzi?". Tutto è iniziato a una festa a cui ho preso parte prima di gareggiare in Formula 3 Europea. Un ragazzo mi aveva baciato per un obbligo. Da quel momento ho compreso di essere bisessuale. Solo la mia famiglia lo sa. Non ho il coraggio di fare coming out e di ricevere odio dalle persone che hanno una mentalità medievale.

Poi ho conosciuto Carlos e non ho capito più un cazzo. Per mesi ho creduto di aver trovato il compagno di squadra perfetto. Invece, dopo quella maledetta challenge, ho scoperto di esserne innamorato.

E ora sto soffrendo come un cane perché ha trovato in Hélène l'amore, quell'amore che io vorrei dargli ma non posso.

Qualcuno bussa alla porta e sbuffo. Chi rompe a quest'ora?

«Charles?»

Il pilota numero sedici sospira.

«Che dici, torniamo a Monaco?» propone. «Anche tu hai bisogno di bere?»

«Oh, credimi, vorrei dimenticare questa giornata del cazzo. Dai, ti aiuto a preparare la valigia. Io sono già pronto».

Be', anche lui non ha avuto un inizio di stagione brillante. Se io ho terminato la gara in fondo alla griglia, lui si è ritirato.

Nel giro di un'ora ci troviamo sul suo jet privato con una bottiglia di Gin sul tavolino. Joris, un suo amico, e Andrea, il suo preparatore atletico, stanno dormendo.

«Quali dilemmi ti affliggono?»

Charles versa il Gin in due bicchierini, li facciamo tintinnare e beviamo il contenuto in un sorso.

«Mi sono innamorato della persona sbagliata», confesso.

«Siamo in due, amico. L'amore fa schifo», borbotta, massaggiandosi le tempie.

Dopo quattro shottini sento la testa leggera. La poggio contro il sedile e rido.

«Sai cosa? Può anche stare con quella. Non sa cosa si perde. Io sono migliore di lei. Mi hai visto?» blatero sotto lo sguardo scettico di Charles. «È un lui?»

«Ti scongiuro. Non dire niente a nessuno», lo imploro. «Chiunque esso sia si renderà conto di aver commesso uno sbaglio». Mi dà una pacca sulla spalla. Quasi non cado dal sedile. «E tu? Di chi sei innamorato?»

«Di una persona fidanzata con un mio caro amico. Preferisco allontanarla con il mio carattere di merda. Almeno capisce che non voglio avere niente a che fare con lei».

Mi assale il dubbio. Non può essere Hélène, no?

«Io non ne sarei in grado. Tengo troppo a quella persona per trattarla male. Maledetti sentimenti»

«Siamo due teste bacate. Alla salute!» bofonchia Charles alzando il bicchierino e bevendo il Gin.

Solo per qualche ora dimentico Carlos. Il tempo di una scopata. Poi il suo viso torna prepotente nella mia mente.

Sono fottuto.

Non da lui, ma dettagli.