4. (L&C)

538 23 24
                                    

LANDO

Monte Carlo, 10 aprile 2023

I raggi del sole filtrano nella stanza, illuminandola e destando il mio sonno. Sbuffo quando noto l'ora: le 7:00. Mi alzo e colpisco il mignolo del piede contro il comodino.

«Porca puttana!» esclamo saltellando e tenendomi il piede tra le mani.

Non poteva non iniziare in questo modo la giornata. Che sfigato!

«Lan, che succede?» mormora, assonnata, Olivia.

Ops, mi sono dimenticato ci fosse anche lei.

Si mette seduta, passa una mano tra i capelli e mi mordo il labbro. Senza trucco è ancora più bella. Il lenzuolo bianco le copre il corpo minuscolo e i ricordi della sera passata insieme affiorano nella mente.

«Nulla, sono andato a sbattere col mignolo contro il comodino».

Olivia mugola e mi tira per un braccio. La mia figura la sovrasta e incolla le labbra sulle mie. Una mano s'intrufola nei boxer e gemo di piacere quando inizia a lavorare la mia erezione.

«Sei troppo stressato. Rilassati», mi dice all'orecchio, in tono suadente.

La mia schiena tocca il materasso e mi libera dai boxer. Mi guarda innocente, poi inizia a succhiare. Cerco di rilassarmi, di scacciare i pensieri negativi dalla mente, ma Carlos torna prepotente. Dannazione, proprio di lui dovevo innamorarmi? Sette miliardi di persone e l'unico a rubarmi il cuore è stato lui.

Olivia interrompe quello che stava facendo.

«Stai pensando a Carlos, non è così?»

Non c'è rabbia nel suo tono. Sospiro. «Sono stanco, stufo di pensare costantemente a lui e al fatto che a Hélène piaccia un altro. Lo sta prendendo per il culo e io dovrò assemblare i pezzi del suo cuore quando lei glielo spezzerà. È così brutto vedere chi ami con una persona che non sei tu», mormoro affranto.

Quattro anni che gli sto dietro. Quattro anni che soffro in silenzio.

Mi chiedo con quale autocontrollo io non lo abbia spinto contro un muro e baciato quando mi ubriacavo. Nei miei sogni l'evento è romantico. Nella realtà? Mi prende a pugni.

«Sei sicuro che a Hélène piaccia un altro?»

Olivia si siede e mi fa cenno di posare la testa sulla sua spalla. Mi accarezza i capelli e tento di rilassarmi, riuscendoci.

«Le piace Charles. L'ho notato a Melbourne. Non so perché stia con Carlos. Spero non per la fama. Non la sopporto! È falsa, capisci? Perché accalappiare Carlos se le piace Charles? E lui che fa? La provoca!»

«Sei geloso, darling», mi beffeggia la Mora e sospiro. «Forse. Anzi, no. Sono geloso marcio! Cosa ci ha visto in quella? Perché non capisce che lo sta prendendo in giro?»

«Perché è innamorato, e chi è innamorato spesse volte certe cose non le nota», dice dolcemente. «Sai cosa penso? Che non dureranno affatto»

«Perché non glielo dici? Glielo fai intendere in qualche modo»

«Sei pazza? Non posso perdere la sua amicizia per una stupida cotta!»

Il solo pensiero di perdere Carlos mi fa male il cuore. Sono anni che lo conosco. Abbiamo condiviso tanti bei momenti. È il mio confidente, la persona per cui farei di tutto. Cazzo, mi amputerei un braccio per lui! Non riesco a immaginare una vita senza Carlos. Preferisco soffrire e averlo come amico.

All'inizio pensavo fosse solo un'infatuazione, un qualcosa di passeggero. Al massimo attrazione. Non è stato così. Mi sono innamorato, cascandoci con tutte le scarpe.

Flatline // CarLandoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora