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La mattina dopo mi sveglio con i raggi del sole ad inondarmi la stanza oggi è sabato ed in più abbiamo ponte per la festa patronale del paese a cui noi non parteciperemo e quindi starò 4 giorni a casa da sola con Aron.  Scendo le scale e vado in cucina dove trovo un Aron mezzo addormentato che beve un bicchiere di latte io lo saluto con un -ciao- e lui mi fa un cenno con la testa poiché  troppo assonnato per parlare. La giornata trascorre tranquilla e a pranzo Aron approfitta per invitarmi a cena ,io accetto volentieri e dopo aver sistemato tutto penso di andare in camera a riposarmi una mezz'oretta per poi iniziare a prepararmi ma i miei pensieri vengono interrotti dal campanello che suona dico ad Aron che vado io e così faccio ma quando apro la porta mi ritrovo davanti Daniel e mi immobilizzo all'istante lui mi sorride e dice - posso entrare?- acconsento ma non fa intempo ad entrare che , in un attimo di coraggio chiedo - che ci fai qui?- lui mi guarda con aria interrogativa e risponde- ho visto che i tuoi sono partiti e pensavo ti facesse piacere la mia compagnia, no?-
- pensi male- rispondo e lui ride; ride il coglione; -dai che in fondo la relazione faceva comodo anche a te ritorniamo insieme e dimentichiamo- azzarda -mai- rispondo impassibile -ma se quella  notte te lo leggevo negli occhi il desiderio- dice -dici bene, me lo leggevi, passato ora non più, mi hai fatto male- dico spingendo indietro le lacrime che alla prima parola si riverseranno ne sono sicura - senti a me non me ne importa nulla voglio te e ora fai la brava puttanella quale sei _mi prende il braccio con forza_ e poi le strade si dividono ,io ho provato a fare il gentile con te e ti ho pure lasciato tempo ma poi mi hai lasciato per una sbronza e io non ti ho avuta e tu sei ancora vergine mentre tu ora dovresti essere a curarti le ferite lasciate da me su di te- io scoppio a piangere e tra le lacrime rispondo -si, una sbronza che ti ha fatto dire la verità- dico singhozzando lui mi molla il braccio ed io cado a terra -piangi tanto è solo questo che sai fare- dice ed io mi sento ancora peggio.

ARON

Ho ascoltato bene tutta la lite e sento forti singhiozzi così capisco che Maddy sta piangendo e corro da lei ad abbracciarla per cercare di confortarla e gli rispondo -ma come ti permetti?- lui ride ,ma ora gliela faccio passare io la ridarella - e tu chi saresti? Il suo salvatore?- dice tra le lacrime per le troppe risate -si se necessario come ora- rispondo fiero di me a quel punto lui esce di casa sbattendo la porta e io rimango su questo freddo pavimento a consolarla.
Quando si calma mi chiede
-ma tu l'hai fatto veramente per me - dice incredula
-si, tutto per te- rispondo - forse è meglio se rimandiamo l'appuntamento- continuo e lei acconsente accoccolandosi al mio petto sul divano e addormentandosi.
La guardo agitarsi nel sonno, questo significa che sta avendo un'incubo ,le inizio a scuotere le spalle per farla svegliare apre gli occhi con un urletto di paura ed io la abbraccio e mi chiede - stanotte dormi con me perfavore?- io stupito ma contento della sua domanda acconsento e dato che è già buio ci mettiamo sotto le coperte del suo letto a due piazze con la sua schiena sul mio petto e ci addormentiamo.
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Ciaoo sono tornata con due capitoli belli lunghi e sostanziosi dopo una piccola assenza spero solo che vi piacciano chissà come andrà a finire sulla prossima ciauuu

Moto a luogoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora