Epilogo

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Maddy

Sono passati 4 anni dal mio primo parto. In questi anni ci siamo dedicati esclusivamente alla piccola Serena ma da quando ci ha chiesto un fratellino per la prima volta non ci siamo tirati indietro e ora siamo qui nove mesi dopo; Aron a giocare in giardino con la piccolina ed io seduta con un gran pancione a guardarli.
-la bambina ha fame ed è andata a prendere i biscotti, ma voi due tesori invece come state?- dice Aron avvicinandosi a me
-bene, solo un po' stanchi- dico mettendomi in piedi e baciandomi
-amore..- dice
-si?-
-mi sa che hai qualcosa da fare- dice e mi fa notare che mi si sono rotte le acque ed io none ne ero neanche accorta
-vabbè- dico fingendomi noncurante ma poi una contrazione, Aron mi regge
-chiamo tua madre- dice mettendomi seduta.
Da qualche mese mia madre è di nuovo in se ed ha accettato Aron e non vuole perdersi questo nuovo bambino per nulla al mondo.
Dopo un po' arrivano i  miei che portano via Serena e Aron mi porta in ospedale.
Durante il tragitto Aron mi chiede
-eh no! Non di nuovo, che nome?-
-Vittorio-.

Aron

Sono attaccato alla porta, che mi separa da Maddy, da innumerevoli ore; più volte sono stato chiamato dai genitori di Maddy ma non ho risposto, all'ultima però rispondo e li tranquillizzo, quando, da dietro quella porta, sento un pianto, un pianto rumorosissimo.

È così, così è l'amore,
È come il rombo di una moto
Quando passa lascia impresso
È rumoroso,
ma non un rumore fastidioso,
Bensì una melodia,
Una dolce melodia
Come quella che percepiscono
gli amanti delle moto.

Fine

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