I. Prime memorie

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Il più bel ricordo della mia infanzia proviene da un bellissimo pomeriggio primaverile passato nel grande giardino della villa Tayton. Il luogo che ero fiera di chiamare "casa". 

 Avevo all'incirca quattro anni, morbidi e sinuosi capelli corvini e grandi occhi scuri pieni di meraviglia e curiosità. Ancora ricordo l'abito color crema che indossavo e come la stoffa ballasse insieme al vento e ai miei movimenti repentini. 

Correvo spensierata tra le meravigliose aiuole alla ricerca di qualcuno. 

Non troppo lontano da me c'era una giovane e bellissima donna dai lunghissimi capelli castani e con grandi occhi scuri come i miei. 

Ricordo il biancore delle sua pelle, il rosso delle sue labbra carnose e il rosa delle sue guance ovali, come se non fosse passato un solo giorno dall'ultima volta che la vidi. 

Indossava un lungo abito celeste che lasciava scoperto il suo lungo e candido collo e le spalle perfettamente rotonde. 

Era seduta ad un tavolo e sorseggiava delicatamente una tazza di tè. Quando i nostri sguardi si incrociarono le sorrisi con tutto l'amore che potevo avere in corpo e lei mi ricambiò mostrandosi in tutta la sua divina bellezza. 

 Quella donna era mia madre. La mia dolce e cara madre. 

 Non ho mai conosciuto creatura più bella di lei, sia nell'aspetto che nell'animo. Era di una gentilezza e una grazia incredibile e io l'adoravo come solo una bambina poteva fare. 

Lei era tutto per me, ogni mio riferimento, ogni mia verità. 

La bellezza del suo sorriso mi aveva messo in imbarazzo e il mio imbarazzo l'aveva fatta sorridere. 

 Ripresi la mia ricerca e infine riuscii a trovare chi stessi cercando dietro un cespuglio di rose. Una piccola creatura dal corpo esile e dalla testa sproporzionatamente più grande e calva. Aveva grandi orecchie a punta e occhi che sembravano mandarini. Indossava una tunica porpora e mi sorrideva con la sua piccola bocca.

-La signorina Tayton ha trovato Fiddy. Ora tocca a Fiddy trovare la signorina. 

 Fiddy era una giovane elfa, la mia elfa. Molti elfi lavoravano per la mia famiglia e ricordo perfettamente che questo fosse tutto merito della gentilezza di mia madre, che li trattava sempre con rispetto e generosità. 

 Come avrete inteso dalla presenza di una creatura come Fiddy, la mia famiglia era una famiglia di maghi. Una delle più prestigiose e ricche della loro epoca. 

La fama della mia famiglia era legata al fatto che possedessero la maggior parte dei terreni abitati da maghi o streghe. 

Prima che potessi correre a nascondermi anche io, mia madre mi richiamò a sé. Io sedetti sul suo grembo e mi lasciai accarezzare lentamente la testa, la piccola Fiddy venne vicino a noi e mia madre la invitò a sedere con lei al tavolo. 

-Mamma, puoi cantarmi ancora la canzone dei cigni sul lago? 

 Mi ricordo di averle chiesto con la mia voce acuta.

-Ma certo, tesoro mio. Ti stai divertendo con Fiddy? 

 Mi chiese lei guardandomi negli occhi. Mi sorrise mostrando i suoi denti perfettamente dritti e bianchi. Annuì contenta e Fiddy si inchinò orgogliosa a noi. 

Ricordo che mia madre avesse un incredibile talento per il canto e anche se molte delle parole che contenevano le sue canzoni ormai non sono più in grado di ricordarle, i ritornelli mi sono rimasti impressi nell'animo e nella mente. 

 E così finisce uno dei ricordi più belli che io possieda. Con la voce soave di mia madre che mi canta e il suo tocco delicato sulla mia testa.

 Il suo nome era Ella. Ella Tayon. 

 A quei tempi non potevo immaginare che certe tragedie sarebbero capitate a gente felice e fortunata come la mia famiglia. Nulla sembrava potesse intaccare la fortezza di felicità e prosperità che ci circondava. Ma mi sbagliavo, tutti ci sbagliavamo. 

 Nonostante mia madre fosse tutto il mio universo, non potevo dire lo stesso di mio padre, Kairus Tayton. 

Era un uomo di bell'aspetto, ma terribilmente prepotente, geloso e facilmente irritabile. Grazie anche a queste sue peculiarità e il suo talento per lo scontro magico, la nostra famiglia divenne una delle più rispettate e potenti. 

A quei tempo non lo sapevo, ma venni a scoprire più tardi, con mia grande delusione, che il loro matrimonio fosse combinato. Non si amavano e credo non si fossero mai amati. 

Erano i figli di due famiglie purosangue all'apice del potere e non avrebbero di certo potuto fare una scelta del genere senza badare a interessi di natura economica e sociale. E fu proprio questo l'inizio della fine. 

Mia madre aveva un'amante, prima ancora che io nascessi. E sfortuna volle che fosse un babbano, un semplice uomo senza nessuna connessione con il mondo magico. 

Quando il comportamento di mio padre divenne sempre più violento nei confronti di mia madre, fu ancora più difficile mantenere il segreto. 

Mio padre non approvava le sue scelte etiche e lei non approvava le sue. Lentamente iniziarono ad odiarsi. Spesso si scontravano in duelli pericolosi e la bellezza di mia madre non era più la stessa. 

La rabbia e la tristezza le avevano marcato il volto, ma non potevano cancellare l'amore che mi comunicava con i suoi sorrisi, la sua voce e i suoi gesti. 

Mio padre impazzì di furia quando venne a sapere della storia d'amore segreta tra mia madre e un babbano. 

Fino a quel momento avevo un grande terrore di lui, ma quando decise di assassinare davanti ai miei occhi mia madre e l'uomo che amava, per me divenne il male personificato. 

 Avevo sei anni quando accadde e nemmeno la mia fedele elfa Fiddy poté impedire che mi accadesse quello che sto per raccontarvi... 

 Mio padre, accecato dalla sua furia, era convinto che non fossi sua figlia, ma quella dell'amante di mia madre. Tutto questo perché non avevo ancora mostrato segni di possedere poteri magici.

La furia lo rese ancora più forte e crudele che mai. Non scorderò mai come mia madre lo implorò di non negarmi come figlia, di non ucciderla davanti ai miei occhi e di come lui non le diede minimamente ascolto. 

Vidi mio padre assassinare mia madre e il suo amante. 

Questo invece è il più brutto ricordo della mia infanzia. Mi marchiò irrimediabilmente a vita. 

Per quanto in seguito ci avessi provato, non riuscii mai definitivamente a cancellare quelle scene orrende dalla mia memoria. La disperazione di mia madre e del suo amato così come la crudeltà di mio padre ancora oggi mi ritornano in mente attraverso le immagini d'orrore a cui dovetti assistere. 

Ogni dettaglio, dagli abiti indossati, alla stanza della villa in cui accadde, fino alle ferite da loro riportate, ancora mi perseguitano la notte. 

Entrambe le vittime fecero del loro meglio per aiutarmi, ma non poterono nulla. 

Fiddy cercò di portarmi in salvo, ma non poté fare molto per salvarmi dalla furia di un mago potente e pazzo come mio padre.

Per punirmi d'esistere, mi inflisse una potentissima maledizione che mi avrebbe impedito di parlare e sentire. 

Ero diventata sordomuta. 

E infine mi ripudiò. 

Credo che se mia nonna Seraphine, sua madre, non fosse intervenuta di nascosto per portarmi in un orfanotrofio, lui mi avrebbe lasciato per le strade a morire di fame o come preda per qualsiasi persona malintenzionata. 

Da lì, la mia vita cambiò per sempre e quello che un tempo era la mia unica realtà, divenne solo un ricordo, un passato che non sarebbe mai più tornato. O almeno, questo era quello che credevo...

Il Diario Segreto di una Strega PerdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora