XVI. Chi mi sfida, male vive

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Il sesto anno ad Hogwarts portò con sé tantissimi cambiamenti. Ero arrivata a un punto della mia vita in cui i problemi della mia infanzia si erano aggiustati; nulla mi teneva più indietro e mi impediva di essere diversa dagli altri, intendo dire nulla di negativo, nulla che mi facesse sentire inferiore agli altri. Ero una perfetta studentessa Serpeverde. La comunicazione con gli altri era migliorata e, nonostante non volessi aprirmi a nessuno realmente, potevo finalmente dire di avere anche io delle amicizie. Passavo il mio tempo studiando insieme ad altre ragazze Serpeverde, le figlie delle famiglie magiche più importanti del nostro mondo. Attraverso la loro amicizia e il loro avermi accettato nel gruppo, potevo vedere tutto quello che mi era stato portato via da mio padre.

Queste ragazze avevano famiglie amorevoli, non conoscevano il disprezzo, la povertà o l'abbandono. Vivevano nella società, ne facevano integralmente parte, ed erano così felici, le loro preoccupazioni erano così frivole... e quanto mi piaceva tutto questo! Mi piaceva stare accanto a loro, assaporare da lontano le loro vite, perché era quello che volevo anche io!

Grazie ai miei talenti e al mio aspetto ora avevo un po' del loro rispetto, il tanto che bastava affinché mi considerassero una loro amica. Il capo del gruppo, formato da quattro, compresa me, era assolutamente convinta che la mia storia fosse più interessante e misteriosa di quanto io avessi detto, era assolutamente convinta che provenissi da una famiglia purosangue e che qualcosa di tremendo mi fosse accaduto per farmi cadere così in basso. E in fin dei conti aveva ragione! Eccome se aveva ragione, e anche se io non mi esponevo ulteriormente per far conoscere loro la verità, quel poco che dicevo approvava la sua teoria. 

Non solo, avermi nel loro gruppo faceva piacere a tutte quante perché avermi era anche un piccolo atto di ribellione, contro i dogmi molto ristretti delle loro famiglie... loro, attraverso di me, si sentivano ribelli, e io glielo facevo sentire. Mi impegnavo a mostrare loro magie sconosciute, le aiutavo nelle loro malefatte, si fidavano di me e io di loro.

E quanto parlavano di ragazzi! Una di loro era fidanzata con un altro Serpeverde, le altre due si contendevano per le attenzioni di Tom. E io non mi intromettevo, perché il capo del gruppo era colei che voleva assolutamente conquistare il cuore di Tom, cosa che a tutte noi sembrava impossibile. Su questo tema invece non l'aiutavo in nessun modo, le avevo fatto capire che io e lui non avevamo condiviso molto e che non lo conoscevo molto bene, tutte bugie ovviamente, però preferivo così; non volevo perdere la loro compagnia e non volevo rompere la promessa fatta a Tom. Il nostro interagire era secondo i suoi termini e io avevo accettato che fosse così.

Oltre alle mie care "amiche" l'unica altra persona con cui interagivo con piacere era Tairus Potter. Non mi vergognavo a farmi vedere insieme a lui e grazie al mio aiuto era diventato più bravo con la sua magia. Il mio percepire le vibrazioni della magia mi aiutò molto ad essere una brava insegnante per lui, anche per questo i professori mi presero più in simpatia e spesso mi chiedevano di aiutarli con alcuni alunni.

La mia vita cambiò completamente e senza rendermene conto avevo abbandonato tutti quei progetti singolari perché il desiderio di farmi valere era scomparso. Avevo trovato il mio posto a Hogwarts. Mi sentivo bene, ero felice con gli altri, finalmente. 

Ma il sesto anno fu anche un anno traumatico per tutti noi, perché una giovane ragazza, Mirtilla Malcontenta, perse la propria vita in un orribile e inspiegabile incidente. Ai tempi, non sapevo come e perché fosse successo, chi fu a fare una cosa così orribile, poi anni dopo scoprii che fu Tom, se solo l'avessi saputo allora, molte cose sarebbero andate diversamente.

Mi dispiacque tantissimo per lei, non aveva molti amici e non brillava in niente, ma era pur sempre una vita, qualcuno avrebbe pianto per lei, ed era innocente, una studentessa qualsiasi che meritava di vivere la sua vita in serenità. 

Il Diario Segreto di una Strega PerdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora