Stand By Me

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Uscì dall'oceano scuotendo la chioma rossa. Si stese sulla sabbia e osservò il cielo stellato
-vedi, la prima stella che si illumina prima che sorga la luna è Venere, lo vedi lì? Quello è il grande carro. La vedi invece la stella polare?- disse una voce dolce , Fin si girò:
-Nathalie? Cosa ci fai qui?- fece Fin coprendosi con la maglietta -sono qui da un pezzo e tu adesso ti copri?- disse Nathalie, Fin si mise i pantaloni, era rosso fuoco in faccia-come hai fatto ad arrivare?-chiese Fin incredulo -esistono i mezzi di trasporto..- disse Nathalie -è qui che passi la maggior parte del tuo tempo? Che dolce...sei molto romantico sai?- fece Nathalie guardando con interesse Fin che diventava sempre più rosso dei papaveri.
Nathalie e Fin erano soli, troppo soli per i suoi gusti, Fin era teso come una corda di violino,"è arrivato il momento?insomma io a malapena la conosco, eppure perchè mi batte forte il cuore? Penso di esplodere" un silenzio imbarazzante inondava la spiaggia -ehmm..-fece Fin -allora..-
-C'è l'hai?-chiese tranquilla Nathalie -cosa?-disse Fin diventando bordeaux.
-Una zolletta di zucchero.-disse Nathalie
Fin tirò fuori dalla tasca gli ultimi cubetti di zucchero rimasti e ne porse uno nella candida e bianca mano della ragazza e l'altra la trattenne tra le labbra e poi la lasciò sciogliere sulla lingua
Si era calmato, oltre il bagno e pescare, mangiare una zolletta di zucchero era l'unico modo per calmarsi, lei aveva capito la tensione della situazione:
-Vuoi farti un bagno?- chiese Fin lasciando la maglia sulla sabbia -Ho le mestruazioni- fece fredda Nathalie -ti ricordo che sono un ragazzo.-disse Fin agitato -non hai mai visto una ragazza con le mestruazioni? Ti consiglio di non vederle mai.-disse Nathalie -non voglio vedere le tue mestruazioni!-fece Fin schifato -che problema c'è allora?-fece Nathalie fissandolo da sotto una ciocca ribelle davanti ai suoi occhi i suoi occhi blu, quella notte erano splendenti come due diamanti che luccicavano, i suoi capelli neri si distinguevano con il cielo scuro e dolce:
-c'è che non dovresti parlarne con gli sconosciuti- disse Fin -per me non sei uno sconosciuto. -fece Nathalie alzandosi e sedendosi dove qualche ora prima Fin aveva letto alcune pagine del diario di sua madre, si tolse gli stivali neri e immerse i piedi neri nell'acqua limpida, infilò le cuffie nelle orecchie e inziò ad interpretare il cantante che risuonava nelle sue orecchie, ballava da seduta a tempo. Fin la raggiunse e si sedette accanto a lei a gambe incrociate, lei gli porse la cuffia bianca, aveva terrore di infilare nell'orecchio le canzoni tecno e ultime che risuonavano ovunque, ma si sorprese quando sentì i Beatles che cantavano "She Loves you" dei lontanissimi anni '60. Prima degli Hunger Games, della distruzione del mondo, secolo di ribellione, di rivoluzione, furono gli anni più belli.
I due inziarono a cantare interpretando una John e l'altro Paul, i due si guardavano divertiti -Io ho una chitarra, la porto così suono qualcosa e tu canti.- propose Fin
-va bene, però non so cantare- disse Nathalie -Non mentirmi.- disse serio Fin -Giammai!- disse Nathalie con una delle sue espressioni divertenti -bene allora vado a prenderla.- disse Fin ridendo, al suo ritorno lei aveva tolto la maglietta e la stava lavando nell'acqua, rimase in pantaloncini bagnati, i capelli lunghi ricadevano dietro le sue spalle e sul suo seno -se provi di nuovo a venire qua ti taglio la gola- disse minacciosa Nathalie
-ook..- fece Fin, ma lui notò, preso dalla curiositá, sulla fragile schiena una lunga e grande cicatrice.
-posso?- chiese Fin -si.- fece Nathalie mettendosi la maglietta nera zuppa e arricciata -non hai una casa?- chiese Fin -sono scappata.- disse Nathalie rannicchiandosi e spegnendo l'mp3, -perchè?- chiese Fin -mio padre mi ha fatto del male, io e mia madre venivamo picchiate quasi tutti i giorni, io sono scappata dopo la morte di mia madre, l'ha picchiata fino a toglierle l'ultimo respiro, sono stata abusata da lui e da tante persone nel distretto.- disse Nathalie incidendo una ghiandaia sullo scoglio
Fin la guardò, si sedette a fianco a lei
-perchè me lo dici?- chiese Fin quasi sussurrando guardandola -perchè me l'hai chiesto- disse Nathalie. -Tu non mi conosci, peró mi hai raccontato questa cosa, più il fatto del ciclo.- disse Fin -ahaha, perchè sei uno scemo Finnick Jr. Odair. ahaha- fece Nathalie ridendo forte, lui le prese la mano stringendola alla sua, nonostante il colorito cadaverico la sua mano era calda e sudata, tremava, ma il suo sguardo diceva altro:
-perchè ti fidi di me?- chiese Fin
-perchè sei la prima persona a guardarmi come tale e con quella dolcezza, sei la prima che cerca un dialogo.- disse Nathalie, loro occhi si incontrarono , Nathalie aveva gli occhi imperlati di lacrime e stringeva forte la mano di Fin, i due si avvicinarono ma Fin si girò - qual'è il tuo colore preferito?-chiese
-blu, quello del crepuscolo, il tuo?- fece Nathalie -L'oro come il colore dei capelli di mio padre, qual'è il tuo nome completo?- disse Fin
-Nathalie Leslie Grivenson.- rispose -qual'è il tuo sogno?-chiese ancora
-Diventare un'archeologa, il tuo?-disse Nathalie -diventare un profeta-e inzió a suonare i Deep purple, i pink Floyd, i guns 'n' roses mentre Nathalie indovinava alla prima nota i due si spostarono e rimasero stesi sulla sabbia a dividersi le cuffie, i suoi capelli neri erano insabbiati, le labbra di Fin erano dorate di sabbia, una sagoma dai lunghi capelli rossi si affacciò sulla spiaggia
-ti sta chiamando. È tua madre?-disse Nathalie - Dove posso trovarti?- chiese Fin -in un luogo vicino l'acqua.- disse Nathalie -casa mia è vicino il mare, vieni con me?- disse porgendole la mano, lei l'afferrò e i due s'incamminarono verso Annie:
-Mamma, lei è Nathalie, Nathalie Annie, Annie Nathalie.- fece Fin
-Piacere signora, Nathalie.-disse con un sorriso
-Annie.-rispose ricambiando

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