CIRCUMRADIANT DAWN

3 - Circumradiant Dawn

L'intero mondo a sei dimensioni è riempito dalla sua misericordia: dovunque tu guardi lo riconosci

Maulānā Gialāl al-Dīn Rūmī (sec. XIII°)

Take me with you

Vedo, con la coda dell'occhio Gerry, piuttosto perplesso mentre osserva i piedi neri della ragazza con il caschetto.

Mi viene alla mente una scena analoga, ma ero io a piedi nudi, assai traballante, dopo un boat party al Sonar Off di Barcellona.

Poi Gerry mi sussurra piano, non è il caso, non vedi come è messa?

Mi alzo in piedi, le porgo la mano. Lei la stringe con due mani scarne e delicate. Piccole onde di calore salgono dentro me. Potrebbe essere la nostra emozione, ci siamo adorate per tutto il dj set. Ma è una sensazione di completezza che mi inebria. Due esseri che si incontrano e sommano il loro calore, che ora sale in me, nella mia mano prima, poi il braccio e dappertutto.

Sento sicurezza, appropriatezza, sostegno, fiducia. La Creatura della notte sembra tranquilla, serena, il suo è un proposito di esplorazione, non una richiesta.

Dico, certamente, andiamo. Poi rivolta a Gerry, si, lei è dei nostri.

Osservo la mia Creatura della Notte materializzata qui con me. Sembra un sogno ma non lo è. Si muove flessuosa del tutto naturale. Sono rapita da questo essere strano che parla lentamente, con parole rassicuranti come, mi piaci, tienimi stretta, ti sono vicina, non so perchè lo faccio, scusami, voglio solo stare bene...

Gerry è un pò incupito ma dev'essere molto stanco, mi prende sotto braccio, ma sono io che lo sorreggo. Credo abbia capito, ma non ama i conflitti. Poi non dubito che usciranno, ma non riesco a sottrarmi alla fascinazione che sto vivendo.

Io cho ho paura della vita. Che tendo conseguentemente a idealizzare ogni cosa, persino un caffè. Mi sento come una bambina dei boschi incantata dalle fate. Guardo solo film con un lieto fine. La mia realtà parallela in ogni cosa. La paura che mi spinge al sublime, come un filtro positivo, protettivo, verso un mondo infame.

Non ho sonno, sono ancora piena di energie. Creatura cela un segreto che mi ha rapito, lontano da ogni razionalità. Una strega, una fata che importanza ha?

Tutto è molto strano, nebuloso, confuso, estremamente fisico.

Arrivati nella nostra camera dello Standard Hotel, Gerry si butta nel letto sfinito e si addormenta profondamente in un attimo. Lei cammina leggera verso la vetrata, poi si volta, mi guarda, si stiracchia allungando le braccia verso l'alto, sembra ancora dentro la danza, dentro il suo lento muovere sensuale, irraggiungibile. Dice sottovoce, ho solo bisogno di te.

La accompagno in bagno. Dalla vetrata entra la luce dell'alba. L'aiuto a lavarsi i piedi. Passo e ripasso la spugna su piedi ossuti, provati, ha delle belle dita, le vene azzurrognole che risaltano. I nostri volti assumono il rosato della luce. L'alba si espande dentro i nostri occhi che continuano a incrociarsi. Ma potrebbe anche essere che siamo noi l'alba di un nuovo mondo e illuminare l'esterno con la nostra luce radiante e dorata, donata e compassionevole.

Lei mi dice cantilenosa, mi faccio una doccia, vuoi venire?

Non provo vergogna, con Gerry sarei in imbarazzo, Creatura (ormai la chiamo così), invece, la sento come parte di me, sorella, amica, donna come me, almeno credo.