5 - Taliesin West/Arcosanti (AZ)

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Il vivere senza iper consumo è (ancora) un di più, la ricchezza consiste non nell'avere di più, ma nell'aver bisogno di meno

Paolo Soleri


Gioco con la mia saliva che scende sul suo inguine. Una lunga scia fino a spezzarsi. Raccolgo ancora dei rimasugli dentro la mia bocca e li faccio colare. Gerry osserva attonito, è ancora in trance.

Gli chiedo, ti è piaciuto?

Farfuglia qualcosa come, mhmm ... continua ...

Siamo entrambi piuttosto brilli, ci siamo scolati quasi una bottiglia di bourbon offerta nel volo in prima classe, causa over booking, di American Airlines delle 11,50 p.m., da Pittsbourgh a Pheonix (Sky Harbour).

Creatura è rimasta in economy lasciando, comprensivamente, il suo posto a Gerry, forse ha notato una tensione crescente tra noi due. Sarà colpa di questi giorni a rotta di collo che non sono riuscita ad avere tempo da dedicare a lui.

Ricomincio daccapo, non ho voglia, vorrei invece addormentarmi. Non uso le mani, solo la bocca che lo raccoglie, pietosamente e pazientemente, fino a farlo irrigidire di nuovo. Le mie labbra stringono e rilasciano morbidamente la sua punta. Ogni volta si contrae. Un singulto che è un singhiozzo sballato.

Lui ansima ma io, se devo continuare, immagino di avere dentro di me Creatura.

Mi viene in mente lei, e senza una spiegazione razionale, anche la melodia (e ahimè le parole) di una canzone house stupenda di HuxIey& Shenoda, Don't Know.


La nostra piccola cabina ovattata crea una sospensione di spazio-tempo, e le vibrazioni dell'aereo esaltano il lento e vibrante contatto della mia lingua lungo la sua erezione e conseguentemente la sua trasformazione in una specie famosa di animale da cortile. Certamente è l'unico passeggero dell'aereo che geme di piacere a ogni scossone dovuto alla turbolenza.

La mia fantasia vuole che siano le lunghe mani olivastre e delicate di Creatura a sorreggere il mio capo, accompagnando i miei movimenti, con piccole accelerazioni e rallentamenti in frenata. Poi mi aggancio a un ritmo che potrebbe essere quello della canzone di Huxley, quindi una pausa, per respirare e subito riprendere. Ho caldo dentro la bocca, vorrei bere, qualunque cosa. Intanto Creatura/Gerry gemono all'unisono per la mia sfibrante lentezza.

Immagino il loro doppio orgasmo dentro di me e fin sopra il mio viso, come una doccia calda e vischiosa che espando con le mani sulla pelle delle guance, degli zigomi, della fronte, ovunque.

Ed è come un viaggio, del tutto trasognata, nel mondo parallelo del piacere, attraverso il mio mood tantrico di godere facendo godere, la misericordia di donarsi. La mia visione.

Ma, nonostante cerchi di concentrarmi sul bel viso di Creatura, devastato dal piacere, non riesco a eccitarmi. La mia gola è arsa e sofferente. Ho le orecchie tappate che rimbombano.

Adesso sto soffocando dal come lui preme con le mani, brutalmente, la mia testa, mi stacco, prendo fiato, mi manca il respiro, e poi un nuovo lungo filamento di saliva che esce.

Mi sposto per l'ultimo sorso di bourbon. Sono piuttosto ubriaca.

Purtroppo per lui, ho bisogno di parlare, sapere, di avere un punto di vista esterno sul mio rapporto con Creatura. Mi sento confusa, non so cosa mi succede, mi sembra di usare le persone per scopi che nemmeno io conosco.

CIRCUMRADIANT DAWNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora