𝗧𝗵𝗶𝗻𝗸𝗶𝗻𝗴 𝗮𝗯𝗼𝘂𝘁 𝘆𝗼𝘂♡//JJ Maybank

Ｃｈａｐｔｅｒ 10

Amelie's pov

Lo spintono via di colpo e lui mi guarda stranito.
Ero talmente ubriaca che ho fatto una gran cazzata, mi alzo e comincio ad allontanarmi dalla spiaggia.

r: AMELIE
r: AMELIE DOVE STAI ANDANDO?
r: FERMATI

Al contrario di quello che mi dice, comincio ad aumentare il passo ma lui inizia a inseguirmi sempre più velocemente.
Arrivo sulla strada e lui riesce ad afferrarmi il polso stringendo sempre di più, ormai la mia pelle si sarà arrossata per la forza con cui stava tenendo il mio braccio.
Improvvisamente una luce mi acceca, è un faro di una macchina, più precisamente sembra un furgoncino ma con il buio pesto che c'è non riesco a vedere bene il mezzo.
L'unica cosa che si vede è l'illuminazione proveniente dai due fari, sembra quasi come in quei spettacoli in cui nel buio ti puntano addosso la luce, è così accecante che strizzo un pochino gli occhi.
Sento le portiere sbattere, probabilmente il proprietario del veicolo è sceso per qualche strano motivo, vabbè.
Cazzo, rifletto di più da ubriaca a momenti.

jb: Cameron, lasciala.
r: Non stiamo facendo nulla di che John b
a: John b?

Ripeto un po' più a bassa voce, probabilmente per realizzare la cosa.
Com'è possibile che doveva essere proprio lui?
In realtà la domanda più lecita sarebbe, come mai mi difende?
Sussulto un attimo perché arriva un pugno dritto in faccia a Rafe.

jb: CORRI A, NEL TWINKIE
a: Ma cosa diavolo sta succedendo
jb: A STAI ZITTA E MUOVITI

Dice mettendosi a sedere nei sedili davanti, faccio come mi dice e corro ad occupare i posti anteriori, subito dopo parte lasciando Rafe che per un po'-dopo essersi rialzato- rincorre il Twinkie urlando il mio nome.
Durante il viaggio non si sente volare una mosca, sia io che John siamo zitti, sinceramente sono troppo ubriaca per pensare dove mi sta portando, per quanto mi riguarda potrebbe star andando verso un burrone per buttarmi giù.
Mi metto a guardare fuori dal finestrino e subito mi assale il panico quando capisco dove sta andando: lo Chateau.
Cazzo, se sono tutti lì come al solito?

a: Nonono, fermo Jb
a: Sarò pure ubriaca ma non tanto pazza da andare allo Chateau
jb: Stai tranquilla, gli altri non sono lì
jb: E non penso tu voglia andare a casa

Lo guardo sorpresa dai sedili anteriori, come faceva a sapere che se tornavo a casa c'era casino?

jb: Su A, non fare la sconvolta, ti conosco abbastanza bene sai
jb: Che è successo?

Non ci voleva, mannaggia a te John che non ti fai i cavoli tuoi.

a: Nulla di che, sono scappata
jb: CHE CAZZO HAI DETTO?

Dico con nonchalance mentre il moro frena di botto per poi girarsi per guardarmi.

a: Dai jb, lo sai pure tu che non è la cosa peggiore che ho fatto
jb: Si ma adesso sei una kook a tutti gli effetti, è diverso

La sua voce è distaccata e fredda mentre me lo dice e torna a guardare fuori dal vetro davanti della macchina.
Perché fa così male sentirsi dire questo? Poi da John b, il mio migliore amico.
Cazzo io non sono e non sarò mai una stupida kook.

a: Senti Jb, guardami.

Vedo che si rigira esitando verso di me così, quando ho la sua attenzione, ricomincio a parlare.
Le parole cominciano ad uscirmi da sole per colpa dell'alcool ingerito precedentemente.

a: Mi dispiace cazzo, mi dispiace così tanto che me ne sono andata di colpo abbandonandovi tutti per un'anno.
Ho provato anche a scrivervi ma i miei mi hanno fatto cambiare numero di telefono e mi stavano con il fiato sul collo, non sapete quanti sensi di colpa io abbia.
Mi sento in colpa ogni giorno, chissà cosa avrete fatto quest'anno, cosa vi è successo, non sono stata qua a sostenervi nei vostri fallimenti e vittorie e non sai quanto mi dispiaccia.
Quando ho visto alla festa che anche Sarah faceva parte dei pogues ci sono rimasta male, per quello me ne sono andata ma vabene così, capisco che non mi vogliate più nel gruppo e rispetto la vostra decisione.
Se oggi mi avete trovato con Rafe è proprio per questo, non volevo obbligarvi a dovermi sopportare e scusare ma quando avete cominciato a chiamarmi non sapevo più che fare, così sono solo rimasta immobile a guardarvi mentre l'unica cosa che vorrei aver fatto è venire da voi e riabbracciarvi tutti, tornando a rivivere i nostri soliti momenti.
Mi siete mancati e mi mancate così tanto cazzo, ma se volete che io me ne vada e vi lascio in pace lo farò.