❔❔❔
Sono davanti la porta dal almeno quindici minuti, della serie "m'ama non m'ama", entro o non entro?
So che prima o poi dovrò entrare per forza perché "sennò il nostro patto finisce premendo un grilletto", il problema è del cazziatone che dovrò sopportare da quel vecchio di merda.'Fanculo.
Spalanco la porta.Lo trovo seduto nella sua scrivania, gli occhiali che tira sulla punta del naso, gli occhi bassi su fogli e penne, come sempre d'altronde.
Quando si hanno i soldi gli affari spuntano da tutte le parti.Mi schiarisco la voce per farmi notare.
«Dov'è la ragazza?» con il capo indica il vuoto dietro di me.
Ed ecco il problema di base, non c'è.«Diciamo che c'è stato un piccolo problema di percorso e..» non mi lascia neanche finire.
Alza una mano verso di me per fermarmi.
«Mi basta sapere questo.» dice senza scomporsi.
Mi avvicino, sicuramente avrò capito male.
«Scusi, può ripetere?»
«Non chiedermi mai di ripetere le cose due volte, hai capito bene.» sbuffa mentre sistema alcuni fogli dentro grandi cartelle etichettate.Alza il capo e per la prima volta incrocia il mio sguardo visibilmente confuso.
«Lei non mi aveva chiesto di portarle la ragazza?»
Incrocia le mani sul tavolo.
«Te l'avevo chiesto ma sapevo avresti fallito.» di certo non è una di quelle persone che fa alzare l'autostima.
Bene, ora la confusione è più di prima.Invece di parlare poco alla volta non potrebbe spiegare meglio? sto perdendo la pazienza.
«Se già sapeva che avrei fallito perché mi ci ha mandato?»
Si alza e viene verso di me, dopo poco inizia a parlare a due centimetri dalla mia faccia.
«Perché in questo caso si sarebbe attivato il piano B.» accenna un sorriso che nasconde molto.
Mi state dicendo che sto' vecchio aveva pianificato tutto dall'inizio? allora la furbizia non ha età.«E in cosa consiste questo famoso "piano B"?» chiedo per saperne meglio.
«Tu domani sera andrai nuovamente da loro, ovunque siano, non mi interessa.
Stavolta, però, dovrai tornare con la ragazza o sai..»
«Sisi, il nostro accordo salta e non mi darai neanche un centesimo, lo so.» finisco la frase che ormai so a memoria, alzo gli occhi al cielo senza farmi notare da lui.«Se non riuscissi a prendere la ragazza prendi una persona a lei cara e portala da me, chiaro?» mi guarda, serio.
«Cristallino.» quando finisce questa conversazione?
Mi da una pacca sulla spalla e per un attimo si blocca.«Ti darò un indirizzo, dovrai fare un'altra cosa per me.» esce dalla stanza con un sorriso sul volto che non promette nulla di buono.
Mi passo una mano sul volto.
E siamo solo all'inizio.
O la va o la spacca.
Round 2.Isabel
21 agostoMi sveglio immersa nella delicatezza di gesti sinceri che iniziano sul mio volto e finiscono nelle punte dei miei capelli lasciati caduti lungo le lenzuola, adesso impregnate di una fragranza dolce.
Fragole e margherite, il profumo della mia migliore amica.Hope ieri sera ha deciso di restare con me per la notte, dopo aver scoperto cosa mi sta succedendo non se la sentiva di lasciarmi sola, ho provato a farle cambiare idea ma ha insistito.
Sono così grata di averla nella mia vita.Dalla finestra della camera entrano le prime luci di un nuovo giorno.
Non ho ancora aperto gli occhi ma so che i raggi di sole le stanno mettendo in risalto gli occhi azzurri.Gli uccellini ci cantano una melodia soave che riesce a rilassarmi dalla testa ai piedi, mette a tacere i pensieri e fa spazio per ciò che la vita oggi considererà per me fondamentale.
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Sfiorami in otto tempi
RomansIsabel Wilson, 19enne di Chicago, è una ballerina di latino americano, danza che pratica da quando aveva dodici anni. A quell'età Evan Smith era il suo partner, aveva quattordici anni ma ballava da più tempo di lei, quindi più esperto, avanti. Ogni...