3. Senza allenarmi? mai

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Isabel

Non riesco a staccare gli occhi dalla scena che ho davanti, mia madre e il mio maestro di ballo insieme.
Mio padre lo sa?
Non so se essere più arrabbiata o delusa.

Mi catapulto verso di loro e nella fretta quasi cado nel pavimento liscio della sala.
«E QUESTO COSA SIGNIFICA?» gli urlo addosso, non riesco a trattenermi, tutto lo stress e la rabbia che ho accumulato in questi giorni escono da dentro di me senza pensarci due volte.
Spaventati si girano verso la mia figura, ah bene neanche si erano accorti della mia presenza.

Punto lo sguardo negli occhi di mia madre e non li riconosco più, non riesco ancora a credere che lei abbia fatto una cosa del genere.
Dopodiché guardo il mio maestro, quella persona dolce, premurosa, fidata, che è riuscita a farmi uscire da quel periodo, quando ero demotivata e distrutta.. chi è adesso?
Da quanto va avanti questa cosa?

Prendo un profondo respiro, dovrei calmarmi ma quello che ho visto è troppo anche per me, non me lo sarei mai aspettata, soprattutto da loro, due persone così vicine a me.

«Isa io..» mia madre prova a parlare e neanche ci riesce, bene, non sa neanche lei come spiegare tutto questo.
«Entro stasera ti voglio fuori di casa, troverai una valigia con le tue cose fuori la porta, non farti vedere più. Io e i miei fratelli non abbiamo bisogno di un esempio di vita così, soprattutto papà. Dopo tutto quello che ha fatto per te tu ricambi così?» scoppio in una risata nervosa. «Ora capisco perché non volevi farmi venire qua, perché insistevi nel farmi stare a riposo, forse non te n'è mai fregato veramente niente di me e della mia salute, è così?»

Prima di uscire dalla scuola di ballo mi giro verso di loro un'ultima volta «Ah e mi fate schifo, entrambi.»
Scendo le scale prima che uno dei due possa rispondere, non voglio neanche sentire le loro voci.

Mi dirigo versa casa, ormai è sera perciò i miei fratelli saranno rientrati mentre mio padre sarà ancora a lavoro. Niente mi fermerà perché io so cosa ho visto e dovranno credermi.

Entro di corsa per andare nella camera dei miei genitori e inizio a mettere tutta la roba di mia madre in una vecchia valigia che teneva sotto al letto in caso di emergenza. Proprio quando l'ho chiusa e sto per scendere le scale vedo spuntarmi Tom e Noah davanti, provo a superarli ma non riesco, da quando sono così grandi e grossi? Soprattutto Tom che passa giorno e notte in palestra ormai, sembra Hulk.

«Isa che cavolo stai facendo?»
Hulk che prende parola mi guarda confuso, ancora non sa che tipo di persona è nostra madre.
«Lasciatemi passare vi prego, non è momento.» sospiro guardando per terra mentre gli occhi iniziano a bruciare.
«Non se prima non ci dici che succede.» Noah delicatamente mi fa alzare il viso per guardarmi dritto negli occhi. «Stai piangendo...» è preoccupato.

Scoppio a piangere quando entrambi subito dopo mi abbracciano, non sono persone molto affettuose ma sono gli unici in grado di liberarmi da ogni peso.

«Mamma ha tradito papà.» mormorò ciò e noto i loro corpi irrigidirsi.
«C-che cosa?» questo è quello che sento dire da Noah, anche lui all'improvviso sembra scioccato quanto me.
Fa cenno a Tom che subito dopo porta la valigia fuori casa.
«Io non la voglio più qua.» sento accarezzarmi i capelli da mio fratello gemello e questo gesto improvviso mi calma.
Quello che mi preoccupa è Tom, perché non sta avendo nessuna reazione?

Tom

«Mamma ha tradito papà.» queste sono le parole che sento dire da Isabel.
Mi irrigidisco di colpo. L'ha scoperto, come? L'ha visto con i suoi occhi?

Porto la valigia fuori casa, non era momento, non doveva saperlo così, non in questo periodo che è distrutta già di suo.
Non ha bisogno di altri pesi e pensieri in più.

Torno da loro e guardo Isabel negli occhi, forse si aspettava una mia reazione, anche Noah sembra sconvolto dalla notizia quanto lei.
Non sanno che io ho dovuto sopportare ciò molto prima.

inizio flashback

una settimana prima

Sto uscendo dalla palestra insieme al mio migliore amico, Kai.
Ci conosciamo da quando siamo piccoli, è ormai come un fratello per me.

Ci siamo iscritti per la prima volta insieme anni fa con l'intenzione di provare e piano piano abbiamo scoperto una vera e propria passione, oltre questa però io amo il basket e ogni tanto lo obbligo a fare qualche partita con me nel campo davanti casa.

Oggi abbiamo finito prima perché molti attrezzi mancavano, stanno smontando tutto per aprire una nuova palestra in centro città dove sono sicuro andrò già dopo l'apertura, anche se ho letto che i proprietari saranno diversi.

Appena siamo usciti ho accompagnato Kai a casa sua e ora sto tornando, dopo una giornata fuori non mi sembra neanche vero.
Se non sbaglio a quest'ora non c'è nessuno il che è strano perché c'è la porta socchiusa, mio padre? impossibile, lui è quasi sempre a lavoro e torna tardi.
I miei gemelli preferiti sono invece usciti con la loro comitiva di pazzi squilibrati.
Mia madre aveva detto che aveva cose da sbrigare.

Sperando che non ci sia un ladro o che le ciabatte papere di Isabel non abbiano preso vita e ora stiano distruggendo casa apro poco di più la porta.

Quello che vedo mi rimane impresso nella mente, ho gli occhi e la bocca spalancati senza farlo apposta, non ci posso credere.

Mia madre e.. quello chi è?
È girato di spalle non si vede la faccia ma sono ben sicuro che quello non sia mio padre, lui ha molti più capelli bianchi.
Quella purtroppo è mia madre perché è girata verso la mia direzione e mi sta guardando con gli occhi di chi è appena stato colto sul fatto.

Socchiudo nuovamente la porta, mi avvicino alla macchina e chiamo il mio migliore amico.

"Kai, dormo da te questa notte, ti spiego tutto appena arrivo."

fine flashback

Sospiro profondamente mentre nervoso mi passo una mano in faccia.
Prendo i miei fratelli e li porto nella mia stanza, devo spiegargli tutto, ormai lo sanno.

Isabel

«TU LO SAPEVI E NON CI HAI DETTO NULLA?» Tom ci ha raccontato tutto quello che dovevamo sapere e sono ancora più sconvolta di prima, perché non c'è l'ha detto?

«Esatto fratello, perché?» Noah lo guarda confuso quanto me.
Non capisco perché nostro fratello era al corrente di tutto da una settimana e non ci ha fatto sapere tutto all'istante.

«Se non ve l'ho detto subito l'ho fatto per il vostro bene, non è un bel periodo soprattutto per te Isa e non volevo caricarvi con dispiaceri in più, il motivo per cui andavo spesso a dormire da Kai era perché quando tornavo la sera non volevo vederla, se la guardo mi torna in mente quella scena con a quanto pare il maestro di ballo di Isabel.» Tom ci spiega tutto con calma, voleva solo farci stare tranquilli, ma quello che ha visto non ha fatto stare tranquillo lui.

«Ex maestro.» concludo con una decisione che ho preso appena uscita dalla scuola di ballo questo pomeriggio.
«Cosa?» mi chiedono entrambi nello stesso momento.
«Cambio scuola di ballo, in questi giorni andrò in cerca di qualcuna qua vicina, c'è il campionato internazionale tra poche settimane.»

Delusa da mia madre? Sì, senza allenarmi? Mai.




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spazio autrice
ecco qua il terzo capitolo di "Sfiorami in otto tempi"
spero vi piaccia e se è così vi invito a lasciare una 🌟! e se vi va lasciare qualche commento fate pure.

penso che al momento sia stato il capitolo più difficile e impegnativo da scrivere.

mettete la storia in libreria per non perdervi gli aggiornamenti e seguitemi sui miei social🫶🏻
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bacioni💋💋
-alexy

Sfiorami in otto tempiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora