Heart to Heart- [Cake]

There are times when I just walked at your door.

Just for you [Cake] - titolo in sviluppo [parte originale direttamente copiata da WordPad per farvi capire quanto fosse orrido il titolo originale]

Cal.
1.
Cammino con lentezza, senza una meta precisa. Senza un dove.
Lo zaino su una spalla sola.
Osservo qualche petalo cadere dagli alberi, è primavera.
Dall'altra parte della strada c'è un ragazzo che fissa gli stessi petali a terra e poi alza lo sguardo sui rami per osservare i fiori. Non so che tipo siano, ma sono bellissimi.
Continuo a guardarlo quando lui finalmente mi nota, ci guardiamo negli occhi e poi lui mi sorride.
"Belli, vero?" annuisco sorpreso.
"Sono Luke." mi si avvicina.
"Io Calum." mormoro, leggermente imbarazzato.
"Piacere di conoscerti, Calum. Stavi andando da qualche parte in particolare? Se no, ti andrebbe di venire con me in un posto?"
Osservo quello strano ragazzo completamente confuso, nemmeno lo conosco e mi invita a uscire.
Ma vedi tu dove siamo finiti.
Che faccio, accetto?
"D'accordo, ma se inizi a sembrarmi uno stupratore me ne vado."
"Allora seguimi!" esclama lui, felice.
Camminiamo fianco a fianco. Indossiamo la stessa divisa scolastica, assurdo, andiamo a scuola insieme e non l'ho mai visto.
È un bel ragazzo.
Ha i capelli biondi e gli occhi azzurri. E che azzurro, mai visto azzurro più bello di quello. Il mare in confronto si vergogna.
Cristo, Calum, non è questo il momento di fare i tuoi apprezzamenti da gay.
Ho sempre saputo di essere gay, tipo da sempre.
Mai avuto problemi.
I miei genitori l'hanno accettato, anche se secondo me sperano ancora che porti una ragazza a casa e non un amico. Ma questi sono affari loro.
Dicevo, io e Luke camminiamo fianco a fianco, stessa divisa, assurdo.
Luke si ferma davanti ad una libreria e mi fa segno di seguirlo dentro.
Ok, sono confuso.
Lo vedo infilarsi dietro al bancone di cassa e si attacca un cartellino con il suo nome alla camicia della divisa scolastica.
Sono sempre più confuso.
"Il pomeriggio lavoro qui, è sempre noioso quindi ho deciso di trascinarti con me per farmi compagnia."
"Sei un tipo strano, Luke Hemmings." dico, leggendo il suo cognome dal cartellino.
Lui si mette a ridere.
"Me lo dicono in molti, Calum...?"
"Hood."
"Calum Hood, mi piace." mi ritrovai a sorridere come un ebete senza motivo.

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è un po' corto, ma serve un po' più come prologo che come primo capitolo vero e proprio.
ma non importa, vero? vero. (decido io, okok)
spero vi piaccia,
/A.