It's just a matter of time before my heart is looking for a home.

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Calum
23.

Al suono della sveglia allungo subito un braccio per afferrare il telefono e spegnerla.
Non ho voglia.
Mi giro dall'altro lato e fingo che non sia successo nulla, cerco di riaddormentarmi. Quando finalmente sono vicinissimo all'addormentarmi di nuovo suona la seconda sveglia, questa volta la lascio suonare e mi metto seduto, mi passo una mano sul volto e poi tra i capelli.
Forza, è ora di alzarsi.
Mi dirigo in bagno come un automa e mi faccio una doccia, mi vesto e vado in cucina dove trovo del caffè già pronto e ringrazio mentalmente chiunque sia stato. Solo dopo colazione sono in grado di vivere appieno la giornata, la colazione è molto importante.
"Oh bene, sei sveglio!" Esclama qualcuno alle mie spalle, capisco che è Camila solo perché è l'unica ragazza in tutto l'appartamento. 
"Cosa?" Chiedo voltandomi verso di lei. 
"Hai per caso visto i miei evidenziatori? Sai che senza sono persa." Mentre parla inclina leggermente il volto verso destra, la trovo davvero adorabile quando fa così. 
"Li avrà presi Joey, io non ho idea di dove siano, scusa." La vedo sbuffare e poi dirigersi verso la stanza del ragazzo ed entra senza nemmeno bussare. 
Prendo un biscotto preparato da Camila e torno in camera per prendere la borsa, urlo un io vado ed esco.
La vita qui mi piace, è tranquilla e rilassante. 
Vado in bici fino all'università una cosa che non avrei mai pensato possibile. Mi piace andare in bicicletta, fa bene alla salute, ma niente è meglio di sentire l'aria che ti scompiglia i capelli mentre prendi velocità. 

Metto la bici al solito posto e la assicuro con il lucchetto perché non si sa mai, guardo l'orologio che ho sul posto e confermo di essere in anticipo, ho abbastanza tempo per raggiungere la facoltà senza correre. Cammino lentamente attraverso il campus e ogni tanto saluto qualcuno che conosco, raggiungo l'aula ed entro andando a sedermi in una fila centrale. Ci sono già alcune persone, altre stanno arrivando ed altre saranno sicuramente in ritardo. 
Accanto a me si siede il mio amico Leo, ci scambiamo uno sguardo d'intesa. 

A pranzo io e Leo ci troviamo nel parco del campus, a noi si aggiungono anche Camila e Joey, il quale ha trovato la forza di alzarsi dal letto.
"Questa sera abbiamo le prove" gli dice Camila, lui sbuffa e scuote la testa.
Io prendo dallo zaino il mio pranzo che altro non è che la cena avanzata di ieri, sì non è il massimo mangiare gli avanzi del giorno prima sopratutto se sono anche freddi, ma di prepararmi qualcosa proprio non avevo voglia. 
"Ma se uscissimo a cena?" È Leo a proporlo, vedo Joey annuire di scatto. 
"Però dovrete aspettare che siano finite le prove" risponde, ricordandosi dell'orchestra. 
"Sì, ci considerano ancora quelli nuovi" sbuffa Camila facendo le virgolette con le dita mentre pronuncia le ultime due parole. 
"Io ci sto! Ma dove?" Chiedo infine, nessuno sembra essersi posto il problema. 
Joey si ricorda di un pub appena aperto vicino a dove si riuniscono con l'orchestra e decidiamo di andare lì. 
"Chiedo anche a Elodie se viene, ora vado o faccio tardi al lavoro." Leo raccoglie le sue cose e si dirige verso l'uscita del campus. 
"Bene, a stasera" saluto gli altri e rientro in università, mi toccano i corsi pomeridiani. 

Quando rientro a casa Joey e Camila stanno uscendo, faccio in tempo a ricordare a Joey del suo clarinetto prima che se lo scordi sul tavolo della cucina. 
È sempre il solito. 
Non ho voglia di rivedere la lezione, perciò prendo  il pc e mi siedo sul divano, Supernatural mi aspetta. Non mi sono ancora stancato di vederlo.  
Sento suonare il telefono fisso, obbligatorio in tutto l'edificio, e mi alzo senza distogliere lo sguardo dallo schermo del computer, osservo il numero sul display e trattengo il fiato tornando a sedermi. Non è nulla di importante.
Non è ancora finito l'episodio quando suonano al campanello, non faccio nemmeno in tempo ad andare ad aprire che la porta si apre e subito dopo Elodie entra con noncuranza e subito viene a sedersi sul divano accanto a me.
"Perché suoni se poi entri da sola?" Le chiedo leggermente sarcastico.
"Sarebbe da maleducati non suonare!"
Certo, solo non suonare.
Decido di non risponderle e riprendo a guardare l'episodio, ma poco dopo lei mi interrompe.
"Ma non sei ancora pronto? Cal! Dobbiamo uscire a cena, non ti ricordi?"
Sbuffo, certo che mi ricordo.
Che palle.
"Vado, vado." Mi alzo dal divano, mettendo in pausa ancora una volta il mio bellissimo episodio e mi dirigo verso camera mia, afferro dei vestiti puliti e che vadano bene per una cena fuori e vado a farmi una doccia.
Quando esco dal bagno trovo Elodie sdraiata sul divano mentre guarda un episodio di Supernatural che io non ho ancora visto, appena mi vita spegne e mi sorride.
"Così sì!" Esclama e si diletta in un applauso, allora io faccio una piroetta giusto per farla felice.
"Fiore del giorno?" Mi chiede, io scrollo le spalle e ci penso un momento.
"Artemisia" affermo, sicuro della mia scelta.
Riceviamo entrambi un messaggio di Joey, hanno quasi finito le prove perciò è ora di andare.
Incontriamo Leo alla fermata del tram.
Quando arriviamo troviamo Camila e Joey che ci aspettano, entrambi con in mano le valigette che contengono i loro strumenti, fuori dal pub.
Il pub serve cibo tipico e, dopo che ci siamo seduti a un tavolo, decido di ordinare un arroz de Marisco, lo adoro. In realtà più che un pub è un locale per famiglie, un posto tranquillo, con musica di sottofondo e camerieri gentili.
Mentre mi guardo attorno noto una ragazza che mi sembra di conoscere, ma non riesco a collegare di chi si tratta... forse qualcuno che ho incontrato in facoltà o che ho già incrociato per strada. Eppure nessuna di queste opzioni mi sembra corretta.
Non è una vicina di casa.
Poi si volta verso di me, mi vede, mi guarda, sgrana gli occhi e si volta di scatto verso qualcuno e mi indica senza farsi troppo notare.
Oh merda.
Non può essere vero. Non può star succedendo.
La forchetta mi cade dalla mano e tintinna contro il piatto, i miei amici si voltano tutti a guardarmi. Dai loro sguardo capisco che probabilmente sono impallidito.
"Devo... Devo andare." Mi alzo e senza aggiungere altro esco dal locale.
Non è possibile.
Se quella era Layla la persona con cui stava parlando era sicuramente Luke.
E io non sono pronto.
Non sono pronto a vederlo.

______________
e dunque ora sappiamo che fine aveva fatto Calum.
Cercherò di aggiornare ogni settimana, di mercoledì, se tutto va bene, sperando di non ritardare troppo, ma ho già alcuni capitoli pronti. 
/A

la canzone nel titolo è: The hedge of heaven di Wham!

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