Luke
18.Quando mi sveglio cerco di girarmi, ma qualcosa mi blocca.. un braccio.
"Merda" mormoro, cercando di staccarmi da quella morsa, quando finalmente ci riesco mi alzo dal letto e prendo un paio di boxer puliti dalla cassettiera, mi passo una mano tra i capelli ed esco dalla stanza.
Lasciando il tizio sconosciuto da solo.
Vado in cucina a farmi un caffè, ne ho davvero bisogno.
Quando finalmente sento il gusto amaro e pungente della bevanda mi sveglio completamente e cerco di ricordare la sera precedente senza però riuscirci, ricordo solo di essere uscito con Michael... devo aver preso qualcosa.
Sento suonare al campanello e d'istinto guardo il calendario appeso di fianco al frigo.
"Merda" ripeto.
Il campanello suona un'altra volta perché non mi decido ad andare ad aprire.
Quando apro mi ritrovo davanti agli occhi la faccia sorridente di Layla accompagnata da un passeggino enorme.
"Non temere, piccolo, il tuo papà è qui" gli dice, poi mi guarda e per poco non le viene un colpo. "Cristo Luke, ma che cazzo hai combinato?"
"Non ne ho idea" mormoro, in testa ho degli elefanti che non fanno altro che pestare le zampe.
Lei entra in casa e posiziona il passeggino in corridoio poi prende in braccio Thomas, nostro figlio e gioca con una delle sue manine.
Sentiamo dei rumori provenire dalla mia stanza e ci voltiamo contemporaneamente, lo sconosciuto si era alzato e si sta vestendo mentre cammina verso la porta, esce senza nemmeno salutare ma non ne faccio un dramma.
"Senti, io ho ancora un po' di tempo, vai a farti una doccia e quando sei pronto ti lascio il piccolo. Va bene?"
Io annuisco e Layla mi dà un bacio sulla guancia.Fatta la doccia torno in cucina dove trovo Layla e il piccolo Tommy che prendo subito in braccio e gli do un bacio tra i pochi capelli che ha.
"Ora vado altrimenti arrivo in ritardo, stasera ti porto una maschera di Sephora perché sei davvero orribile" mi dice lei, avvicinandosi alla porta "Ah! Ti ho preparato i toast" aggiunge, prima di uscire.
Ora siamo solo io e Tommy, ha quasi un anno ed è il bambino più bello che esista... mi dispiace solo che non conoscerà mai Calum.
Metto Tommy nel suo seggiolone e prendo il burro dal frigo per non sprecare i toast.
Il frigo è praticamente vuoto.
"È ora di fare la spesa!" esclamo più a me stesso che a Thomas, ma non importa. Afferro una fetta di pane tostato senza burro e l'addento, prendo mio figlio in braccio e insieme usciamo diretti verso il supermercato.
Con Tommy seduto nel carrello avanzo tra gli scaffali alla ricerca di quello che mi serve per sopravvivere almeno per un'altra settimana, sorrido al piccolo che getta una scatola di pasta che gli ho appena passato dietro di sé.
"Ma che bel bambino che sei." Non so chi abbia parlato, quando mi volto però per poco non mi viene un infarto, conosco quella persona e anche molto bene.
"Luke?" annuisco senza trovare la voce per rispondere "È tuo figlio? È davvero bellissimo, in effetti guardandolo meglio ha i tuoi stessi occhi." Accarezza la testa a Tommy e io osservo senza dire nulla, ma vengo richiamato dalla voce di Mali Koa.
"Luke, stai bene?"
"Sì, scusami... Non ho dormito molto" le dico accennando un sorriso, che lei presto ricambia e in un istante mi chiede se mi va un caffè e acconsento.
Alla cassa pago la spesa e mi maledico di non aver preso la macchina, portare i sacchetti pieni e un bambino di un anno non è di certo una passeggiata, figuriamoci percorrere un chilometro e mezzo a piedi.
"Ti do un passaggio io." Ed ecco di nuovo Mali Koa che in realtà si dimostra una salvezza in un momento come questo.Seduti al tavolo della mia cucina io e Mali parliamo del più e del meno, è molto che non ci vediamo, soprattutto perché dopo la scomparsa improvvisa di Calum dalla mia vita ho tagliato tutti i rapporti con la sua famiglia concentrandomi maggiormente sul mio lavoro alla libreria e alla mia vita come padre single insieme a Layla, madre-non-più-single.
Il problema di incontrare qualcuno della tua vita passata è che ti farà tornare in mente episodi che hai volutamente scelto di dimenticare e soprattutto farà tornare a galla il motivo per cui hai scelto di farlo e la maggior parte delle volte non è mai positivo.
"... come quella volta che tu e Calum fingevate di essere pirati e andavate in giro per casa con delle mutande in testa come se fossero bandane..." racconta lei, io quasi sputo il caffè. Ricordo alla perfezione perché non era successo una singola volta ed era uno degli aneddoti preferiti di Mali.
Più parliamo e più inizio a sentire un vuoto in fondo allo stomaco e mi convinco che sia solo la fame, ma so per certo che non è così.
Sto bene.
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in realtà non ho molto da dire, perciò... CIAO TOMMY
/Ala canzone nel titolo è: Lies di Mcfly
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Heart to Heart- [Cake]
Teen FictionÈ un bel ragazzo. Ha i capelli biondi e gli occhi azzurri. E che azzurro, mai visto azzurro più bello di quello. Il mare in confronto si vergogna. Cristo, Calum, non è questo il momento di fare i tuoi apprezzamenti da gay. Ho sempre saputo di essere...