Stavo tornando a casa, erano le 7:30PM e già era buio. Le strade deserte. Macchine, stranamente, non se ne vedevano, mi sembrava di essere in un deserto. Si sentivano solo i miei passi e il vento sfrusciare scompigliando i miei lunghi e lisci capelli castani.
Era la stagione di autunno, quindi era normale un po di vento, quello che non era normale era che le strade erano completamente deserte, forse perché c'ero io a invadere il loro spazio? O semplicemente perché oggi avevano tutti molto da fare.
Nah, credo che la prima opzione sia quella esatta.Tutti mi evidavano come la peste, perfino le mie due sorelle e mia madre. L'unico che mi dava quel poco di attenzione era mio padre. E poi c'era mio fratello...che con me è stato sempre molto legato.
Se forse un giorno, in futuro, me ne fossi andata di casa, lui era l'unico della mia famiglia, sempre se si possa definire tale, che mi fosse mancato.Mi sedetti su una panchina del parco, non mi andava di tornare a casa, forse perché mi trattavano tutti da schifo tranne Jack, mio fratello, che mi difendeva. O forse perché volevo stare da sola, forse per sempre.
È normale che una ragazza di soli 17 anni sia depressa? Di solito a questa età si attraversano molti stati d'animo. Il mio, invece, è rimasto uguale a sempre.
Non mi importava dei miei genitori, delle mie sorelle, degli amici che non ho mai avuto, in realtà...non mi interessava. Certo, essere trattata bene è un qualcosa che tutti noi pretendiamo, ma ormai sono stanca a pretendere ciò che non avverrà mai.
Mi sono arresa!Mi guardavo intorno e vidi una sagoma, in lontananza, fissarmi. Non ci feci molto caso, anche perché stava iniziando a fare buio. Così mi alzai e ripresi a camminare verso casa.
Dopo che ebbi fatto qualche passo mi voltai per guardarmi alle spalle e vedere se quel tizio era ancora lì. E no, non c'era più. Strano.Una volta tornata a casa, frugai tra la borsa che avevo per cercare le chiavi, quando le trovai e inserii nella serratura ed aprii la porta.
Mi diressi subito in camera mia senza salutare, non mi andava ultimamente.
Entrai nella mia camera e vidi Jack sdraiato sul mio letto.《Che ci fai tu nel mio letto?》 Chiesi mentre poggiavo la borsa sulla scrivania.
《Aspettavo la mia sorellina che tornasse a casa》sorrise.
《Troppa dolcezza, Smith》scherzai chiamandolo per cognome, lo facevo sempre.
《Zitta scema. Guarda che è pure il tuo di cognome》si alzò e mi prese nella classica presa di sacco di patate.
《Ti odio quando fai così》dissi dandogli leggeri pugni sulle spalle, ma quello che ottenni fu solo una sonora risata da parte sua.
《Ma lo sapevi che oggi abbiamo un ospite per cena? E tu che sei tornata tardi..》mi ricordò mentre mi portava in salone.
Dopo mi fece scendere e ci sedemmo sul divano. Io lo guardavo interrogativa. Sinceramente mi ero dimenticata che per cena avevamo un ospite.
《E..chi è questo ospite?》chiesi d'un tratto.
《Oh Amber! È il figlio del capo dell'ufficio di papà》sorrise.
《Uhg. E...perché non poteva venire suo padre?》da quel che si può capire sono molto curiosa.
《Beh...perché suo figlio dovrà prendere il posto del padre a lavoro, perché dovrà andare in pensione. Sai..questo succede quando diventiamo dei vecchietti》mi spiegò accarezzandomi la guancia e guardandomi negli occhi sorridendo.
Lo odiavo quando doveva trattarmi come una bambina.
Cavolo, avevo 17 anni e lui 20, non ero poi così piccola.
Forse si comportava così perché, da un lato aveva ragione, ero la più piccola in famiglia. I miei genitori molto più grandi, ovviamente; mio fratello che aveva 20 anni, persi; Bel, mia sorella, aveva 21 anni era fidanzata e stava sempre con il suo fidanzato; e l'altra mia sorella, Jenny, ne aveva 23 ma era sposata e non viveva più con noi.
Non ero poi così grande, ma neanche piccola come un bebè dell'asilo. Sapevo quel che facevo!《Vedi che non sono una bambina》dissi alzando il sopracciglio.
《Oh. Ma certo che lo sei. Sei la mia bambina》disse baciandomi la fronte.
《Ma perché non ti trovi una fidanzata invece di rompere a me》scherzai ridendo.
《Sai...non è questo che m'importa, per ora. Quello di cui mi importa è la mia sorellina》
《Tu sei scemo》lo abbracciai.
《Anche tu lo sei, Amber》ricambiò il mio abbraccio.
Sentii suonare il campanello della porta, e così poco dopo anche la voce di mia madre che mi incitava ad aprire la porta e farlo accomodare.
Mi alzai sbuffando e mi diressi verso la porta.
Aprii e mille emozioni diverse mi travolsero. I miei occhi color cioccolato s'incrociarono con quelli di un bellissimo verde brillante.
Era un ragazzo su una ventina d'anni, ma era bellissimo. Aveva dei ricci che gli coprivano leggermente la fronte, una camicia blu un po sbottonata che metteva in risalto i suoi magnifici pettorali e anche i suoi tatuaggi, un jeans strappato come quelli che si usano, converse bianche. Si respirava il suo profumo molto forte, maschile.
Gli sorrisi e ricambiò il sorriso in modo strano, come se non lo sapesse fare. Infatti ne uscì una smorfia.
Lo feci accomodare.《Tu devi essere la figlia di John Smith, vero?》potei sentire anche la sua voce. Era così...roca, calda, così eccitante..tanto che fui avvolta da brividi che percorrevano tutta la mia schiena.
《Si, s-sono Amber Smith》arrossii e balbettai un pochino, porgendogli la mano che, dopo averla osservata, si decise ad accettarla.
《Io sono Harry Styles》si presentò subito dopo con un ghigno stampato in viso.
Ci raggiunse mio fratello in corridoio e si presentò anche lui mentre mi mise un braccio sulla spalla.
Di conseguenza anche i miei genitori si affrettarono a venirci incontro e fecero accomodare, meglio di quello che abbia già fatto io, Harry.
Prendemmo posto a tavola.
Harry e mio padre erano seduti a capo tavola, io ero seduta accanto a mia madre e...Harry (la cosa mi imbarazzava parecchio), mentre difronte a me c'era mio fratello che teneva sott'occhio tutti gli sguardi maliziosi che il giovane mi lanciava.
Mio fratello è sempre stato molto geloso nei miei confronti, e non vuole che nessuno di sesso maschile, apparte lui, si avvicina a me. Sono successe molte vicende a proposito e, sinceramente, non capisco il suo modo di fare. Lui mi dice sempre che i ragazzi vogliono solo usarmi e che un domani non mi cercheranno più perché sono fatti così, io...beh mi convinsi alla sua ipotesi di quante volte me lo ripeteva, ma ho sempre sperato che si sbagliasse.《Okay, ehm...Harry, quanti anni hai?》mi stupì molto la domanda che Jack fece al ragazzo.
《Venticinque anni, voi?》si rivolse a me e mio fratello.
《Venti. E Amber diciassette》sorrise furbamente come per dire Che credevi?
Ci fu un minuto di silenzio, poi mio padre, finalmente, ruppe il ghiaccio che si stava credando chiedendo ad Harry di seguirlo nel suo studio e così fece.
Mio fratello aiutò me e mia madre a sparecchiare la tavola e dopo questa grande impresa, andai in camera mia a leggere un libro come mio solito quando non ho nulla da fare.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Angolo autrice
Ecco qui con una nuova storia:)
Spero vi piaccia anche questa..
Mi aspetto voti e commenti, non deludetemi :3
Al prossimo aggiornamento♡♥♡♥Styles_My-idols
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Sei la mia dipendenza ||Harry Styles||♡
أدب الهواة《Non avrei mai pensato di dirlo, ma...ti amo, Harry》 《Anche io ti amo, Amber》 Lui? Harry Styles, un ragazzo molto bello, ricco, antipatico, crudele a volte, molto potente ed è il classico stronzo che ama trattare le ragazze male e sfruttarle per i s...