Chapter twenty-four

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Harry mi fece accomodare a casa sua con Gemma alle calcagne. La sorella di Harry era molto simpatica e già scherzavamo e ridevamo insieme dopo nemmeno un'ora che ci eravamo conosciute. Devo dire che loro due sono così diversi caratterialmente, molto diversi; lui scorbutico e lei infinitamente pazza, cordiale e premurosa, vedendomi un po strana mi aveva chiesto persino di accompagnarmi a casa, ed avrei anche accettato.. Se non fosse stato per Harry che le ringhiò contro dicendole che io dovevo restare. Mettermi in mezzo a fratello e sorella era inutile, lo so per esperienza, e poi non volevo fare alterare maggiormente Harry, così annuii a Gemma che poteva andare ugualmente bene però ovviamente non era così.
L'idea di stare con Harry mi piaceva ma mi rendeva vulnerabile ed io odio essere così davanti agli altri. Volevo solo che si comportasse decentemente, dopo oggi lo avrei evitato come la peste. Devo farlo per me, anche se non vorrei, mi faccio male a stare con lui, mi tratta male troppo spesso ed io non sono abbastanza forte da sopportarlo.

«A cosa pensi?» mi chiese Gemma che si presentò in salone con un pacco di patatine in mano.

Ero talmente sovrastata da i miei pensieri che non mi ero nemmeno accorta che era scomparsa per una cifra di secondi.

«Oh.. A nulla» dissi sbadata e mi maledii mentalmente.

«Non è vero» disse dando uno schiaffo alla mano di Harry che intanto cercava di prendere una patatina.

Gemma mi fece segno di prendere qualche patatina e negai con la testa. Non avevo appetito.

«Beh in effetti hai ragione, stavo pensando che chiamerò mio padre per avvisarlo che sono qui» mentii spudoratamente.

Odio mentire, ma ovviamente non potevo dirgli tutto quello che pensavo realmente, non mi va di condividere i miei pensieri, anche perché già non ci capisco niente io e non vorrei far impazzire qualcuno che non c'entra niente in tutta questa storia.

«Lo avviso io tuo padre» disse Harry dirigendosi verso una stanza a me sconosciuta.

Non ebbi nemmeno il tempo di controbattere che Harry già era entrato in quella stanza.

Intanto, Gemma se ne stava nel divano a mangiare patatine e a guardarmi curiosa.

«Ti piace mio fratello» disse con la bocca piena di quelle porcherie.

«Assolutamente no» mentii doppiamente.

«Non era una domanda, bensì un'affermazione»

«Ma io ed Harry siamo solo amici»

Sempre se ci possiamo definire amici...

«Non me la raccontate giusta tu e lui» disse alzando e abbassando numerosamente volte le sopracciglia con quella faccia da abete che si ritrova.

Scuotai la testa imbarazzata e mi morsi il labbro inferiore dal nervosismo. Perché dev'essere tutto così difficile? Potrei benissimo mentire come prima ma stavolta non ci riesco. Ogni volta che c'è in mezzo Harry non ci riesco.

Styles, cosa mi hai fatto?

«Non dirò niente tranquilla» rispose Gemma dopo qualche minuto.

Tirai un sospiro di sollievo e mi sedetti accanto a lei, ma rimasi paralizzata quando sentii la sua voce.

«Che cosa non dirai?»

Il cuore mi batteva all'impazzata e deglutii a fatica. Lui non deve scoprire nulla.. O sarò rovinata.

«Nulla» dicemmo in coro io e la sorella di Harry.

Era anche lei spaventata e sinceramente non capisco perché, voglio dire.. Se fossi al posto suo me ne fregherei alla fine non sono problemi suoi, ma miei.

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