Sei la mia dipendenza ||Harry Styles||♡

Chapter eight

Ero in orario, "fortunatamente", altrimenti mi toccava ascoltare anche la ramanzina da parte di Harry che si crede chi sa chi per darmi ordini, visto e considerato che secondo lui sono sotto la sua responsabilità. Ma andiamo vah, insomma... Harry non è affatto un tipo responsabile, non lo conosco da molto ma lo si può capire già solo per il fatto che abbia invitato il suo amico a casa mia senza il mio consenso, anche se Zayn mi sta molto simpatico ma comunque non avrebbe dovuto.
Inserisco la chiave nella porta di casa e non vengo in tempo a girarla che di colpo la porta si apre rivelando Harry.
Entro senza degnarlo di nessuno sguardo e vedo che Zayn è ancora qui, meglio. Sorrido al pakistano e stessa cosa fa lui, no ma io amo il sorriso di questo ragazzo e amo anche lui. Ovviamente... si fa per dire anche se è molto bello, non lo si può negare questo eh.

《Sei con quattro minuti di ritardo》cattura la mia attenzione Harry.

Spalancai gli occhi alla sua frase. Ceh.. si mette a contare anche i minuti, i secondi? Oddio, è peggio di mio fratello. Che poi per quattro minuti che vuoi che sia? Una cazzata, ma non per lui.

《Tu sei malato!》sbuffo.

Sorride in un modo inquietante e man mano si avvicina a me facendomi indietreggiare fino a farmi sbattere con le spalle al muro.
Vorrei tanto poter sapere cosa sta pensando di fare. Per me è pazzo, avrà qualche disturbo mentale che lo affligge, ceh.. sicuro.
Zayn, nel frattempo, osserva la scena in silenzio ma pronto in qualsiasi momento ad intervenire. E spero davvero che lo faccia se questo lurido verme con i capelli ricci prova a toccarmi anche solo con un dito.

《No tesoro, non sono malato, sono anche fin troppo sano al contrario di te》mi prende in mento con due dita.

Deglutisco a fatica. Sta iniziando davvero ad intimorirmi, è.. fin troppo serio e spero non lo sia più così.
Sorride con un ghigno e preme il suo corpo contro il mio, facendomi percepire la sua erezione. Ecco, io è questo che non capisco di lui, voglio dire, è serio, incazzato, intimidatorio con me, eppure si eccita ugualmente per me. Ditemi se è una cosa normale.

《Zayn》lo richiama.《vattene》conclude facendo scontrare di nuovo i nostri bacini.

《No》dico cercando di liberarmi dalla sua presa, ma è inutile.

È tutto inutile, mi tiene ben saldi i fianchi.
Nonostante la paura che sto provando adesso nei suoi confronti, non posso negare che sta facendo eccitare anche me, infatti mi scappano alcuni gemiti a volte, anche se cerco di evitarli ma non ci riesco.
Comunque, in questo minuto non voglio che Zayn mi lasci da sola con questo psicopatico mentale, chissà cosa avrà in mente.

《Zayn ho detto di andartene》urla Harry.

Zayn si avvicina a noi e prende Harry da un braccio, cercando di spostarlo dal mio corpo. Ma lui non si muove di un centimetro.
Inizio a piangere, cercando di essere silenziosa e non farmi vedere da loro, soprattutto da Styles che sicuramente si sentirà un grande adesso, ma inutile dire che se ne accorgono subito.

《Basta Harry! Stai esagerando adesso》dice Zayn e stavolta riesce a staccarlo da me.

Sento le gambe tremare e non mi reggo molto bene in piedi, così cado nelle ginocchia affondando la faccia tra le mani e non smettendo di piangere.
Il pakistano lascia stare Harry dove si trova e si abbassa alla mia altezza, accarezzandomi i capelli e dandoci qualche bacio sopra. Cerca di tranquillizzarmi insomma. In parte ci riesce.
Sento ancora lo sguardo di quel coglione su di me e mi fa sentire osservata, fin troppo, e anche in soggezione. Ma da un lato, cosa strana davvero molto strana, mi piace avere il suo sguardo su di me, non so neanch'io perché dopo che mi ha quasi... violentata(?)

《Vuoi che ti accompagni in camera tua?》si offrì Zayn.

Annuii con la testa e mi aiutò ad alzarmi, ma proprio quando mi prese in braccio, quel coglione parlò.

《Lasciala, ci penso io a lei. Tu vai a casa, Malik》

Zayn mi mise di nuovo con i piedi per terra e mi rivolse uno sguardo come per confermare se potersene andare o no. In risposta, io annuii sapendo perfettamente che me ne sarò pentita molto presto.
Lo vidi prendersi la giacca dell'appendiabiti dove lo aveva posato quando era arrivato e, dopo avermi schioccato un bacio sulla guancia e aver salutato Harry mentre lo metteva in guardia, se ne andò.
Mi faceva male la testa. Erano successi troppi eventi in una sola giornata ed ero stanca. E come se non bastasse i miei non erano tornati, ma di loro non m'importa molto, solo di Jack m'importa ma neanche lui è ancora tornato.

《Vuoi che ti prenda in braccio e ti porti in camera?》chiese tenendomi dai fianchi, altrimenti decollavo.

Cercava prepotentemente un contatto visivo con me, ma glielo negavo guardando il pavimento. Non volevo essere incantata dai suoi occhi di quel verde che tanto amo.

《Ce la faccio》dissi cercando di camminare e cadendo.

Beh.. in realtà non sono caduta perché fortunatamente riuscì a prendermi in tempo. Era come se in corpo avessi chissà quanti bicchieri di vodka e drink vari visto che avevo un forte mal di testa e non riuscivo a camminare che subito cadevo, ma non avevo bevuto per niente. Diciamo che non ho mai bevuto in tutta la mia vita, ecco.

《Secondo me non ce la fai》disse ironicamente.

Cercava di fare lo spiritoso? No, perché non lo era, affatto.
Mi prese in braccio e iniziò a salire su per le scale, eravamo davanti la porta della mia camera, dove Harry diede un calcio alla porta per aprirla.
Mi stese sul letto e mi tolse i vestiti, mettendomi il pigiama. Lo lasciai fare nonostante vedesse il mio intimo, in questo momento non provavo vergogna, non m'importa neanche, stavo poco bene e non m'interessava nulla.
In men che non si dica mi addormentai, e l'unica cosa che ricordo è quando Harry si mise nel letto affianco a me e iniziò a coccolarmi. Io questo ragazzo non riesco a capirlo, è strano. Da che è dolce a che diventa pauroso e Boom! Un secondo dopo è di nuovo dolce e premuroso.