Chapter twenty-two

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Sorrise il coglione, non facendomi capire un bel niente. Mi stava facendo preoccupare, dico davvero, l'ha ammesso lui stesso che non mi stava riportando a casa.

«D-dove? Dove volevi portarmi?» sbiancai in viso e iniziai a balbettare.

Aprì le labbra per iniziare a parlare, avevo davvero paura della sua risposta.

«Casa mia» si limitò a dire facendo spallucce e continuando a giocherellare con il cucchiaino.

Harry Styles voleva portarmi a casa sua? Davvero?!
Non sono mai andata a casa di Harry, non mi ci ha mai portato, ma infondo non mi dispiace, doveva decidere lui quando portarmi, o se portarmi.

«Come mai?» ero nervosa, mi stavo mangiucchiando tutte le unghie e battevo il piede destra per terra ripetutamente.

«Basta domande» cambiò umore radicalmente, adesso ero freddo nei miei confronti.

Annuii soltanto continuando a mangiare da dove avevo lasciato prima di porgli tutte queste domande. Mettendomi nei panni di Harry, posso capire il suo atteggiamento, voglio dire.. Se una persona mi avesse posto tutte queste domande in una volta mi sarei incazzata, forse non lo avrei fatto notare perché non mi piace deludere le persone. 'Deludere' per modo di dire. Ma in fin dei conti io non gli ho fatto mica tutte queste domande per impicciarmi negli affari suoi, che poi erano affari che mi riguardavano, l'ho fatto a fin di bene, o per minimo per sapere ciò che stava succedendo.

«Arrivederci» Salutò Harry mentre stavamo uscendo dal fast food.

«Buona giornata» urlò quell'insopportabile ochetta ricevendo da parte di Harry un occhiolino. Coglione.

Strinsi i pugni e non lo degnai di uno sguardo. Mi dava fastidio quando doveva fare così davanti a me, e no non sono gelosa. Soltanto che in mia presenza non volevo questi atteggiamenti.
Continuammo a camminare e la strada stranamente sembrava più lunga, forse perché nessuno dei due parlava, ma poco m'importava.

Dopo dieci minuti abbondanti, arrivammo davanti l'auto di Harry, e lui si affrettò a prendere il suo iPhone componendo un numero, probabilmente quello di un carro attrezzi, e portandoselo all'orecchio, mentre con l'altra mano aprii l'auto ed entrammo.
Diede informazioni di dove ci trovavamo e chiuse la chiamata con un "va bene".
Sbuffò e si sdraiò nel sedile ancora abbassato. Stessa cosa feci io continuando ad ignorarlo.

«Amber» mi richiamò e mi voltai verso di lui incitandolo a continuare. «Jack può venirci a prendere? Io l'auto la lascio al carro attrezzi, ma noi non possiamo andare con loro. Ci dovrà venire a prendere qualcuno.» si morse il labbro inferiore guardando le mie labbra.

Mio fratello mi avrebbe mandato a quel paese sia a me che ad Harry, non credo sarebbe venuto a prenderci.

«Non verrà, gli stai antipatico» dissi ridendo guardando la sua espressione sul viso, aveva fatto una smorfia.

Magari Harry non si aspettava che mio fratello lo odiasse. Dal canto suo, nemmeno Harry può vedere Jack, beh si nota... Ma in parte adoro il fatto che si odiassero, io a loro due amici proprio non saprei vederli.

«Meglio così, tanto non avrei accettato il suo passaggio, l'ho detto per te» mentii fingendosi offeso ed io scoppiai a ridere.

Era così tenero però. Mi venne spontaneo senza che me ne resi conto, tirargli una guancia leggermente come fanno le zie con i nipoti, per poi lasciargli un dolce bacio sulle labbra.
Mi strinse i fianchi e mi staccai da quelle labbra irresistibile.

Prese il cellulare dalla sua tasca e compose un numero a me sconosciuto, chissà chi stava chiamando.. Mise l'altoparlante e sentii gli squilli. Dopo il terzo squillo rispose una voce femminile.

«Harry» disse questa ragazza sbadigliando e con la voce impastata dal sonno, segno che l'avevamo svegliata.

«Hey Gemma, mi serve il tuo aiuto» disse Harry guardandomi e passandosi una mano tra i capelli.

Sentii dall'altro lato del telefono una risata da parte di questa Gemma. «Che hai combinato, Hazza?» chiese divertita ma anche scocciata.

«Oh nulla di così preoccupante» rispose come se niente fosse. Voglio dire.. Nulla di preoccupante? Ma stiamo scherzando? Abbiamo dormito in un'auto, fino a qua va bene non importa, ma per giunta anche in una strada deserta! «Ho dormito in auto stanotte, per il fatto che il motore della macchina si è guastato e sono rimasto sulla strada deserta che prendiamo sempre per tornare a casa» ah, adesso abita anche insieme a questa ragazza... Forse è la sua ragazza.

Odio il fatto che mi debba prendere in giro, se aveva una ragazza avrebbe dovuto dirmelo subito, certe cose con lui non le avrei neanche fatte, giuro mi faccio schifo per questo.. La gente se sapesse mi prenderebbe per troia.. Sarebbe una cosa umiliante.

«Vieni a prenderci?» mormorò Harry.

«Prendervi? Harry con chi sei?» ecco che adesso la sua fidanzata uccide sia me sia lui.

«Un'amica.. Per favore» disse allungando l'ultima vocale della parola 'favore'. Era così tenero.
No.
No.
No.
Basta.
Non è tenero.
Amber, devi smetterla.

«Capito, arrivo a dopo» salutò la ragazza.

«A dopo sorellina» disse chiudendo la chiamata.

Sorellina?
E così, Harry ha una sorella?
Oh.

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