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"R-regina coltello?" balbettai.
Ora riuscivo ad aprire gli occhi,ma la paura mi invitava a non farlo. E come al solito,li strizzai e mi irrigidì come un bastone:era il mio modo per combattere la paura.

"Si,lo vedi questo?" sentì le sue mani alzare un oggetto da terra,ma non potevo,non volevo aprire gli occhi.

"N-non posso,credo"
La ragazza iniziò a passare un coltello nella mia pancia,poi lo giró e mi tagliò,troppo lentamente.
Iniziai a urlare sentendo il grande dolore. Mi sentivo proprio come se l'incubo della mia infanzia fosse rinato.
Le lacrime scendevano,mentre intorno a me caló il silenzio,era uscita dalla stanza. Tutti erano usciti dalla stanza,presi coraggio e aprì gli occhi.
Il buio.
Ero solo in una stanza buia,avevo paura del buio.
Ho paura di tutto,io.
Trovai un angolino della stanza,mi strinsi forte le ginocchia e continuai a piangere,forte.
"Mark,mi manchi" dissi piangendo.
Mark,il mio fratello maggiore. Il mio angelo, lo chiamavo cosi.
Mi aiutava in tutto,mi difendeva.
Mi mancava cosi tanto,era l'unica persona buona in questo universo di cattivi.
Ora sono solo,chiuso in questa stanza,al buio,a pensare al passato. Con una maglietta piena di sangue e la testa,il corpo consumati dal dolore.
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Dormì per mezz'ora,credo.
Ero stordito,le lacrime secche ricoprivano il mio bianco viso.
Gattonai e toccai ogni superficie,con l'intenzione di trovare una porta.

"Hey Luke,scappi da me?" La voce di Mark riempì la stanza,mi voltai e lo vidi.
Era li,illuminava la stanza,il mio angelo.

"Mark,s-sei tu?" Mi avvicinai,e lo toccai.
Era freddo,ma averlo qui mi scaldava il cuore.

"Si sono io. Sei solo uno stupido,Luke"

"Mark,lo sai che papà mi butta ancora le bottiglie addosso? Mi frusta pure,non ha ancora smesso,anche se tu eri andato via ha continuato" piansi abbracciandolo.

"Sei solo un bambino,impara a crescere. Hai 16 anni,non hai bisogno di nessuno,fannullone" e con questo sparì.

Non appena mi accasciai a terra capì che qualcosa non andava in me. Forse ero schizzofrenico,forse semplicemente solo.

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Una luce accecante illuminó la stanza e una ragazza capelli rosso fuoco mi trascinó fuori,prendendomi per un braccio.

"S-scusi. Volevo chiederle se è lei regina coltello" le chiesi non appena mi fece sedere su una sedia.

"Sei proprio uno sfigato eh" disse acidamente,masticando una gomma. "No,non sono io,io sono Lacey. E dammi del tu,idiota. Non siamo a scuola"

"S-si scusa,Lacey" abbassai lo sguardo e notai che le mie scarpe si erano rovinate dopo tutta la pioggia che si erano prese.

Udì dei passi, Lacey uscì dalla stanza ed entró una ragazza.
Bellissima,la osservai. Aveva i capelli neri neri,con gli occhi azzurri come i miei,credo.
Avanzò con una lavagna che fermó davanti a me.

"Hemmings,queste sono regole. Cerca di impararle o ti sgozzo"

Sgranai gli occhi impaurito,dove mi ero cacciato.

La ragazza inizió a scrivere:
1) Obbedisco alla padrona 24 ore su 24
2) non faccio parola di questo posto con nessuno
3) non mi ribelleró in nessun modo
4) mangeró solo il necessario,il resto va alla padrona
5) tratterró i bisogni fino alle ore 17
6) andró a scuola normalmente
7) non potró avere rapporti con gente esterna a questo luogo

"Questo è tutto. Se mi sono dimenticata qualcosa,te lo farò sapere. Ora sparisci nella tua stanza. Ti devo trovare qui alle 17 in punto. Se ritardi son guai,capito?" Urló con cattiveria

"Ho,si,ho capito. Credo"

"Sei così insicuro Hemmings" sorrise

"Ho solo tanta paura"

"Non devi averla,ti piacerà. Fidati"

"C-come ti chiami tu? Sei carina,no?"

"Tu hai problemi seri,eh?" Si sedette a terra "sono Aria,comunque,ma devi chiamarmi Regina Coltello,o ti sparo"

"Larry dice che sono tanto stupido,è cosi?" Inizai a muovere le gambe a ritmo "mi piace il nome Aria. È uno degli elementi essenziali per la vita,la stiamo studiando a scienze"

Rise ancora,aveva una risata bellissima.
Notai il piercing sotto al labbro,mi ricordó subito il mio amico Michael. Mike provó a farselo,ma il risultato fu pessimo. Ridemmo un sacco quel pomeriggio,mi manca anche lui.

"Larry è il mio fidanzato e si,sei tanto stupido." Detto questo si alzó e se ne andó ricordandomi di essere puntuale stasera.

"Michael,sai che Aria ha il tuo piercing preferito? Ti sarebbe piaciuta come ragazza" risi tra me e me "un giorno potresti scendere da lassù,te la presento" e mi diressi verso la mia stanza,buia.

Mi inginocchai in mezzo alla stanza e iniziai a pregare: "Dio,perchè le persone piu care a me sono andate in paradiso? Perchè mi hai lasciato solo? Dio,ti prego,fai scendere almeno Michael. Mi manca tanto sai? Mi mancano anche Mark,Calum e anche la mamma" le lacrime le avevo consumate,finí la preghiera e mi alzai.
Fissai l'orologio sperando che,alle 17, qualcosa di bello sarebbe accaduto.

Povero Luke

Mi fa davvero pena il Luke di questa storia
Credo,forse,magari sono le parole che tipete spesso. Ha anche seri disturbi,chean mano che la storia avanza,scoprirete.

Spero che questo Luke lo pensate come un fetus,perchè altrimenti la storia non avrebbe senso ahah

Al prossimo capitolo,
Sara xx

Knife Queen//Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora