Capitolo 13

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"Hei svegliati! Hope!". Sento una voce bisbigliare, qualcuno che mi scuote, apro gli occhi ancora mezza addormentata, è Ryan. "E' notte fonda, che ci fai qui?" gli chiedo con un filo di voce, "Ti devo far vedere una cosa." -" A quest'ora?" Mi alzo velocemente dal letto, barcollando un po' data la stanchezza, lo seguo nonostante il mio aspetto, senza trucco, coi capelli spettinati e in pigiama. Giungiamo finalmente davanti ad una porta, la stessa porta che tempo fa mi aveva incuriosita. Entrando noto un grande tavolo colmo di libri, provette piene di sostanze, microscopi e fogli ovunque. "Perchè mi hai portata qui? Cosa mi devi dire?" chiedo ancora un po' assonnata. "Beh..." fa una pausa e sospira, poi prosegue "Io di giorno lavoro come infermiere, e di notte studio, questo è il mio laboratorio" mi guardo un po' intorno, " Cosa studi?" gli chiedo ormai incuriosita. "Genetica. Cerco un modo alternativo per proseguire il genere umano senza gli sfruttamenti." sono confusa "Non ti seguo..." sospira nuovamente, " Hope, un giorno non ci sarà più lo sfruttamento, un giorno non ci saranno più i prelievi, i test, questi laboratori e..."- "E' pazzesco..." dico incredula e un sorriso mi scappa dalle labbra. "Sto parlando seriamente, guarda" mi dice mentre mi porge un foglio. Sono degli schemi, ma non sono in grado di leggere nulla da appena sveglia. "Perchè mi stai dicendo tutto questo?" chiedo sedendomi su una della sedie situate intorno al tavolo, Ryan fa lo stesso " I tuoi risultati a differenza degli altri tardano ad arrivare, è per questo che molti se ne sono andati mentre tu sei ancora qui; ti sto studiando, non faccio altro che guardare e riguardare le tue cellule, le tue cellule sono diverse, tu sei diversa. Hope, tu sei fertile." in un istante tutta la stanchezza svanisce e prende posto l'agitazione, mi alzo di scatto e gli occhi si inumidiscono nuovamente. Sa tutto, non posso più mentire, non lo doveva sapere nessuno, ormai è troppo tardi. Una lacrima inizia a scendere sulla mia guancia e vado con passo veloce verso la porta, me ne voglio andare. "Hope!" urla Ryan da dietro e mi prende per un braccio tirandomi verso di lui. "Hope stai tranquilla, non piangere" mi dice dolcemente mentre mi asciuga le lacrime delicatamente. "Il tuo segreto è al sicuro con me, non lo dirò a nessuno, nei risultati metterò che sei sterile, noi scapperemo da qui." ha detto noi, ci stiamo guardando intensamente negli occhi, "Promettimelo!" gli dico continuando a guardarlo, "Te lo prometto." dice poggiando la sua fronte sulla mia, si avvicina ancora di più, i nostri respiri diventano uno solo e le sue labbra poggiano sulle mie, dimenticando tutto.

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