CAPITOLO 1

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>Henea08:
meraviglioso quel vestito, sento il profumo dei fiori da qui. 🌸

Quella frase - che Sara stava per liquidare come i tanti altri interventi di sconosciuti ai suoi post su Instagram - era bellissima nella sua semplicità e leggerezza, non aveva nulla a che vedere con i commenti a volte sgrammaticati, altre volgari o insinuanti che spesso si trovava a dover leggere e smarcare velocemente. Sapeva di pulito. Però non si sentiva di rispondere in alcun modo; anche un Mi Piace di cortesia poteva essere travisato per una disponibilità, è un mondo difficile la fuori. O là dentro, boh, pensava Sara, a volte non sai più quali sono i contorni esatti della tua vita.

Tante relazioni, la maggior parte troppo facili e superficiali per essere definite amicizie anche se i social le battezzano come tali; la vita che può essere messa in piazza senza più alcun pudore a soddisfare bisogni di appartenenza, autorealizzazione o più semplicemente per esibizionismo. Tutti belli, giovani e perfetti: a scrollare a caso le pagine di uno qualsiasi dei media disponibili, le persone sembrano sempre e solo felici, nelle loro pose di sorrisi congelati per il pubblico non pagante.

Si ripeté che avrebbe dovuto finalmente decidersi a modificare il suo profilo IG, dove era presente come Xara_ke, in Privato. E si chiese, per l'ennesima volta, ma senza troppa convinzione, se quel nick sarebbe stato sufficiente a proteggerla dalle cattive intenzioni dei tanti squilibrati che si affacciavano a curiosare tra le sue foto.

Quel vestito a fiori, però, aveva ragione questo ignoto Henea08, le donava veramente. Lo aveva acquistato per il compleanno dei diciassette anni nell'atelier di un giovane e ancora sconosciuto sarto, aspirante designer di alta moda, Hermès era il suo modello, ma si sarebbe voluto trasferire a Hong Kong che per lui era il nuovo baricentro culturale dell'abbigliamento di lusso. Per il momento tuttavia i suoi prezzi erano più che abbordabili e, a vederla in quest'ottica, Sara aveva fatto un piccolo investimento su un prodotto ad alto potenziale.

La foto sul suo profilo Instagram la ritraeva insieme ad Altea, in uno di quei momenti di felicità condivisa che le due ragazze stavano riuscendo a conquistarsi, in un gioco di amicizia appena sbocciata ma apparentemente già molto solida.

Allargò l'immagine sul suo viso, a poco servivano i complimenti che spesso riceveva, continuava a vedere solo tante imperfezioni. Chissà come sarebbe invecchiata male, rimuginò.

Scacciò questi pensieri per chiamare con gesti rapidi la sua amica.

Le ragazze si incontrarono in centro città nel pomeriggio. Altea, con il suo sorriso contagioso, accolse Sara con un abbraccio affettuoso e insieme cominciarono a passeggiare lungo le vie della città. Guardarono un po' di vetrine, soffermandosi su quelle dai prezzi da capogiro dei brand di lusso, rovistarono tra i capi dell'Usato Store e dopo una breve camminata decisero di fermarsi in un piccolo caffè che Altea conosceva bene, dove si sedettero a un tavolino all'aperto.

Sara fu catturata solo per un breve istante dalle locandine della vicina edicola, dove spiccavano in maiuscolo grassetto le notizie più importanti del giorno:

RAPINATO IN STRADA
PISTOLA ALLA TEMPIA

TORNANO LE TRUFFE
DEI FALSI TECNICI

ANZIANO PRESO
A PUGNI IN CENTRO

ANCORA SPACCIO
AL PARCO LEONARDO

Scacciò rapidamente quell'intrusione molesta, per godersi l'aria tiepida di quel pomeriggio tra amiche.

"Non ti ho chiesto cosa hai fatto ieri" disse Altea.

"Sono andata in montagna con Simone", rispose Sara sorridendo. "Avevamo programmato un percorso abbastanza impegnativo, alla fine abbiamo ripiegato su una cosa un po' più leggera e siamo arrivati fino alla grotta dell'orso per fare alcune foto."

Avrei voluto essere speciale (Edizione rivista)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora