Avrei voluto essere speciale (Edizione rivista)

CAPITOLO 19

DOMENICA

Io non sono di quelli che dicono che le loro azioni non gli assomigliano: bisogna bene che le mie mi assomiglino, dato che esse costituiscono la sola misura dell'esser mio, il solo mezzo di cui dispongo per affidare me stesso alla memoria degli uomini, e persino alla mia; dato che forse l'impossibilità di continuare a esprimersi e a modificarsi con nuove azioni costituisce la sola differenza tra l'esser morti e l'esser vivi.

Marguerite Yourcenar - MEMORIE DI ADRIANO

Tra le attività più interessanti che potevo fare, ai primissimi posti c'era quella di creare dei profili fake o troll su forum e social; ancora più gustosa era la clonazione dei profili stessi. È stato divertente architettare una simpatica vendetta verso uno degli esseri più infami e subdoli che mi sia capitato di conoscere, il mio ex compagno delle medie Alessandro, uno squalo infame che mi ha perseguitato con i suoi pesantissimi scherzi per tre anni. Per qualche settimana ho chattato con lui spacciandomi per una bellissima ragazza finlandese, per poi invitarlo a conoscerci di persona la settimana di Pasqua. Credo stia ancora cercando l'affascinante Marja Aaltonen nella steppa lappone, forse si è dato alla pesca al salmone oppure ha aperto un allevamento di renne.

Ho fatto altre cose, tuttavia, delle quali mi pento e mi vergogno al punto da non riuscire nemmeno a parlarne; vorrei poter rimediare e scusarmi con le persone coinvolte, ma temo che non sarebbe sufficiente.

Ma mi è capitato di fare anche cose buone, come quando al liceo scoppiò il caso del trio puttane.

Ho faticato un po' a ricostruire l'origine del filmato e di quelle foto manipolate. Il tipo che aveva prodotto e pubblicato quel materiale si era nascosto dietro una VPN, simulava di essere in Olanda e da quella posizione anonima aveva creato una serie di profili e mail tra loro collegati. Grazie all'aiuto di Fender siamo riusciti a percorrere a ritroso il giro che avevano fatto quei dati, fino al computer di origine, e poi, sfida ancora più impegnativa, siamo andati a cercare le copie che si erano sparpagliate in rete.

Una volta aperto questo gioco di scatole cinesi ho passato la soluzione in modo anonimo alla Polizia Postale, che si è mossa con grande rapidità e ha completato il lavoro. E poi mi sono voluto divertire a vendicare quelle ragazze. Per prima cosa ho fatto sparire alcune preziose criptomonete dalla disponibilità del tipo, trasformando il controvalore in cash che ho regalato ad alcune fidate associazioni che si adoperano nel recupero di ragazzi disagiati. Molto più divertente è stato poi attaccare ogni posizione di quel coglione, cellulare, email, profili veri e falsi. Senza entrare troppo nei dettagli, diciamo che per qualche settimana non ha potuto utilizzare nessuno dei suoi canali di comunicazione, ed è stato costretto a ripartire praticamente da zero.

C'è solo una cosa sulla quale ancora mi interrogo su questa storia. Non sono riuscito a trovare una motivazione. Il tipo non aveva alcunissimo contatto con nessuna di quelle ragazze, sembrerebbe aver pescato a caso. Cosa ha generato quelle squallide azioni? Frustrazione, un esperimento o semplicemente noia? Non avere una risposta a queste domande mi sembra terrificante.

Un altro episodio che mi rende orgoglioso è stata la distruzione di un aspirante uomo politico, una persona meschina e capace di azioni terribili. Grazie al mio intervento è stato cancellato dal panorama della vita pubblica italiana.

Ma la situazione più coinvolgente, e anche quella che ha portato alle conseguenze che poi dirò, nasce dalla immagine fotografica che il mio cervello ha registrato per ultimo prima dell'incidente. La ragazza con il vestito a fiori. Ritrovare quella persona è diventata una specie di ossessione, non è stato facile e forse non si tratta nemmeno della stessa persona, visto che l'avevo vista solo di spalle e il mio riferimento era unicamente l'abito che indossava.