↷ capitolo 7 ↶

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《Cami io vado a fare un pó di spesa per preparare il pranzo tu inizia a mettere i quadretti sopra il camino. Sono nello scatolone grigiastro, con scritto enorme "FRAGILE"》mi dice mia madre uscendo di casa.
《Vabbeneee》sbuffoo svogliata da sopra il divano.
La porta si chiude con un tonfo.

Mi alzo di malavoglia e vado ad aprire lo scatolone. Mi aiuto con un coltello.
Cavolo! Quanti quadri!
Inizio a prendere quello con me da piccolina e il nonno. Oh che bella quella foto! Nonno mi manca...
Ogni volta che vedo qualche foto del nonno mi scende qualche lacrima e mi iniziano a tremare le mani per la nostalgia di quei bellissimi momenti.

Zack!

Le mie maledette mani hanno fatto cadere il quadro.
Se ci fosse stata mamma sarebbe stata pronta con la sua solita frase "ma che fai? Hai le mani di ricotta!"
Ma la mamma non c'è, ma ci sono io con il mio senso di colpa.
Cosa diavolo ho fatto?

In quel momento provavo un misto di tristezza e paura che il quadro si fosse rotto. Lo prendo cauta, ma noto che il vetro è in pezzi. Ora chi la sentirá a mamma!

La foto nella cornice si è un pó inclinata e noto che sporge un foglio che sembra essere lí da qualche anno, visto il colore giallastro.
Mi affretto a togliere il didietro della cornice e prendo il foglio. E piegato in due parti. Lo apro ma con mia grande delusione è vuoto, non c'è scritta neanche una parola.

Poggio il quadro insieme al foglio sul divano e continuo a mettere i quadretti sopra il camino, stando piú attenta, quando mi viene in mente una cosa che ho visto fare tantissime volte nei film thriller: quando gli investigatori trovano qualche foglio bianco lo mettono sempre vicino ad una fiamma di candela per vedere se il mittente ha usato il succo di limone per scrivere in modo da rendere la sua lettere piú 'segreta' si quello che giá è.
Non credo che dall'Italia abbiamo portato le candele, ma controllo comunque negli scaffali.
Infatti non li trovo ma trovo un accendino.
Cosí avvicinando il foglio alla fiamma leggo


Hey cami,
Se stai leggendo questa lettera sei davvero astuta e intelligente. Bhè non so tra quanto tempo la leggerai ma credo che dopo la mia scomparsa vedrai qualche mia foto con te e magari troverai questa lettera, lo spero.
Vabbè, scusami se mi dilungo troppo, sai come sono fatto...
Sto scrivendo questa lettera con del succo di limone in modo che non tutti la possano leggere.
Bhè, non so cosa ti hanno raccontato quando sono scomparso, ma ho ricevuto una lettera in anonimo ed ora ho molta paura.
Scrivo questa lettera nel caso mi venissero a prendere.
Cami aiutami, so che sei in gamba ed ho bisogno ora più che mai del tuo aiuto.
Dal tuo fantastico nonno





Ma cosaa? Io sapevo che il nonno era morto di infarto. La nonna ha pure affermato di averlo accompagnato all'ospedale e mamma e papà sono andati a trovarli.
Questa storia mi puzza...

Vita di una ballerinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora