:-Ma per lei sarà un trauma!- sento dire a mamma
Silenzio di tomba. Credo si siano accorti che stavo ascoltando, perché queste maledette scarpe fanno un rumore terribile. Allora entro.
Trovo la mamma a cucinare, e il papà sul divano, che sfogliava il giornale. Facevano come se niente fosse, come se non avessero mai discusso. So che mi nascondono qualcosa, ma non volevo rovinare la quiete che c'era.
:-Cami, domani hai danza giusto?
:-Si mamma, ci vado tutti i giorni tranne il giovedì, cioè oggi.
:-Perfetto. Quando hai finito la lezione non e che passeresti al supermercato? Domani mattina ti lascerò la lista qui sul tavolo.
:-Vabbene.
Entrò mia sorella (6 anni) con i miei due fratellini (di 8 anni).
Mangiai in fretta e salii sopra a dormire.
Mattina.
Trambusto. Casino. Rumori. Urla. Sveglie che continuano a suonare.
Mattina normale in casa Contich.
La mamma che urla dicendo di alzarsi, sbattendo due coperchi di pentole.
I miei due fratellini iniziano a litigare, lanciando panni e dicendo
:-Questa la metto io!
:-NO! Quella è mia!
La mia sorellina, Alice, è l'unica tranquilla.
Io invece scendo al piano di sotto a fare colazione, in pigiama e pantofole. Bevo una tazza di latte con i cereali e vado i camera dei miei fratelli. Cerco di fargli smettere di litigare, ma in realtà è impossibile. Si vogliono bene, si, ma quando iniziano a litigare, non finiscono più.
Poi passo per la camera di Alice, li do uno scossone per farla alzare e l'aiuto a vestire.
Vado in camera mi preparo, preparo lo zaino e la borsa di danza.
Controllo bene.
Zaino:
Geografia? Messa.
Geometria? Messa.
Fisica? Messa.
Inglese? Messo.
Stavo per dimenticarlo! La cartellina di tecnologia!
Borsa:
Punte? Ci sono.
Mezze punte? Ci sono.
Asciugamano e acqua? Ci sono.
Il resto? C'è.
Prendo tutto e mi affretto giù. Faccio caso al bigliettino della spesa e mi ricordo che dopo danza devo andare al supermercato.
Prendo lo scuolabus . Mi sediedo e mi metto le cuffie nelle orecchie. Mentre guardo fuori dal finestrino penso alla giornata che mi aspetta, come le altre:
dalle 8:30 alle 16:00 scuola
dalle 16:15 alle 20:00 danza
e poi dovevo andare al supermercato.
:-Ehi bella!
I miei pensieri spariscono, mi tolgo le cuffie e mi giro.
C'è la mia migliore amica, Aurora. Le voglio un casino di bene e per me è come una sorella. C'è sempre quando ho bisogno di lei, mi aiuta, mi consola, mi fa divertire.
È veramente un ottima amica.
:- uff, oggi abbiamo la Sonti, che noia! -di dice Aurora, con malinconia
:-infatti! Hai fatto i problemi di geometria?
:- oh no!!! Quali erano?
:- numeri 34-35-36-37. Se vuoi te li faccio copiare!
:- veramente? Oh grazie, grazie, grazie milleee!!
:- Ma va! Figurati! In fondo a questo servono le amiche!
ciao!
Spero che questa storia vi piace. Se volete che continui mettete una stella, e magari anche un commento.
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Vita di una ballerina
ChickLitCamilla è una ragazza di sedici anni che ha solo un obiettivo nella vita: essere una ballerina professionista. Ma quando le sembra di essere vicina al suo sogno la sua vita prenderà una svolta drastica piena scoperte sconvolgenti.