Sento la porta sbattere.
Mi lascio cadere l'accendino di mano, caccio con il piedi i vetri sotto il divano e mi affretto a rimmettere la foto nella cornice. La lettera la metto in tasca, dopo mi occuperó di questa faccenda.
《cami, sarebbe gradita una mano in cucina》
Me lo aspettavo giá, perció, senza un minimo di entusiasmo, entro in cucina.
《Affetta le verdure, metti la tavola e chiama i tuoi fratelli》la solita! Come se non sapesse che ne sono solo una 《ehi ma dove diavolo è l'accendino》
Ehmm, bene, ora che gli dico?
《Aspetta, mi pare di averlo visto in una scatola nel salone》dico fingendomi indifferente
《Mm... ma ricordo di averlo messo qui》
Rido nervosamente《ma no》
***
《Mamma, quando posso riniziare la danza?》chiedo una volta a tavola mentre graffio il piatto con la forchetta. Faccio meglio ad abituarmi in questo posto. E se mi devo ambientare dicerto il primo passo è riniziare a fare danza.
《Ho sentito parlare della Hoboken Ballet School. Potresti provare ad entrare nel gruppo oro detto anche gruppo Pyd (Perfect Young Dancers). Bisogna fare un audizione. Se te la senti puoi farla. È entro l'inizio di ottobre, perció sei ancora in tempo》
Ci penso un attimo. Preparare i passi e la base in meno di una settimana è un lavoro duro, ma non ho niente da fare, perció.. beh, tentar non nuoce e come diceva sempre il nonno "AD MAIORA". Approposito del nonno!
《Mamma, nonno di cosa è morto precisamente?》
《Perchè queste domande?》 mi domanda seria. Lei odia parlare del nonno, perchè la rattrista molto.
《Niente, mi è venuta questa curiositá, visto il fatto che non ce lo avete mai voluto dire... tralaltro nel periodo prima che moriva non lo vedavamo spesso》
《Bhè, in quel periodo il nonno aveva sbalzi d'umore, era sempre ansioso e sospettoso. Non abbiamo mai saputo di cosa. Ogni volta che andava in giro si guardava continuamente intorno. L'etá gli stava giocando brutti scherzi, cosí pensavamo. Un giorno, andato in ospedale per uno dei soliti controlli non è piú tornato. I dottori ci hanno detto che dopo il prelievo del sangue si è sentito male ed è morto. Hanno detto d'infarto. Ma io sinceramente poco ci credi. Si il nonno avrá avuto anche una settantina di anni, ma era in ottima salute, e si teneva abbastanza in forma per la sua etá. Bah, non dico che sia impossibile, semplicemente improbabile. E poi comunque sia lui non c'è piú》mentre sussurra queste ultime parole gli angoli della sua bocca si curvano all'ingiú e la sua faccia mi mette molta angoscia.
Il nonno nella lettera parlava di persone che volevano venirlo a prendere, di lettere anonime che riceveva. Questa storia mi mette sempre piú paura. Non ci capisco piú niente. Magari, veramente l'etá gli iniziava a dare la testa, e allora iniziava a inventare tutte queste storie, di lettere e sparimenti e quando lui meno se lo aspettava e morto.
Ma se invece la morte del nonno e la lettera siano collegate? Anzi, a questo punto la scomparsa del nonno.
Ci capisco sempre meno. Quando vorrei semplicemente che tutto questo non sia accaduto. Vorrei tornare indietro. Essere in Italia, a camminare con il nonno mentre mi racconta della sua infanzia e di come giovavano prima loro. Ricordo quando, da piccola, il nonno usava chiamarmi "la mia ballerina preferita" o "ecco la ballerina piú brava al mondo" e mi faceva sentire come una vera ballerina. Ora lo vorrei accanto a me pronto a sostenermi per qualunque cosa. Il nonno da parte di mio padre, invece, non lo vedo mai perchè abita in Germania, è proprio per questo non mi sono mai affezionata tanto a lui.
Ho paura non ci capisco piú nulla.
Ciao a tutti! Mi scuso tantissimo per la grossa assenza, spero possiate perdonarmi e spero che qualcuno continui a seguire la storia. Se qualcuno è ancora interessato metteró molto piú spesso capitoli. Grazie per aver letto♡
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Vita di una ballerina
ChickLitCamilla è una ragazza di sedici anni che ha solo un obiettivo nella vita: essere una ballerina professionista. Ma quando le sembra di essere vicina al suo sogno la sua vita prenderà una svolta drastica piena scoperte sconvolgenti.