Emilia
2 anni prima
Erano ufficialmente cominciate le vacanze di natale e mancavano esattamente due giorni alla vigilia.
Quella mattina l'avevo trascorsa con mia madre; avevamo fatto colazione insieme nell'ufficio della sua azienda, eravamo andate in centro a fare gli ultimi regali di natale e adesso ci stavamo concedendo del tempo nel solito parrucchiere che frequentavamo da anni.
Finalmente avevo trovato il coraggio di cambiare il mio colore di capelli, passando dal mio corvino scuro ad un rosso aranciato. Li avevo anche leggermente accorciati, ed avevo fatto una frangetta. Ci stavo decisamente meglio.
-che ne dici se mangiamo qualcosa al volo prima di accompagnarti?- rientrata in macchina con mia madre, si era ormai fatta ora di pranzo.
Tra un bel po' sarebbe iniziata la partita di Fermín, il quale mi aveva chiesto di arrivare prima al campo così che avremmo potuto passare del tempo insieme.
-d'asporto?- chiesi per essere sicura di non dover mangiare davanti ad altre persone.
-non vuoi proprio provarci? Con Fermín ci sei riuscita- mia madre mi accarezzò la gamba e poi la guancia.
-si ma con lui è diverso, non è uno sconosciuto- gli spiegai ed alzai lo sguardo verso di lei che restò in silenzio per qualche secondo.
-ci tieni tanto a lui- affermò con un sorriso ammirevole. Mi aveva raccontato di aver conosciuto il mio ragazzo la sera esatta in cui c'eravamo messi insieme, e di aver parlato con lui. Gli piaceva e diceva di vedere in Fermín, la persona perfetta per me.
-non mi guarda come fanno gli altri, non mi fa sentire strana o inadeguata- calai gli occhi sulle mie scarpe e cercai di nascondere le lacrime che stavo trattenendo.
-perchè non lo sei mimì, non sei inadeguata, sei perfetta così e lui te lo sta facendo capire- mia madre spostò una ciocca di capelli ancora caldi dalla piastra, dietro al mio orecchio e mi baciò la fronte.
Alla fine presimo dei cheeseburger d'asporto della quale metà restò nello scatolo, e dopo aver finito raggiunsimo la posizione che mi aveva inviato il biondino.
Di fronte ai miei occhi c'era una grande stadio e gli spalti erano tutti occupati dai tifosi della Masia.
Vidi Fermín appoggiato alla sua auto mentre era impegnato a guardare il cellulare, così salutai mia madre e mi avvicinai a lui cogliendolo di sorpresa.
-ei- sollevò subito gli occhi dal telefono e quando mi trovò di fronte a sé, un grande sorriso si formò sul suo viso.
-stai benissimo- circondò subito i miei con le sue braccia e si attaccò alle mie labbra. Gli misi le mani al collo e mi tenni a lui per non perdere l'equilibrio.
-grazie- dissi in risposta al suo complimento sui miei nuovi capelli.
Restammo poi a parlare per altro tempo, fin quando non fu il momento per il ragazzo di raggiungere lo spogliatoio con la squadra. Mi accompagnò sugli spalti e mi rassicurò con un ultimo bacio prima di andarsene.
Mi strinsi nel mio cappotto per via del vento freddo e pochi minuti dopo vidi le due squadre fare ingresso nel campo. La partita iniziò, e come suggerito da Fermín mantenni gli occhi solo su di lui.
Da quanto avevo capito, grazie alla conversazione di due ragazzi accanto a me, il Barcellona era in vantaggio, ma la squadra avversaria era riuscita a recuperare con due goal consecutivi, che avevano portato ad un pareggio.
A sbloccare la partita fu proprio un goal da parte di Fermín. Mi ci vollero un paio di secondi per capire che fosse stato lui a segnare e così mi alzai assieme all'intera curva per esultare. Vidi il numero dieci correre per tutto il campo fino ad arrivare agli spalti dov'ero seduta, e dopo avermi lanciato un bacio volante, tornò ad esultare con la squadra.
Quando la partita terminò attesi che Fermín uscisse dallo spogliatoio dopo la doccia, ed entrammo nella sua auto.
Dopo essermi complimentata con lui mise in moto, diretti a casa sua dove sarei rimasta a dormire, dato che i suoi genitori erano fuori per lavoro.-rimani qui per natale?- mi domandò mentre mi affiancava sul suo letto dopo essersi tolto le scarpe.
-si, la vigilia sto con mia madre e le mie zie, e a natale dai miei nonni. Tu vai da qualche parte?- gli chiesi e mi voltai a pancia in giù.
-no, resto qui. Domani arrivano i miei nonni da noi- mi spiegò mentre mi avvicinava a lui circondando i miei fianchi col suo braccio.
Trascorsimo il resto della serata assieme a coccolarci sul suo letto, senza avere preoccupazioni o pensieri. C'eravamo solo noi due e ci bastava.
Ciaoo!
Lo so che mi odiate e mi odierete ancora di più dopo aver letto questo capitolo che non è granché.
Ultimamente sto dedicando sempre meno tempo a questa storia, infatti non so come farò quando finirò di pubblicare i restanti capitoli che ho pronti, ma da quando Fermín si è fidanzato mi sento proprio tradita😭😭.
Non è assolutamente una giustificazione valida lo so, ma vi giuro che è così, non sono normale scusate.
Tuttavia spero di riprendere comunque a scrivere la storia perché in sé mi sta piacendo.
Ho dato anche finalmente un volto alla protagonista.
Al prossimo aggiornamento.
Bluemoon 🌙
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Mirada | Fermín López Marin
RomanceLa conoscete la leggenda del filo rosso? Si, quella dove si crede che esista ci sia un filo rosso che ci lega alla nostra anima gemella. Beh, Emilia Diàz non la conosceva... non la conosceva prima di incontrare Fermín López.