VI
Alla fine tutto andrà bene.
E se non va bene significa che non è ancora la fine.
John LennonDetroit,Michigan
<Dove stiamo andando?> domandò la ragazza guardando fuori dal finestrino
<In un posto, tranquilla, tu stessa hai detto che ti fidi di me> rispose Luke
<Ho detto che mi fido di te sulla caccia no nei giorni quotidiani> precisò
<Siamo quasi arrivati> continuò luiPoco dopo si ritrovarono davanti ad un edificio con un'insegna.
"RoadHouse Miller's&Co"
<è il bar del figlio di un mio amico, Carl, da quando John, il figlio si è sposato non lavora più qui così lo hanno chiuso e mi hanno dato le chiavi> spiegò il ragazzo
<Hai notato che io sono vestita con questo vestito da red carpet ricoperto di sangue di vampiro?> chiese la ragazza retorica per cambiare argomento, aveva capito quello era un discorso triste per lui.
<Sua moglie lasciava sempre dei vestiti puliti sul retro, dovrebbero essercene ancora> le rispose
Entrarono nel locale e tutto sembrava come nei film western, aveva molto stile Carl.
<Il retro è di là, tu vai a cambiare io preparo due birre> affermò
<Ma che uomo di casa> rise lei facendolo ridere
Andò nel retro e trovò come le aveva detto Luke dei vestiti della moglie di John.
Si cambiò e lasciò lì il vestito che aveva indossato poco prima.<Per essere stata la tua prima caccia vera te la sei cavata bene> le disse Luke.
Erano seduti al bancone a bere una bottiglia di birra.
<Ho imparato dai migliori> rise la Thompson
Luke nel mentre aveva focalizzato la sua attenzione in punto preciso della stanza.
<Mi è venuta un'idea, sai giocare a biliardo?> le domandò
<Un po'> rispose
<Facciamo una sfida, se vinco io mi dai un bacio se vinci tu mi tiri uno schiaffo> spiegò le regole Luke
<Ci sto> rispose determinata
Iniziarono a giocare.
Fecero quattro round.
Aveva imparato a giocare a biliardo durante la sua prima missione in Tunisia, era stato proprio Brian ad averle insegnato.<Mi spiace, hai perso, mi devi un bacio> disse Luke
<Sei proprio scarsa> continuò ad avvicinarsi
<Chi ti dice che non l'ho fatto perchè volevo un bacio?> lo provocò
<Beh ti direi che sarei onorato> si avvicinò ulteriormente.
Erano ad un centimetro di distanza.
Lo sguardo di Victoria era perso in quello di Luke, le pupille dilatate, le budella strizzate, lo stomaco sottosopra e brividi in tutto il corpo.
Cosa non le faceva fare l'alcool.
Non ce la fece più di quella distanza, lo prese alla sprovvista e si buttò sulle sue labbra, cosa che lui non rifiutò.
Assaporarono entrambi per la prima volta il sapore dell'altro fatto di birra e menta.
Iniziarono così un bacio lento e voglioso.Chicago, Illinois
un giorno dopoL'aveva baciata ed era stato un grande errore almeno era questo quello che pensava Luke.
Non poteva legarsi a qualcuno, non di nuovo.
Se le fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato.
Dopo il bacio al bar, forse troppo ubriachi non ne parlarono, tornarono al motel e dormirono, ognuno nella propria parte di letto.
Il tragitto di ritorno fu silenzioso, o meglio rimasero in silenzio con sottofondo la radio dell'auto.
Quando arrivarono all'hotel ognuno andò verso la propria camera.
Luke continuava a pensare alle labbra di Victoria sulle sue e a quanto le aveva desiderate ma avevo imparato la lezione, tutti quelli che gli stavano attorno morivano.
Sua madre, Allison, Carl, Julia.
Tutti e lui non voleva aggiungerla alla lista.
Non l'avrebbe sopportato.Luke dopo il bacio sembrava strano agli occhi di Victoria.
Victoria si ripeteva che erano ubriachi e che avevano fatto tutto senza connettere il cervello.
Era la scusa che si ripeteva dalla sera prima.
In realtà quel bacio lo voleva, eccome se lo voleva, eppure lui non lo aveva ancora menzionato e nemmeno lei.
Era troppo in imbarazzo.
Doveva parlarne con qualcuno ma chi?
Con Mark? No, era suo fratello.
Con Francis? Non sembrava il tipo giusto per quelle cose.
Con Alexa? Erano cose che facevano le amiche, loro erano amiche?
O con Donnah? In fondo era una strega che aveva un secolo alle spalle,ne aveva viste tante.
Francis poco più tardi venne a chiamarla per la cena.
Aveva comprato delle pizze.
Mise una felpa per il freddo e poi andò in cucina.
Non vide però Luke così chiese a Francis dove fosse.
Lui sapeva tutto di tutti e non faceva mai domande.
Le spiegò che era uscito a prendere un po' d'aria ed era andato in un bar poco lontano dall'hotel.
La cosa non le fece piacere ma non era nessuno per impedirglielo così mangiò la sua pizza in silenzio mentre ascoltava Alexa che raccontava dei battibecchi con suo fratello.
Avrebbe voluto tanto avere lo stesso rapporto di Alexa e Francis con suo fratello Jason.
Alexa si ritirò quasi subito, Mark aveva chiamato poco prima dicendo che forse aveva una pista per trovare Zoe, sembrava quasi vaporizzata mentre Victoria e Francis rimasero a parlare un altro po' sulla sua caccia andata bene in compagnia di un buon whisky.
Nel pensare alla caccia inevitabilmente pensò anche alle cose successe con Luke, le battutine, le provocazioni e il bacio.
<Ehi qualcosa non va?>le domandó il ragazzo
<Oh nulla,stavo solo pensando> rispose Victoria
<Sei sicura? Si tratta di Luke? Non si è comportato bene durante la caccia?> le domandò
<Lui non ha fatto nulla, tranquillo> lo rassicurò
<C'entra lui comunque> affermò però lui poco convinto della risposta della ragazza.
<Anche se fosse non mi sento di dirlo a qualcuno non è per te Francis, ma ancora faccio fatica a fidarmi del tutto delle persone> provò la Thompson
Lui ci credette e così dopo un'altra mezz'oretta andò a dormire.
Rimase sola, lavò quei quattro piatti che erano nel lavandino e poi andò in camera.
Mise le cuffiette, si sdraiò sul letto e cominciò a pensare.
Ai suoi genitori che le mancavano sempre di più, sua madre le insegnava sempre le ricette di famiglia, parlava con lei di ragazzi, suo padre invece le insegnava cose sui motori, da lui aveva ereditato la passione per le moto e per il rock.
Pensava a Donnah e a Mark, sperando che non gli succedesse nulla.
Pensò a Luke e a tutto quello che era successo tra di loro.
Quello non era stato solo un bacio, sarebbe stato un loop che sarebbe continuato a vita, perchè infondo si volevano.
E infine pensò alla persona più importante per lei....Jason.
Per quanto le avesse fatto del male tanto tempo fa, rimaneva suo fratello, l'unico ancora in vita della sua famiglia.
I suoi pensieri vennero interrotti da una telefonata.
Era Luna, la ragazza storica di suo fratello.
Non la chiamava quasi mai, tranne per le feste e per altri tipi di eventi.
Scombussolata rispose subito.
<Victoria> sussurrò tra i singhiozzi
<Luna che è successo?> domandò in preda al panico
<Jason, lui lui è impazzito, non so dove sia andato, diceva che solo tu potevi capire, ti prego aiutami> singhiozzò
<Ok si ho capito, tranquilla ci penso io> disse
<Victoria>
<Grazie> chiuse la chiamata.
Passò tutta la notte a chiamare suo fratello, cercò di rintracciarlo con dei vecchi compagni del college, ma nulla, non sapevano niente.
Verso le due di notte sentì due persone sghignazzare, come se fossero ubriachi.
Si avvicinò alla porta e tese l'orecchio, riconobbe la voce di Luke e di una ragazza a lei sconosciuta.
Si divertiva.
Sentì un conato di vomito salirle in gola, ma avevo altro a cui pensare, suo fratello, e non aveva tempo da perdere.
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Il volere dei lupi mannari
WerewolfPossono due cuori infranti ricomporsi e provare ad amare?? Questa è la storia di Victoria Thompson, che nella vita ne ha viste tante. Ha combattuto numerose battaglie, letteralmente, maresciallo capo nei marines. Ha combattuto al fianco di americani...