Le famose farfalle

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Louis quella notte non aveva dormito. Suo nonno non aveva fatto altro che tossire tutta la notte. Una tosse secca, che faceva rimbombare tutto quanto.

Si era alzato dal letto alle 4.00 come al solito, con un forte mal di testa che si sarebbe portato per tutto il giorno.

Era sceso in cucina e aveva preparato la colazione per lui e per il nonno. Era sicuro che neanche lui era riuscito a riposare bene, così aveva scaldato un po' di latte e ci aveva messo un cucchiaino di miele che avrebbe fatto bene alla gola di suo nonno. Dopo aver spalmato un po' di burro sul pane, si recò nella camera del vecchio che era seduto con le mani sulle ginocchia.

-Buongiorno nonno, ti ho portato la colazione.- disse posando sul comodino dell'anziano signore tutto quello che gli aveva preparato.

-Molte grazie giovanotto. Questa notte non ho dormito molto bene.-

-Mi dispiace, nonno!- disse Louis preoccupato e rattristato.

-Ragazzo, quando non riuscivo a prendere sonno, mi sono chiesto se ti avevo mai raccontato di come mia sorella Shawnda intrecciava i cestini di vimini.- chiese nonno Nathan grattandosi la punta del mento.

-No nonno. Sono sicuro che sia una bella storia, come tutte quelle che mi racconti, ma ora devo proprio andare a pescare, sennò non troviamo più niente, lo sai.-

-Sì, sì. Hai ragione ragazzo.- disse dando una leggera pacca sulla spalla a Louis. -Giovanotto, dovresti anche andare a vendere il pesce al mercato. Io ho una commissione.-

-Nonno è una settimana che hai commissioni! Vuoi dirmi di cosa si tratta? Noi ci diciamo sempre tutto!-

-Tranquillo lupetto di mare, non è niente di pericoloso. Sono un uomo forte e vaccinato, so quello che faccio.- disse battendo con forza sul suo petto tossicchiando ancora un po'.

-Sarà...- disse Louis uscendo dalla camera del vecchio per recarsi in mare aperto.

Dopo aver preso la sua barca e averla indirizzata verso le acque del mare, si voltò verso la casa di Harry.

La finestra del ragazzo era l'unica illuminata da una luce blu intermittente, la luce della televisione. Quella televisione era accesa da tre giorni.

Ogni volta che passava davanti alla grande villa degli Styles rivolgeva sempre uno sguardo a quella finestra del secondo piano per sperare di vedere il suo amico affacciato, ma da tre giorni la finestra era serrata e la televisione era accesa. Per il giovane ragazzo del Faro era qualcosa di incomprensibile non uscire di casa per così tanto tempo.

Così, senza pensarci due volte, legò grossolanamente la barca al terreno e corse verso l'albero di fico che era sotto la finestra del ragazzo.

Molto attentamente e agilmente si arrampicò per quei rami aggrovigliati e in pochi minuti fu in cima. Si sporse dal grosso ramo e appoggiò la fronte alla finestra per spiare il ragazzo.

Harry era concentratissimo a giocare alla playstation, aveva la lingua tra i denti e la fronte aggrottata. Ogni tanto, con un movimento velocissimo del braccio prendeva da una grande ciotola dei popcorn e li buttava in bocca.

Louis notò con orrore che il suo letto era completamente sepolto da cartacce e bustine di merendine o altri alimenti ormai consumati.

Che problemi aveva quello strano ragazzo per ridursi in quel modo? Perché alle 4.00 di notte giocava ai videogiochi invece di dormire?

Louis preso da qualche sconosciuto slancio dal cielo iniziò a bussare con forza alla finestra trasparente. Inizialmente il ragazzo non lo sentì, troppo preso dal gioco; allora Louis bussò più forte, rischiando veramente di svegliare qualcuno.

Remember to see the lighthouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora