Impero's pov
Erano passati un po' di mesi da quando si erano uniti Salò e Franchista,quasi un anno.
Fasci per ora era molto impegnato,infatti molte volte io o Salò ci occupiamo di Italia anche tutto il giorno,quando Sonneschein manca.
Più la guerra si complicò,più le consigliammo di venire il meno spesso possibile.
Maggior contatto ha con noi,maggiore rischio di morte,per qualsiasi motivo.
Comunque,Fasci nel 1936 aveva avviato delle campagne in Africa,in Abissinia,ed oggi doveva torturare quel country per mettergli i piedi in testa una volte per tutte.
Il territorio lo aveva conquistato,ma il country aveva un carattere un po'...ribelle,che Fasci non sopportava proprio.
Reich mi aveva detto che ci sapeva fare,era un lato che anche i suoi genitori stessi Wilhelm e Ludwig (Impero Tedesco ed Austria-Ungheria) temevano.
Un regno della sua fusione era infatti praticante di queste cose,ma non so nel dettaglio chi.
Io avevo mandato i bambini nel giardino a giocare ed avevo detto ai grandi,Est e Germania,di non andare vicino allo scantinato PER NESSUN MOTIVO.
Chissà perché eh...Reich's pov
Mi trovavo nello scantinato,erano circa le sei di pomeriggio.
Fasci aveva rapito Impero Etiope,un country che aveva conquistato tempo fa ed ora doveva torturarlo.
L'Etiopia era l'unico paese indipendente d'Africa,togliendo la Liberia,ed essendo neutrale aveva informazioni riguardo entrambi i lati.
Lasciavo fare queste cose a lui perché sapevo che era il campo in cui eccelleva di più,e poi volevo vederlo in azione.
"Che...che ci faccio qui!?" chiese impanicato il ragazzo.
Aveva la pelle nera,era alto e snello con occhi a mandorla bruni.
"Oh nulla caro,abbiamo solo qualche domanda ed uscirai di qui senza un graffio,solo se non ti opponi..." disse Fasci,con una voce che annunciava chiaramente la sorte di quell'uomo.
L'uomo aveva le gambe legate e le braccia legate al poggiabraccio,strette con una corda.
La pelle era rossa,anche se era di un altro colore di pelle,si vedeva chiaramente che di quanto erano strette le corde lui stava soffrendo.Il mio Fasci gli fece qualche domanda,prendendolo un po' in giro.
Io stavo di lato,in lontananza,mentre Impero era quasi dall'altra parte dov'era situata la porta per far sì che non scappasse in nessun modo e che nessuno entri.
"Quindi non sai nulla?Completamente?" chiese Fasci dopo svariate domande,con voce falsatamente delusa ed irritata.
"No...io..non so nulla." sussurrò,insicuro ed incerto delle sue stesse parole.
"Ah,ma che peccato,io speravo nella tua sopravvivenza..." disse,estraendo un coltellino.
Lui alzò il braccio,come se volesse accoltellarlo,mentre Etiope lo guardava pietrificato.
Ma io sapevo che non lo avrebbe ucciso.
O almeno non con un 'semplice coltellino',come lo chiamava lui stesso.
Preferiva l'ascia,infatti era pronta poggiata al muro proprio dietro Etiope,vicino a me.
Io ed Impero ci guardammo,con lo stesso sguardo negli occhi.
"M-mi...mi ucciderai..?" chiese,terrorizzato.
Fasci lo guardò negli occhi,con un sorrisetto divertito che escogitava qualcosa.
Posò il coltellino nel tavolo e prese un ago.
Ridacchiò,in modo sadico e squilibrato,e mise una gamba tra quelle di Etiope,legate alla sedia.
"Non hai capito un cazzo di come funziona,vero?" chiese,ridacchiando.
Iniziò ad aprire la pelle di Etiope con l'ago,a scavare nella sua pelle fin quando non trovò le vene,facendo fuoriuscire interi fiumi di sangue.
In molti punti fece così.
Le punzecchiò con calma e precisione,finché non ne aprì una delicata e lì cominciò ad urlare,implorando pietà in tutti i modi possibili.
"Taci,non hai via di scampo da qui,caro." disse,una volta finito,inficcando l'ago nell'occhio di Etiope,al centro della pupilla.
Lui urlò di dolore,e del sangue uscì anche dal suo occhio.
"LASCIAMI!!!" urlò,preso dal panico e disperato come non mai.Fasci lo guardava,calmo ed impassibile,estrasse l'ago dall'occhio di Etiope e riprese il coltellino,ripassando l'arma sui punti aperti dall'ago nel braccio ed aprendola ulteriormente.
"Parla,o continuerò fin quando anche gli dèi avranno abbastanza delle tue misere urla."
Distruggeva l'animo come solo pochi sapevano fare.
L'aveva distrutto con una frase sola: aveva mandato la sua speranza,la sua autostima,il suo ego,il suo controllo; tutto in frantumi.
A fanculo totale.
"I-io...ho sentito da Algeria che..gli Alleati stanno cercando di unire le forze per farvi indietreggiare da alcuni fronti,come quelli in Egitto..." spiegò Etiope,con voce tremolante e le lacrime miste a sangue e dolore scendere.
"Hai già finito?Ho torturato un misero solo per questo?" chiese,sottovalutando Etiope.
"Io...non so altro..."
Fasci mi guardò,come segnale di passarmi l'ascia.
Io obbedì e gliela passai.
Un sorrisetto sorse sulle sue labbra,e sgranò gli occhi: era preso dalla Follia.
Non potevo descrivere quanto ero innamorato di lui in quel momento.
"Salutami Europa tesoro." disse,alzando l'ascia e facendo l'occhiolino ad Etiope.
Lui lo guardò terrorizzato,ed un istante dopo,tutto il sangue schizzò nei paraggi di tre metri.
Gli aveva appena aperto la gabbia toracica.
Aveva l'uniforme bianca zuppa di sangue,anche il viso,le mani,le labbra...
Aveva fatto un casino.Aveva un sorrisetto soddisfatto sul volto e gli occhi ancora sgranati,mentre guardava l'anima di Etiope allontanarsi dal corpo.
Ovviamente era qualcosa di astratto,ma credo che lui lo vedesse veramente,poiché andava alzando lo sguardo come se guardasse qualcosa salire in alto.
"Quindi sappiamo solo che stanno progettando qualcosa?" chiese Impero,avvicinandosi a noi.
"Purtroppo." Risposi.
"Dovevo farlo parlare di più?" chiese Fasci,come se nulla fosse.
"Non per forza,credo che veramente non sapesse nulla...anzi ha resistito a lungo." disse Impero,guardando i vestiti sporchi di Fasci,ma nel farlo,credo che si lasciava andare troppo sulle curve del suo fisico,e non sulle macchie rosso sangue in quel bianco sempre pulito e fresco.
"Va a lavarti,Fasci." gli ordinai.
"...Vado a lavarmi solo perché non voglio scandalizzare i bambini o Sonneschein,ma non perché me l'ha detto un crucco del cazzo come te." dichiarò,guardandomi da testa a piedi.
"Va' ad obbedirmi,stronzo.",lo presi per il culo io,ridacchiando.
"A fanculo!" mi urlò,davanti la porta,prima di andandosene sbattendola.
"Credevi che stessi guardando il corpo a Fasci?" mi chiese Impero,alzando un sopracciglio.
"Beh,mia cara amica,si."
"Uomo di poca fede...è tutto tuo,a me interessa qualcun'altro." disse lei,incrociando le braccia.
"Impero innamorata e non per il cazzo?Evento storico in arrivo."
"A fanculo...indovina,stai per attaccarlo."
"Urss? Quel palo della luce senza emozioni?"
"EHY! Parla per te,che ami uno squilibrato." si lamentò,offesa.
"Almeno il mio è sexy." dissi,iniziando ad avviarmi al piano terra con Impero.
"Questo lo dici perché non hai mai visto Urss fuori dalla sua uniforme."
Lì mi fermai."Mi stai dicendo che quel bastardo ti ha tolto la verginità?" le chiesi,mentre sentivo un tic all'occhio destro.
"Si,geloso percaso?" chiese,con un sorrisetto stampato sulle labbra.
"Della mia migliore amica? Molto.Vedrà..."
"Uh,non rompere il cazzo Reich,quando tu ti sfondavi la mia cotta io mica ti ho spedito a Nanchino." si lamentò lei.
"Ma semplicemente perché la tua cotta era colui che ha scritto sulla fronte 'appartenente a Weimar Reich' da molto più tempo di quanto immagini." Ribattei.
Sfortunatamente,o forse no,arrivammo al piano di sopra e dovemmo interrompere la conversazione,poiché nessuno in quella casa doveva sapere.
Appena fummo al piano terra,sentimmo i bambini giocare in giardino ad acchiappare le lucciole e Sonneschein fare qualcosa in cucina,mentre di Fasci nessuna traccia.
Mi auguro che dopo la doccia ritorni in ufficio,aveva molte cose da fare in quel periodo e lui era un grande procrastinatore.
In quel momento sentì rumori provenienti dalla porta principale,io lasciai Impero per cazzi suoi ed andai all'ingresso.
Mi aspettavo qualche coglione che aveva voglia di morire,ma stranamente,era una lettera.
La presi,e quando lessi 'Alla nazione nazionalsocialista Weimar Reich' mi precipitai nel mio ufficio a leggerla.Author zone
Oggi capitolo corto ed anche dopo molto tempo,non ho avuto tempo :/
Love u <3
(1328 parole)
Post Scrictum: nuovo modo di introdurre le conversazioni,credo sia più dettagliato,anche se non cambia quasi nulla.(Revisionato,1383 parole,03/05/2024)
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♕︎♔︎𝙄𝙡 𝙍𝙚,𝙡𝙖 𝙋𝙤𝙚𝙩𝙚𝙨𝙨𝙖 𝙚𝙙 𝙞𝙡 𝙙𝙞𝙩𝙩𝙖𝙩𝙤𝙧𝙚♔︎♕︎
Historical Fiction❤︎"[...] all'improvviso lui si accorse dei miei occhi fissi su di lui,che sembrava che lo stessi venerando... In quel momento pensai che mai al mondo mi sarei immaginato che a volte gli addii sono dei momentanei "arrivederci",anche se più prolungati...