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-COSA?!- balzo in piedi
-ti prego Yuma, rilassati- sospira Matthew
-rilassarmi! Quel tipo ha toccato mio figlio, l'ha tenuto in braccio, non ci credo- mi metto le mani in testa
-non è neanche sicuro che sia lui, io l'ho sparata, ma non l'ho visto, quindi non so niente di sicuro- cerca di salvare la situazione
-ma l'hai pensato, perciò potrebbe essere lui- inizio a innervosirmi
-Yuma- si avvicina Matthew, ma io mi allontano
-perché era con mio padre? Cosa c'entra lui- inizio a gironzolare per la stanza
-Yuma, devi stare tranquillo- mi consiglia Mark
-io non ci riesco, a pensare che quella persona ha toccato mio figlio, l'ha preso in braccio, non mi fa stare tranquillo, l'ultima cosa che volevo, era che l'avesse lui- sospiro
-io voglio sapere perché c'era pure lui- mi giro verso Matthew
-non lo so, io sono qua con te, come faccio a saperlo- insiste Matthew
-non è che ci sei stato di nuovo e me lo stai nascondendo- Matthew mi guarda
-stai scherzando?- chiede nervoso
-non lo so, non so più che pensare- sbotto dal nulla
-tu credi davvero che io ci sia stato di nuovo, dopo che sto cercando di tutto pur di portare nostro figlio con noi, pur di appoggiarti, supportarti, io sto cercando di stare calmo per il bene nostro, ma non posso sopportare una cosa del genere, mi sono stancato di comprenderti sempre, e chi comprende a me? Anche io sto male per tutto questo, ma a te sembra che non freghi niente- si avvicina Dennis a noi
-penso sia meglio che vi diate una calmata tutte e due, noi siamo qua per aiutarvi, perché siete la nostra famiglia, ma voi dovete collaborare, non potete continuare così- ci consiglia
-noi andiamo, mi raccomando, calmi, che la situazione non è facile per nessuno dei due- ci salutano ed escono...

-Matthew- provo a prendergli la mano, ma si allontana
-no Yuma, non funziona così, non sei più un bambino- prende il giubbotto ed esce...

MATTHEW POV'S
Sono stanco, non so più cosa pensare, non capisco più niente, mi dispiace che Yuma ha pensato una cosa del genere, dopo tutto quello che ho fatto per lui, anche per recuperare, so di aver sbagliato quella volta, ma davvero non ho più fatto niente
-ma ciao tesoro- alzo lo sguardo e lo vedo
-non rompere il cazzo, perché non mi controllerò- sputo freddamente
-oh davvero- fa la finta faccia triste, lo afferro per il colletto
-che c'entri con quel l'uomo?- chiedo incazzato, sbattendolo al muro
-non ti conviene alzarmi un dito, sai, non vuoi che quel povero bim~ non lo faccio finire di parlare e gli tiro un pugno
-dimmi dove cazzo lo avete- gliene tiro un altro
-ti stai mettendo nei guai- mi istiga ridendo
-ah sì?- gli tiro un altro pugno e lo trascino in macchina
-giuro che se ti muovi da qui, ti ammazzo- accendo la macchina e parto
-stai sbagliando mosse mio caro- esce fuori un coltellino e me lo poggia in gola
-ora portami qui- indica la zona sul cellulare
-mai, tu vai dove ti dico io- rifiuto
-bene- mi infila la punta del coltello
-cazz...- cerco di resistere
-o mi porti qua o non avrò nessuna pietà e ti ammazzo ora stesso- a questo punto non ho scelta, faccio inversione e lo porto dove ha chiesto...

Arriviamo in una via strana
-vieni con me- scende dalla macchina e mi ritrovo un paio di uomini incappucciati che mi puntano delle armi di sopra
-non ho nessuna paura di voi- affermo freddo
-vieni- continua a dirmi, così lo seguo...

Entriamo in un magazzino strano, cerco di squadrare il posto e le persone
-eccolo qua, sapevo che il piano non poteva fallire, ti conosco mio caro- si avvicina a me il padre di Yuma
-cosa vuoi?- chiedo stufo
-lo rivuoi- porta Thomas, provo ad avvicinarmi, ma lo porta via
-portami Yuma- insiste
-no-
-allora, non lo vedrete mai Thomas- gli punta un coltello in gola
-NO, FERMI- si bloccano
-hai una settimana per portarmi Yuma, dopodiché agisco, ora portatelo via- va via prima che potessi ribattere
-cos~- buio...

YUMA POV'S
-ma...- si sveglia Matthew
-finalmente, ero così preoccupato- mi avvicino a lui
-dove sono- si guarda attorno
-stai bene?- chiedo preoccupato
-io, si, ma che ci faccio a casa- chiede stordito
-ti ho trovato per strada svenuto, così ti ho portato qua, mi ha detto un tipo che passava di lì, che avevi perso i sensi dal nulla- ci spiego, lui annuisce
-sei ancora arrabbiato?- chiedo triste
-no- sospira, ma non mi sembra convito
-perché hai perso i sensi?- lui si alza e continua a sospirare
-Matthew- mi avvicino a lui
-non so più cosa fare- risponde in lacrime
-ci hanno messo spalle a muro- subito lo abbraccio
-no, non è vero, riavremo il nostro bambino, è quello che mi hai sempre detto tu e io ora lo dico a te- lui nega
-no finché tu non andrai da tuo padre, oggi ho avuto un incontro con loro, mi hanno minacciato- mi mostra il collo
-se non ti porto lì entro una settimana, succederà il peggio- sospiro
-allora ci andrò- lui nega
-dobbiamo pianificare un piano, ma un super piano, non ti lascerò andare lì, non esiste, chiaro?- mi chiede e io annuisco
-ma dobbiamo sbrigarci prima che sia troppo tardi- affermo preoccupato
-chiamerò l'agente, e avviso Dennis, mi servirà il suo aiuto- lo guardo confuso
-Dennis? Vedi che ha due figli, non voglio che gli succeda qualcosa- cerco di fargli cambiare idea
-non dovrà fare nulla di pericoloso- mi tranquillizza
-quindi il piano?- chiedo curioso
-fammici riflettere meglio, intanto, puoi aiutarmi tu- si avvicina e mi prende per la vita
-stupido- sorridiamo e poi mi bacia...

Andiamo in camera e mi sdraia sul letto
-Matthew- lo richiamo
-dimmi- mi guarda
-ricordati di controllarti- ci rinfresco la mente
-non ti preoccupare, faccio come ho sempre fatto le altre volte, verrò fuori da te, adesso rilassarti- riprende a baciarmi e così faccio...

In pochi secondi ci ritroviamo entrambi nudi, lui adesso è dentro di me e devo dire, che ci voleva, sopratutto per noi come coppia
-Dio...- le sue spinte sono sempre più veloci e intense
-ti amo, Yuma- mi bacia...

It Will ChangeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora