Una volta entrati all'interno del castello la mia vista non poté che essere rapita dal grande numero di affreschi e vetrate, mi sentivo come dentro le mura della chiesa in cui sono cresciuto però decine di volte più grande e sfarzosa. All'avvicinarmi con la sala del trono la mia anima si faceva più irrequieta ma stranamente Kaesilius è ancora dormiente.
Arrivati finalmente alla sala del trono c'era solo un pensiero che i miei neuroni riuscivano a elaborare: "perché non c'è nessuna guardia o impiegato oltre noi?" Era come se fosse un invito privato, come se nessuno dovesse sapere che io ero lì.
Varcata la soglia dell'immenso portone che dà sulla sala del trono trovo seduto il Re, intento a parlare con Sir Victor ma non era un dialogo tra suddito e sovrano, erano due vecchi amici quelli che avevo davanti e uno avrebbe difeso l'altro a costo della vita se fosse stato necessario.
>> Tu devi essere il ragazzo di cui mi hanno parlato <<
Il mio capo non ha fatto in tempo a chinarsi in segno di rispetto verso il mio sovrano che dalla mia mano cominciò a sgorgare una voce profonda dal timbro minaccioso, cosa poteva mai voler dire Kaesilius in un momento come questo.
>> Taglia i convenevoli penultimo Pendragon <<
>> Immagino tu sia Kaesilius, sei stato così tanto messo in imbarazzo dai miei avi che non ti palesi nemmeno nella tua vera forma?? <<
Un ghigno si palesò sul viso del Re come a voler deridere il drago dentro di me. Kaesilius in tutta risposta stette zitto e facendosi prendere dall'ira decise di utilizzare quel poco di mana rimasto per manifestarsi alle mie spalle, una sorta di forma spirituale. Non riuscivo a togliermi dalla testa l'idea che avrebbe potuto divorarmi da un momento all'altro anche rendendomi conto che in quanto spirito, poteva fare ben poco.
>> Questa forma è più di tuo gradimento assassino? <<
>> Chiami me e la mia famiglia assassini quando tu hai sterminato interi villaggi durante i secoli neri <<
>> Non avevate il diritto, voi umani, di procreare, coltivare e soprattutto risiedere sulle mie terre, ho solo protetto la mia casa <<
>> Drago, immagino tu abbia chiesto al ragazzo la mia testa o quella di mio figlio vero? <<
Kaesilius non rispose di nuovo, si limitò a fissare il sovrano intensamente negli occhi, una sfida? Probabile, ma se parliamo di Kaesilius allora sicuramente è solo fame, un appetito irrefrenabile verso la stirpe reale.
>> Immagino in cuor mio di sapere già la risposta. Ragazzo! <<
>> M-mi dica s-sua altezza <<
>> Vuoi vivere giusto? <<
>> Certo! <<
Mi vergognavo quasi della sfacciataggine con cui ho esultato al pensiero che in serata sarei tornato a casa senza problemi ma forse, questo era solo un illusione creata al fine di non farmi cedere, la mia volontà doveva essere più forte.
>> C'è un modo per separarti da Kaesilius, ora dovresti essere in grado di sentirlo giusto? Il mana intorno a te intendo<<
>> S-si! <<
>> Allora fai ciò che dico io, chiudi gli occhi, concentrati, pensa alla lama che hai inpugnato durante il tuo combattimento, ora prendila in mano <<
Il mio corpo in un modo o in un altro reagiva, tutto questo sotto gli occhi inquisitori di Kaesilius incredulo alla fiducia che stavo mostrando verso il mio sovrano, ma cos'altro avrei potuto fare? Io sono solo un umile chierico, volevo tornare alla pace e alla noia della mia vita. La bruciatura sulla mano cominciò a ribollire come se il mio sangue fosse acqua per il tè, lo spazio veniva distorto, questa sensazione la ricordo bene. Tra le mie mani si palesa Gramr, la spada ammazza draghi, la stessa spada che separò corpo e anima di Kaesilius.

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Il cuore di Drago
FantastikSin è un ragazzo che viene adottato dalla chiesa in tenera età, si iscriverà in una prestigiosa scuola e scoprirà il perché del suo abbandono, nel mentre imparerà a conoscere i segreti della chiesa, del suo sangue e del sangue di chi già ha affronta...