Sendai Frogs

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La partita della Sendai Frogs stava per cominciare, e di certo Yamaguchi non avrebbe mai potuto perdersi il debutto di Tsukishima nella nuova squadra.
Per sua fortuna, quel giorno non aveva lezioni né impegni di alcun tipo, perciò si era assicurato di giungere sul luogo con un leggero anticipo per poter trovare una buona posizione da cui poter osservare l'intero gioco. Non solo, ma fece anche in modo di accordarsi con Yachi per incontrarsi con lei una volta giunto sugli spalti, proprio come si erano ripromessi in precedenza.
Anche se non riuscirono ad incontrare il ragazzo con gli occhiali prima che le squadre entrassero in campo, i due amici non dovettero comunque attendere molto prima che la partita cominciasse, e quando il commentatore che stava presentando tutti i giocatori uno per uno giunse infine al nome del biondo, annunciando che si trattava proprio della partita d'esordio di un ottimo elemento, il moro finì quasi per commuoversi.
« Tsukki! » salutò immediatamente, sollevando le braccia per farsi notare dal più grande fin sugli spalti non appena notò la chioma bionda altrui – e neanche gli importò se un paio di ragazze poco lontano si misero a fissarlo con aria perplessa. Di contro, Tsukishima si limitò a puntare lo sguardo sul moro, con le mani ai fianchi ed un'espressione al limite del disgusto – tutto unicamente per comunicargli di aver ricevuto il messaggio, nella speranza che da quel momento in avanti il più piccolo potesse calmarsi.
Non fu così.
Dal fischio d'inizio, Yamaguchi gioiva e si disperava ad ogni colpo messo a punto dalle due squadre sfidanti proprio come quando era ancora in panchina e giocava nel club scolastico. Il fatto che perfino una come Yachi riuscisse a rimanere più composta la diceva lunga sull'emozione del ragazzo con le lentiggini.
« Deve essere un vero appassionato... » mormorò una delle due giovani sedute poco lontano all'altra ad un certo punto, notando come il moro si fosse immedesimato nei giocatori della squadra con la maglia di colore verde.
Non soltanto il giovane spettatore ebbe modo di osservare colui per il quale era venuto a fare il tifo, ma scoprì anche che nella medesima squadra giocava perfino una loro vecchia conoscenza, Kyotani del liceo Aobajohsai – e non poté non domandarsi quanto quei due andassero d'accordo, visti i loro caratteri.

Quando i Sendai Frogs guadagnarono un nuovo punto, Tsukishima giunse finalmente al centro del campo, sotto la rete, a seguito della rotazione – la posizione ideale per sfruttare la sua abilità – ed istintivamente non poté fare a meno di stamparsi un sogghigno sul volto, rivolto verso i giocatori avversari.
« Vai Tsukki, fagli vedere di cosa è capace lo scudo del Karasuno! » commentò Yamaguchi tra sé, con i pugni stretti dal nervosismo.
Dopo un potente servizio da parte della propria squadra, il biondo raccolse in un attimo tutte le informazioni di cui aveva bisogno per agire: l'alzatore non avrebbe utilizzato i due attaccanti in prima linea; quella volta l'attacco sarebbe arrivato dal centro, tramite il potente schiacciatore in seconda linea. Quell'informazione bastò perché il biondo decidesse di attendere qualche istante in più per saltare e di dare un chiaro segnale anche ai due compagni che gli erano accanto, i quali, probabilmente, stavano per cadere nella trappola.
« ... Due... Tre! »
Il ritardo di pochi istanti fu abbastanza perché i tre ragazzi riuscissero a murare perfettamente l'attacco, mandando la palla nella metà campo avversaria.
Il tifo esplose in un boato di approvazione, mentre i commentatori si affrettarono ad informare tutti i tifosi dell'accaduto.
« ... Il muro della Sendai Frogs ha previsto l'attacco dalla seconda linea e riesce a bloccare la schiacciata del suo avversario! »
« Fantastico Tsukki! » Yamaguchi, dal canto suo, non poté proprio fare a meno di sporgersi dalla ringhiera, completamente su di giri e fin troppo emozionato per reagire come un normale tifoso qualunque « Avete visto?! Quello è il mio- »
Ragazzo, avrebbe aggiunto, se solo non avesse ricordato all'ultimo quanto il più grande fosse restio a rivelare al mondo la loro relazione – anche perché, di fatto, il moro non era da meno, e se ne sarebbe stato volentieri in silenzio se solo non fosse stato preso dall'entusiasmo.
Purtroppo per lui, Tsukishima aveva sentito le urla, e non perse neanche un istante a fulminarlo con lo sguardo come solo lui era in grado di fare.
« Conosci quello con gli occhiali? » una delle due ragazze sedute poco lontano vinse la timidezza e si rivolse proprio a Yamaguchi, il quale, a quel punto, si ricompose sotto lo sguardo perplesso dell'amica.
« ... Lui è il mio... Mio ex-compagno nel club di volley. Giocavamo insieme al liceo... »
« Wow, è bravissimo! Sei stato fortunato! » aggiunse l'altra, ammirata.
Quel commento bastò perché sul volto del moro si disegnasse un sorriso appena imbarazzato, tornando poi a puntare lo sguardo ammirato sul giocatore in campo « Moltissimo... »

Piccoli momenti della Lancia e dello ScudoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora