"no, Jisung. non puoi andarci in discoteca!" disse Seungmin quella sera al suo amico Jisung.
"e perché no" esclamó incapricciato Jisung, sbattendo un piede per terra.
"io non posso né accompagnarti né venirti a prendere, Felix diventa più brillo di te. non mi fido a lasciarti andare da solo"
"Jeongin può venire"
"no. ha da fare con Christopher stasera. non dargli fastidio"
"ma si vedo sempre quei due però"
"non cambiare discorso, Jisung. stasera no, non ci vai"
Seungmin concluse così il discorso. ma ovviamente Jisung non lo ascoltò.
più tardi, quella sera, prese un pullman e andò in discoteca.quando entró, le sue orecchie furono riempite della musica pop. iniziò subito a ballare e muoversi a ritmo di musica.
seguendo i passi del ballo, si avvicinò al bar e prese subito una birra.
"me ne consiglia una, signor barista?" disse fiero al barista."ti consiglio questa" disse il barista afferrando una bottiglia "si chiama Ichnusa, direttamente dall'Italia"
"Ichnusa?!" disse Jisung. aprì la bottiglia e ne bevve un sorso, poi si allontanò dal bar.
"ma dove sta l'Italia?" disse tra se e se dopo essersi allontanato.
pian piano raggiunse la pista da ballo. tantissimi ragazzi e ragazze ci erano sopra a scatenarsi.
Jisung non si reputava molto bravo nel ballo, per cui si limitava a guardare.nella mischia Jisung riuscì ad intravedere Lee Minho, il ballerino più bravo di tutti, a suo parere.
lo guardava muoversi bene, andava benissimo al ritmo della musica. ballava davvero da Dio, sulla pista sembrava che brillasse.
Jisung poteva stare immobile a guardarlo per ore.dopo poco, la canzone finì e Lee Minho scese dalla pista per andare a riposarsi dopo la fatica del ballo.
Jisung lo seguì con lo sguardo fino a quando non si andò a sedere."wow! è bello pure da seduto" disse Jisung. continuò a guardarlo.
ad un certo punto, Lee Minho girò il capo, e fortuna volle che il suo sguardo si andò ad incrociare con quello di Jisung.
il loro contatto visivo durò molto. Lee Minho lo guardava stranito, Jisung invece non riusciva a levare lo sguardo.
Lee Minho alzò un braccio e fece segno a Jisung di avvicinarsi.
Jisung aveva una faccia da punto interrogativo, e all'inizio non pensò che fosse rivolto a lui.
Lee Minho fece il gesto ancora, e finalmente Jisung capì che era lui che era desiderato dal ragazzo.si avvicinò leggermente timoroso e si sedette accanto al maggiore.
"tu sei Han Jisung, giusto?" il maggiore parlò per primo."come conosci il mio nome?" chiese Jisung.
"ora non ha importanza. come mai mi fissi sempre, Han Jisung?"
"perché sei un pezzo di figo" disse molto onestamente Jisung.
"sei molto diretto, Han Jisung" disse Minho, circondando le spalle di Jisung con un braccio "allora cercherò di essere diretto anch'io. è da molti giorni che ti guardo e penso che tu sia molto, molto carino"
Minho si avvicinò al volto di Jisung e gli accarezzò una guancia con la mano "le tue guance mi hanno colpito da subito, Han Jisung. sono molto morbide e paffute. ti donano"
"Minho-hyung, non chiamarmi per nome e cognome. penso che tra di noi ci debba essere più confidenza"
"va bene, Jisung. preferisci che ti chiami così, oppure scoiattolino?"
"EI!! non prendermi in giro Minho-hyung"
"non ti sto prendendo in giro, cerco solo di essere più vicino a te" disse ridacchiando.
i due si guardarono negli occhi molto intensamente. sembrava che si conoscessero da anni, quando era passato solo un quarto d'ora.
"baciami, Minho-hyung" disse Jisung ad un certo punto.
Minho lo guardò sconcertato."da dove te ne esci con queste parole, Jisung?! ci conosciamo da poco. non vorresti darci un po' di tempo?"
"solo un bacio"
Minho allora alzò le spalle. si avvicinò alle labbra del minore e le baciò con delicatezza.
"le tue labbra sono morbidissime" disse Minho stupito "le più morbide che io abbia mai toccato"
"anche le tue lo sono, hyung"iniziò un bacio nuovo, più approfondito.
le labbra si unirono voracemente.
Minho chiese l'accesso picchiettando leggermente le labbra del minore con la lingua.
Jisung accettò.le loro lingue si scontrarono e si assaporarono.
il bacio durò fino a quando i due non ebbero più aria nei polmoni.
si allontanarono e si guardarono fisso negli occhi."sei bellissimo, Jisung" disse ad un tratto Minho.
"tu sei un figaccio, Minho-hyung"
mentre i due si scambiavano quelle parole, Jisung vide il suo amico Jeongin uscire da una stanza di fretta. aveva il viso rosso e sembrava che stesse piangendo.
si alzò di scatto dalla poltroncina."Jisung, che succede?" disse confuso Minho.
"un mio amico sta male. devo aiutarlo"
fece per andarsene ma Minho lo fermò afferrandogli una mano.
"aspetta. ti prego, dammi in tuo numero. desidero scriverti"Jisung prese la mano del maggiore e afferrò un pennarello che per puro caso aveva in tasca.
scrisse sulla mano di Minho il suo numero e corse via.Jisung raggiunse Jeongin. stava davvero piangendo.
"Innie!! che succede? perché piangi così?" chiese preoccupato Jisung.
"sta tranquillo, Jis. non è un gran problema" disse Jeongin tirando su col naso e asciugandosi le lacrime.
Jisung provó ad abbracciarlo per consolarlo, ma Jeongin si ritrasse.
"ti prego, Jisung. non mi toccare" disse Jeongin.
"Jeongin, ti è sicuramente successo qualcosa. Christopher ti ha fatto del male?"
"no.. non mi parlare di lui, non voglio sentire il suo nome"
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spazio autricelinho_fantasminho bro, questo capitolo te lo dedico
~Zeta☄️
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×°nightclub guy°× ^JeonChan^
Fanfictionun giovane ragazzo di nome Yang Jeongin frequenta continuamente una discoteca, annoiandosi per la noia del luogo, fino a quando non incontrerà una persona interessante "come si chiama questa canzone, Jis" urlò Jeongin all'amico per farsi sentire. "...