"Jeongin"
Jeongin udì una voce gentile chiamare il suo nome.
era Chris."Jeongin svegliati"
Jeongin si voltò nelle coperte e si avvolse in esse.
poi nascose la testolina fra le lenzuola."dai Jeongin, alzati"
il ragazzo mugugnó qualche parola incomprensibile e si strinse nel letto.Chris si avvicinò al materasso e scoprì il ragazzo dalle coperte, rivelandone il volto ancora assonnato.
"non voglio Christopher" disse Jeongin, rintanandosi nuovamente sotto le lenzuola.
"dai signorino non fare storie" insistette Chris.
"non ho voglia.." ribattè Jeongin "lasciami dormire"
Chris sorrise.
si avvicinò ancora e diede un bacio sulle coperte dove si trovava il capo del più piccolo.Jeongin, a quel bacio inaspettato, si coprì ancora il viso con le mani.
"fai il timido, piccolo?!" disse sarcastico Chris.
lo scoprì del tutto e Jeongin, alla botta del freddo mattutino, si rannicchió.Chris lo prese in braccio e Jeongin si abbracciò a lui.
"dai Jeongin, devi fare colazione" disse Chris, accarezzando il capo del minore.
"non voglio.. non ho fame" disse Jeongin affondando il naso nell'incavatura del collo del maggiore.
"devi farla, non tocchi cibo da ieri. non ti reggerai in piedi se non mangi nulla"
"no Chris.. dai"
Chris lo portò in cucina e lo fece sedere sul tavolo.
dal frigo prese del latte e iniziò a riscaldarlo, poi, dalla credenza, afferrò il pacco maxi di pan di stelle."ecco, apri la bocca" disse Chris porgendogli un biscotto inzuppato di latte.
Jeongin aprì leggermente la bocca e mangiò il biscotto che il più grande gli stava dando.
"buoni?" chiese Chris.
Jeongin annuì."Jeongin.." disse Chris, portando le braccia a cingere il corpo del più piccolo in un abbraccio "mi perdoni per ieri?"
"so che non l'hai fatto apposta ma.. io non riesco a fidarmi.. vorrei che tu riesca a riconquistare la mia fiducia..."
"hai ragione ma, come posso farlo?"
Jeongin abbassò lo sguardo "io... non lo so"
Chris gli sollevò il mento con due dita e gli sorrise "eii.. stai tranquillo"
Jeongin lo guardò e sorrise leggermente.dopo qualche secondo di silenzio, Jeongin parlò ancora.
"Chris, tu ci tieni ancora a me?""certo Jeongin, tengo a te più di ogni altra cosa" disse Chris abbassando la voce e sorridendo teneramente.
"quanto?"
"sarebbe troppo da quantificare"
skip time
"Chris dove stiamo andando?" chiese il più piccolo una volta che si furono messi in auto.
"ho preso in considerazione la tua idea di andare da uno psicologo" disse Chris "andiamo da un mio amico. potrà aiutarti a ristabilire la tua situazione di serenità mentale"
"stavo scherzando e poi non so chi sia.." disse Jeongin "non voglio vederlo"
"sta tranquillo.. se non ti dovesse andare bene, possiamo cambiare"
Jeongin mugugnó un "ok", nonostante non fosse convinto.dopo poco arrivarono allo studio di questo amico di Chris che si trovava nel pieno centro della città.
era un palazzo altissimo, completamente fatto di vetri.
i due ragazzi si sentivano piccolissimi, minuscoli in confronto a quelli che potevano essere 50 piani.entrarono nel palazzo, e fortunatamente lo studio dello psicologo si trovava solo al quarto piano, per cui salirono a piedi.
Chris bussó alla porta, dall'interno si udì un "avanti".
i ragazzi entrarono.il ragazzo seduto alla cattedra si alzò "Christopher!" esclamó dirigendosi verso Chris "sapevo che saresti venuto"
"Yoon" disse Chris sorridendo e abbracciando il ragazzo.
Yoon tornò a sedersi e guardò Jeongin.
"vuoi presentarmi il tuo amico?"Jeongin non si azzardó ad incontrare lo sguardo dello psicologo, mentre quest'ultimo lo osservava bene.
"lui è Jeongin" disse Chris poggiando una mano sulla spalla di Jeongin.
"Chris, puoi lasciarci soli? iniziamo con una prima seduto di prova. ti va, Jeongin?" chiese sorridendo Yoon.
Chris se ne andò dopo aver sussurrato all'orecchio di Jeongin "puoi dirgli tutto, è qui per aiutarti"
"allora Jeongin, vogliamo iniziare con una piccola presentazione?"
Jeongin non gli rispose.
"sei timido, eh?! allora inizio io" disse Yoon sistemandosi sulla sedia "mi chiamo Yoon, ho 29 anni e faccio lo psicologo. sei qui poiché io ti possa aiutare, puoi confidarmi quello che vuoi"Jeongin si fece coraggio e disse "mi chiamo Jeongin e ho 20 anni"
"sei molto giovane, anche se a primo impatto mi sei sembrato ancora più piccolo" disse Yoon "ti piace qualcosa in particolare, Jeongin? o magari, ti piace qualcuno"
"mi piace la musica.. e non mi piace nessuno"
"sei sicuro? nemmeno quello bel ragazzo fuori alla porta?! a me puoi dirlo"
"no.. non mi piace"
la conversazione durò per altri minuti fino a quando Yoon non pose la seguante domanda a Jeongin.
"se posso chiedetelo, come mai sei venuto da me. sarà sicuramente successo qualcosa, oppure è solo perché hai la necessità di confidarti con un professionista?"
Jeongin lo guardò "beh... io.." si strinse le mani e abbassò lo sguardo.
"non devi dirmelo se non te la senti" disse Yoon alzandogli il viso toccandogli la guancia.
Jeongin si ristrasse subito senza dire nulla."bene.. per oggi abbiamo finito, puoi andare. se ti è andata bene questa seduta, puoi chiedere a Christopher di accompagnarti"
Jeongin si alzò e fece un piccolo inchino, poi uscì dalla stanza e corse subito giù per poi uscire dal palazzo.
Chris lo aspettava fuori, ma Jeongin non gli fece caso e corse subito alla macchina parcheggiata di fronte al palazzo.
"Jeongin aspetta" disse Chris.
in quel momento Yoon uscì dal suo ufficio e si avvicinò al ragazzo."oggi non voleva proprio lasciare casa" disse Chris scuotendo il capo.
"non voleva vedere un psicologo immagino. glielo leggevo negli occhi. sembra molto timido" disse Yoon guardando Chris.
"in realtà è solo diffidente"
"è un ragazzo disubbidiente.. lo trovo carino"
Chris lo guardò confuso "carino.."
°°°°
spazio autrice
scusate per il capitolo un po' a culo
~Zeta☄️
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×°nightclub guy°× ^JeonChan^
Fanfictionun giovane ragazzo di nome Yang Jeongin frequenta continuamente una discoteca, annoiandosi per la noia del luogo, fino a quando non incontrerà una persona interessante "come si chiama questa canzone, Jis" urlò Jeongin all'amico per farsi sentire. "...