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Il fischio dell'hogwarts express risuona nelle mie orecchie, segnale che è quasi ora di partire. Abbraccio forte Sirius, il quale mi conforta con dolci parole, rassicurandomi sul mio nuovo anno scolastico. È convinto che mi sentirò a casa, proprio come era accaduto a lui da giovane.
«Harry e Blaise saranno lì con te»
«Lo so, mi conviene cercare Blaise, almeno non passerò il viaggio da sola.»
Gli offro un sorriso e lo abbraccio di nuovo, ringraziandolo e salutandolo prima di salire sul treno. I miei bagagli mi seguono, fluttuando nell'aria. Mentre sono intenta a sistemarli nella cabina, sento una voce familiare che mi fa girare di scatto.
«Draco, così non ci passo-»
Blaise?
I miei occhi rintracciano l'immagine della persona a cui sto pensando e un sorriso si dipinge sulle mie labbra.
«Ma tu guarda, non ho dovuto fare il minimo sforzo per trovarti.»
«Milla! Come stai?»
Ci abbracciamo.
«Finalmente ti sei decisa a trasferirti a Hogwarts, mi ci sono voluti 2 anni per convincerti.»
«Sembra che le tue tecniche di persuasione abbiano funzionato, dopo tutto.»
Qualcuno si schiarisce la gola e i miei occhi cadono su un ragazzo alto, biondo, freddo come il vento gelido di gennaio, una delicata ma al tempo stesso tagliente brezza. Un ossimoro non indifferente alla mia attenzione. Questa è l'energia che emana la sua presenza.
«Blaise, dobbiamo trovare una cabina libera.»
«Oh scusate, non volevo intrattenervi. Se sei occupato, Blaise, non preoccuparti.»
«Stai scherzando? Vieni con noi, ti faccio conoscere i miei amici, anche se lui è un maleducato.»
«Mi hanno insegnato le buone maniere Blaise, non farmi passare per quello che non sono.»
«Non c'è problema, rimediamo subito. Camilla, piacere.»
Esorto con una semplice frase, diretta. I suoi occhi di ghiaccio incontrano i miei, come una freccia appena scoccata che trafigge il cuore delle mie pupille.
«Draco Malfoy.»
I nostri occhi rimangono incollati per qualche secondo, ma non riesco a decifrare l'espressione dipinta sul suo volto. Il ragazzo si volta, cercando disperatamente una cabina. Una ragazza si affaccia da una di queste, facendo segno a Draco e Blaise di entrare e io li seguo.
«Pansy, questa è Camilla Black, la mia migliore amica.»
«Cadesse Merlino, sei tu? Blaise ci aveva accennato della sua migliore amica, ma non immaginavo sarebbe stata la figlia di Black.»
«Pansy...»
Blaise sembra non voler crearmi problemi.
«Non preoccuparti Blaise, ci sono abituata.»
«Oh mio Dio, scusami, non volevo darti quell'impressione. Non ho nulla contro tuo padre, credo a tutta la sua versione dei fatti.»
«No davvero, non preoccuparti, spesso le persone sono intimidite per la storia della mia famiglia.»
Di nuovo la quella voce risuona nella piccola cabina.
«Corrono molte voci su di te e sulla tua famiglia, Black.»
Draco sembra voler intendere qualcosa.
«Cos'è? A Hogwarts parlano già di me?»
«Beh... tutti sanno tutto a Hogwarts.»
Dice Pansy.
«Buono a sapersi. Significa che vedrò le persone per ciò che sono e saprò di chi posso fidarmi.»

Il viaggio passa in fretta, persi tra le chiacchiere. Arrivati finalmente ad Hogwarts, rimango incantata dalla maestosità e dalla grandezza della scuola. Subito inizia la cerimonia e vengo chiamata per lo smistamento delle case.
«Camilla Black.»
Mi siedo sullo sgabello mentre il cappello parlante viene poggiato sulla mia testa.
«Mhh facile, discendente della nobile casata dei Black. Solo tuo padre è stato un'eccezione, ma io so bene dove metterti. Serpeverde!»
Tutti applaudono e io mi avvio sorridente al tavolo della mia casa, sedendomi con il mio nuovo gruppo di amici.
«Non mi stupisco, sapevo saresti stata smistata in serpeverde.»
Blaise ride e io gli dò una pacca amichevole sulla spalla. Dopo cena lo seguo dentro la sala comune.
«Sai vero che mi perderò facilmente qui? Sembra tutto uguale.»
«Posso mostrarti io la scuola.»
Per qualche motivo mi è difficile inquadrare Draco, non saprei bene cosa pensare di lui. Questa sua freddezza e questo suo distacco rendono ardua una lettura. Come se ci fosse un muro che rende impossibile raggiungerlo, anche solo sfiorarlo con le dita.
«Davvero? Sarebbe carino da parte tua, grazie.»
«Se ti perdi e arrivi in ritardo ci sottraggono dei punti.»
«Oh non vorrei mai far disperare il signorino.»
«Il signorino non vuole problemi causati dai nuovi arrivati.»
«Se pensi che io sia una novellina che non sa come muoversi, ti sbagli. Un giro della scuola e non creerò problemi.»
Blaise e Pansy ci guardano in silenzio, i miei occhi sono incollati su i suoi.
«Ci vediamo domani dopo le lezioni.»
«perfetto.»
«perfetto.»

My sweet little creature Where stories live. Discover now