VI

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Settembre è volato e la mia stagione preferita è finalmente tornata, l'autunno. Quel momento di transizione, mutamento, riflessione. Da bambina adoravo calpestare le foglie secche e sentire lo scricchiolio che ne fuoriusciva. Ancora oggi lo faccio, ma questo è un segreto. L'autunno è quel momento dell'anno che mi permette di essere me stessa, di scovare nuovi lati della mia persona, di formare e migliorare la mia identità, come uno scultore ispirato che maneggia il suo scalpello, incidendo il marmo per dare vita a ciò che si cela nel suo cuore, la vera essenza che tenta di liberarsi dalle catene del materiale pregiato. Così scolpiva Michelangelo i suoi Prigioni.

"Desti a me quest'anima divina e poi la imprigionasti in un corpo debole e fragile, com'è triste viverci dentro." 

-Michelangelo

Ma oltre ad essere un periodo di riflessione e di metafisica, è anche il mese in cui si celebra Samhain e più comunemente Halloween.

«Festa di Halloween il 31 sera nella sala comune dei serpeverde. Dobbiamo esserci.»

Pansy mi sta leggendo il biglietto di invito che abbiamo ricevuto, esclusivamente per i serpeverde, i membri delle altre case non sono ammessi stasera. Sorrido alla sua reazione, Pansy è una ragazza particolare, festaiola, estroversa, solidale con gli amici. Un'amica di cui avevo bisogno, sono contenta di aver legato con lei in così poco tempo.

«Stasera ci prepariamo da me, anzi, prima andiamo a fare shopping a Hogsmeade e poi pre-serata tra ragazze.»

«Mi sembra un piano convincente, ci sto.»

Dopo le lezioni e il pranzo, Pansy ed io prendiamo la strada per uscire da Hogwarts e ci incamminiamo verso Hogsmeade, il paradiso dei giovani maghi. Pieno di pub, negozi di ogni tipo, simile a Diagon Alley ma più piccolo e meno affollato. Pansy mi trascina dentro il suo negozio preferito, colmo di abiti di ogni tipo e per ogni occasione.

«Oh guarda questo!»

Si fionda su vestito in payette viola, lungo fino alla coscia.

«Provalo, ti starebbe bene.»

«Dici? Si, hai ragione. Modestamente mi sta bene tutto.»

Una risata lascia le mie labbra, nel mentre i miei occhi scorrono sulla sfilza di vestiti appesi.

«Cosa potrei fare con un vestito viola?»

«Una strega?»

«Troppo basic, ho bisogno di un costume originale.»

«Una melanzana è originale.»

«Per quanto possa essere bella anche da melanzana, ho bisogno di un'idea diversa dal solito. Un personaggio vestito di viola?»

«Mm Malefica? Oppure scegli un altro vestito.»

«Malefica non è una brutta idea. Tu cosa pensavi di fare?»

«Pensavo di travestirmi da gatto nero. Ho già in mente come farlo ma il tocco di classe è una sorpresa. No prolessi.»

«Mm che ne dici allora...di questo? Sarebbe perfetto per fare il gatto nero.»

Pansy mi mostra un vestito di velluto nero, attillato il vita e sui fianchi, un po' arricciato sul seno. Un sorriso si fa strada sul mio volto e annuisco con la testa.

«È perfetto! Non l'avevo neanche visto, cosa fare senza di te?»

«Assolutamente nulla. Per questo siamo amiche. Corri a provarlo, io intanto scelgo un altro vestito.»

Entusiasta mi dirigo verso il camerino e provo il vestito, scostando poi la tenda per farmi vedere da Pansy.

«Guarda come ti sta bene! Milla, devi prenderlo. Niente se e niente ma. È tuo.»

My sweet little creature Where stories live. Discover now