Gli offro una cuffietta, le sue gelide ma soffici dita sfiorano le mie per qualche secondo. Non mi sono mai sentita così a mio agio con qualcuno in così poco tempo. Mi sembra di conoscerlo da una vita... o forse è solo una stupida impressione, troppo frettolosa.
"Lui che aveva vissuto lo sapeva: la diffidenza è la madre della salvezza."
- Jean de la FontaineCome metto la playlist, Draco si volta verso di me.
«Anche tu conosci questa canzone?»
«City of stars? Si, è una delle mie canzoni preferite.»
«L'ascolto sempre anche io.»
«Davvero? Wow... non l'avrei mai detto.»
Draco fa spallucce.
«La ascolto sempre quando salgo qui sopra. Non so se essere stupito o inquietato.»
I suoi occhi sembrano prendere vita per qualche momento, come se il vero lui fosse uscito alla scoperta per qualche secondo, trascinato poi nel vuoto nuovamente. Una smorfia divertita si dipinge sulle mie labbra.
«Paura?»
«Di te Black? Nah.»
«Oh andiamo, non saresti il primo.»
Solleva le sopracciglia con fare sarcastico, incontrando i miei occhi.
«Mi trasmetti uno stato simile alla calma, di comprensione. Nonostante il tuo essere esplosiva in certi momenti.»
Rido. È vero, ho sempre avuto questo tratto, questa improvvisa esplosività. Probabilmente in parte è colpa del mio ADHD.
La cosa assurda era che mi sentivo a mio agio con lui, nonostante il poco tempo. Tutti e due ci sentivamo allo stesso modo, ma nessuno voleva ammetterlo per la troppa fretta.
«tre giorni e sei già ammaliato da me?»
Rispondo con fare sarcastico.
«Non montarti la testa Black, non porta mai nulla di buono farsi aspettative.»
Lasciamo che la musica culli i nostri animi, senza dire una parola. Non mi era mai capitato di sentirmi appartenente ad un luogo, senza dovermi sforzare, senza dover aprire bocca. Questa sua compostezza mi dà un senso di conforto, la sua non è una freddezza concreta, ma qualcosa di più profondo, a cui potrei appartenere.Una settimana è passata e ho frequentato regolarmente le mie classi, ho legato di più con Blaise, Pansy e Draco. Ultimamente usciamo tutti assieme, qualsiasi cosa facciamo, la facciamo assieme, come un vero gruppo. Speravo di riuscire a trovare un gruppo tutto mio, che mi facesse sentire me stessa e inclusa. Blaise aveva ragione, sarei dovuta venire a hogwarts tempo prima. Penso proprio che quest'anno diventerà un'occasione di rinascita per me, un nuovo capitolo.
Sono le 10.00 in punto e mi sto rilassando nel mio dormitorio leggendo un libro, quando una voglia di cioccolato aumenta in pochi minuti. So che non dovrei uscire dopo il coprifuoco, ma questa è una questione di vita o di morte. Ho fame.
Mi alzo dal letto e sgattaiolo fuori dal mio dormitorio, incamminandomi verso l'uscita dalla sala comune dei serpeverde. Ciò che non so e che non ho notato, è che Draco è seduto davanti al camino, l'unica persona in tutta la sala. I suoi occhi mi seguono, il suo corpo si muove autonomamente, alzandosi e seguendomi fuori dalla sala comune. Entrambi camminiamo tra i corridoi con passo felpato, finché non raggiungo le cucine. Draco si appoggia allo stipite della porta, incrociando le braccia con una smorfia divertita, osservando ogni mio singolo movimento. Ignara della sua presenza, apro gli scomparti, in cerca di una barretta o di qualsiasi dolce che stuzzichi la mia acquolina.
«Possibile che a Hogwarts non abbiamo del cioccolato?»
Affermo tra me e me.
«Terzo scaffale a destra.»
Mi volto di scatto, il mio cuore batte nel petto.
«Mi stai seguendo?»
«Diciamo che mi assicuro che tu non faccia perdere punti alla casa... e che non venga messa in punizione.»
Mi mordo l'interno della guancia, chiudendo leggermente gli occhi, nascondendo una risata.
«Beh, grazie.»
Draco scuote la testa e si avvicina a me, aprendo lo scaffale di destra e porgendomi una barretta di cioccolato.
«Credo stessi cercando questa.»
Lentamente la prendo in mano e la apro, prendendone un pezzo, per poi staccarne un altro, offrendoglielo.
«Non pensavo volessi condividerlo.»
«Consideralo un ringraziamento per essere la mia guardia del corpo.»
Entrambi ridiamo e ci perdiamo a parlare, stuzzicandoci a vicenda di tanto in tanto.
«Hai sentito?»
Draco si mette in ascolto, un miagolio echeggia nella stanza ed entrambi ci pietrifichiamo.
«Draco?»
«Merda.»
Fissiamo per qualche secondo il gatto, finché non sento una mano fredda affermare il mio polso e trascinarmi in un corridoio mai visto.

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My sweet little creature
FanfictionQuesta è la storia di come Camilla Black e Draco Malfoy si sono conosciuti, dando vita alla loro storia d'amore.