My love mine all mine

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Nate

"Non dici niente?" è rimasta con le mani sulla bocca dal momento esatto in cui quando ha visto le sue foto proiettate ai suoi piedi, sul pavimento in ghiaccio di Central Park, il mio regalo di Natale per lei che sono riuscito a realizzare grazie all'aiuto di Jeffrey. Almeno ho dato un senso a quella voglia irrefrenabile e antipatica – anche - di doverle scattare foto. New York sembra una città perfetta per Taylor, uno sfondo dinamico ed eclettico proprio come lei, come è la sua vita. E forse è questo che il mio istinto artistico voleva catturare. D'altronde tutto quello che è naturale e spontaneo è arte e dunque doveva essere espresso. Io ho solo cercato di trovare una combinazione natalizia e sorprendente per lei.

"Nate io... non so cosa dire" pronuncia finalmente.

"Allora non dire niente Taylor..." le dico mentre avanzo verso di lei "non sono bravo con le parole ma a modo mio dovevo dirti che grazie a te ho capito che non posso rinunciare al mio passato, non devo, non senza aver risolto quello che resta in sospeso..."

"Ti stai riferendo a tua madre?" chiede ancora più perplessa.

"Non solo... è arrivato il momento di perdonare New York" confesso, non senza difficoltà. Ho maturato questa convinzione dal momento che mi sono trovato faccia a faccia con un attacco di panico che mi ha fatto scappare dalla mia galleria. Non posso continuare così e in questo momento, l'unico appiglio che mi ancora alla realtà e che mi infonde la forza per affrontare quello che da cui sono scappato è lei, la sua purezza, la luce nei suoi occhi che è impossibile non percepire questa sera e che da sola illuminerebbe tutta New York. 

"Significa che... che..."

"Per un po' di tempo mi fermerò qui" 

"Io... non ero preparata a questo..." dice chinando la testa.

"A cosa?" chiedo divertito.

"A... be' ad averti intorno a New York" dice tornando a guardarmi negli occhi. Sorrido. La sua lingua biforcuta.

"È una città abbastanza grande e dispersiva in cui potremmo non incontrarci mai, il che mi conforta... almeno non rischio che mi travolgano i tuoi cani" ribatto sarcastico e scoppia a ridere.

"E..." esordisce facendo un passo in avanti per accorciare la distanza tra noi. Sento una scarica elettrica, un brivido che mi farebbe commettere qualcosa di pericoloso ora. Trattengo il respiro "se ti dicessi che farei in modo di incontrarti qualora non dovesse mai accadere per caso?" chiede con espressione innocente, o meglio, apparentemente innocente, ma pericolosamente innocua. Ed è questo che mi fa impazzire. Il suo essere ingenua ma al tempo stesso consapevolmente erotica mi fa perdere la testa, mi ha fatto perdere la testa – terrei a precisare. Se appena un anno fa mi avessero detto che sarei tornato di corsa a New York, la città da cui sto scappando da anni, dopo aver lasciato la mia ragazza, con cui eravamo in programma di sposarci, di aver sfidato le previsioni e di non avere alcuna idea di quale sarà il mio futuro da questo momento be'... non ci avrei creduto, ammesso che ci creda ancora ora. Ma, e forse è questo che mi preoccupa davvero, sento che non vorrei essere in un altro posto che non sia questo e con nessun'altra persona che non sia Taylor.

"Ti risponderei che il caso ci è venuto incontro una volta e non dovremmo scomodarlo ancora" pronuncio queste parole sul suo collo. Posso sentirla rabbrividire.

"Buon Natale Taylor" mi stacco lentamente da lei per guardarla negli occhi, far aderire i miei palmi sulle sue guance e semplicemente baciarla.

Taylor

D'accordo. Lo ammetto solo ora. Dentro di me, pur avendo prudentemente e coscientemente tenuto a bada i miei film mentali, ho sperato fino in fondo che questo si avverasse. Che Nate mi augurasse buon Natale baciandomi, ma la mia fantasia non sarebbe mai arrivata a questo punto. Non avrei mai immaginato che mi avrebbe sorpresa presentandosi la sera della Vigilia, dopo che aveva lasciato New York neanche da un giorno, mettendosi a servire al tavolo degli ospiti della serata di beneficenza, accompagnandomi a Central Park per farmi vedere tutte le fotografie che mi aveva scattato durante nei giorni in cui abbiamo camminato per New York cercando di catturare l'essenza del Natale.

È di nuovo Natale a New YorkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora