XES-The Antichrist.

V

**louis povs**
Senza dubbio dovevo andare avanti con questa storia.

-Scusi,- entrai in biblioteca -sono della parrocchia, mi hanno detto che qui avrei trovato il certificato di battesimo di uno dei nostri nuovi parrocchiali.-

-Certo. Il suo nome?-

-Styles, Harry Styles.-

-La prego di aspettare un secondo, vado a prendergliela.- La signora anziana si alzò dalla sedia e entrò barcollando in una stanza.
Pochi minuti dopo ne uscì e mi diede quello che volevo.

-Bene, la ringrazio.-

**Harry Povs**

XES, voleva dire davvero SEX?

No, Harry, non pensava affatto che potesse sognare cose del genere.

C'era qualcosa di strano dietro quel XES e non sarebbe morto prima di non saperlo.

Una volta aveva letto che i sogni sono la ... Harry si sentì strattonato.

-Stia attento la prossima volta.- Una donna di colore lo aveva appena salvato.
Stava per finire investito da una macchina.

Doveva smettere di essere così sovrappensiero.

Prese l'ascensore per andare in ufficio.

Qualcuno aveva chiamato l'ascensore.
Odiava la compagnia in posti così chiusi.
La porta si aprì ed entrò una bionda.

Aspetta.

-Tay, cosa ci fai qui?-

-Oh, beh, cioè... ehm.. abbiamo
ricevuto la posta del signor Kobalski.-

-Ah sì? Ma...-

Taylor lo zittì con un bacio.

Due ore dopo, ed Harry stava ancora lavorando al suo nuovo libro.

-Permesso?- Una porta si aprì alle sue spalle.

-Posso aiutarla?- Entrai e lo salutai con la manina.

-Harry Styles?-

-Sì.-

-L'ho vista in TV ieri, l'ho trovata davvero eccezionale.-

-Ehm grazie, lei lavora in questo edificio?-

-Ieri, ha detto qualcosa di interessante: che il narcisismo maligno non è un male.-

-Sì, l'ho detto, non è il male puro. Esatto.-

-E anche che..-

-Senta, mi scusi ma sono un po' indietro. Io..- Harry indicò il computer.

-Che- continuai -non esiste il Male con la M maiuscola.-

-Non è certo l'opinione più diffusa ma sì.-

-E se le dicessi che sono un narcisista maligno?-

-Si accomodi. Beh, probabilmente non le crederei. Un narcisista non lo ammetterebbe.-

-Posso?- Tirò fuori una sigaretta.

-Oh prego, faccia come se fosse a casa sua, vuole un drink?-

La sua faccia assunse un'espressione di sfida.

-E se le dicessi che credo in Dio e in Satana, e che sono certo che esistano tutte e due?-

In quel momento suonò il telefono di Harry - Mi scusi.-

-Pronto? Tesoro.Okay, okay, okay, lo so.-

-Conosce il caso di Zayn Malik, il proffessore di matematica che tornò a casa e sterminò tutta la sua famiglia?-

-Sì, questo cosa ha che fare con lei?-

-La settimana scorsa la Chiesa Cattolica l'ha dichiarato posseduto, sa quanto è raro che diano una tale sentenza? È stato sottoposto ad un esorcismo. Il risultato è stato un vero disastro. Senta, io penso che dovrebbe contattarlo. Visto quello che ha scritto su Johnson, penso che possa essere molto, molto interessante.-

Tirò fuori un registratore.

-Questa è la registrazione dell'esorcismo di Malik. Mi troverà domani davanti alla biblioteca alle due.-

Si alzò ed uscì subito.
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Finalmente Harry ritornava a casa.

Nell'ascensore trovò una vecchietta.
La signora Boston, la sua vicina di casa.
Arrivati alla porta la vecchia continuava a fissarlo.

Nell'appartamento Harry sfilò una sigaretta dal pacchetto ed iniziò a fumarla.

Guardò fuori dalla finestra.
New York non era mai stata così bella.
I grattacieli illuminati, le macchine che scorrevano lentamente nel traffico.

Cosa doveva fare? Doveva ascoltare l'esorcismo? Chi era quell'uomo?

-Fanculo.- Prese la cassetta del registratore e l'ascoltò.

Bzzzz, bzzzz, bzzzzz

Non andava.

-Dannazione-

La signora Boston iniziò così a bussare contro le pareti

-LA SMETTA, LA SMETTA- urlava.

Nella stanza della signora Boston delle grida rimbalzavano sulle pareti.

-Padre nostro, che sei nei cieli...- urlava una voce calma.

La signora Boston si rese conto che il rumore doveva provenire dalla casa di Harry.

Nella camera di Harry, però, ancora silenzio.

-SANTA MARIA, MADRE DI DIO, PREGA PER NOI PECCATORI...- delle voci urlavano.

-BASTA, BASTA- La signora Boston aveva iniziato a piangere.
Le urla erano troppo forti ed entravano in ogni singola particella del suo corpo, scuotendola.
Non capiva più niente.
Iniziò a sentire delle voci -Basta. BASTA!- le sue grida disperate facevano da coro a quelle di Padre Liam e del demonio che era in Zayn.

-NON PUNIRCI PER I NOSTRI PECCATI MA LIBERACI DAL MALE. AMEN.-

La signora Boston cessò di bussare.

Harry si chiese il perché di quel comportamento, perché la signora Boston gli urlava contro?

Lui non sapeva, però, che l'esorcismo non era udibile da lui.