-Harry?- Taylor si sedette di fianco a lui -cos'hai?-
-Uhm- Harry bagnava del sushi nella salsa di soia -Non lo so, scusami tanto... io... è solo che... oggi si è presentato uno strano uomo, dicendo che potrebbe farmi lavorare a un nuovo caso.-
-Oh, Harry, non ti farai coinvolgere, vero?-
-No.- disse con la bocca piena di sushi.- No, certo che no.- Inghiotti il tutto e baciò Taylor.
**Louis' Pov**
Ero seduto lì, su quelle scale da un quarto d'ora ed Harry non si era fatto vivo.
La biblioteca verso quell'ora era orribilmente piena.
I bambini uscivano dalla scuola a pochi metri di distanza.
Alcuni di loro mi riconobbero e mi chiesero cosa stessi facendo sulle scale davanti la biblioteca, risposi che stavo aspettando una persona molto importante. Il che era vero.
Accesi una sigaretta e osservai i turisti di New York.
I miei occhi passarono da due giapponesi con addosso dei kimono a due donne con il burqa.
Stavo per iniziare uno dei miei discorsi mentali quando un SUV frenò davanti a me e suonò il clacson. Era arrivato.
Non so perché ma il mio cuore iniziò a pulsare fortissimo e un senso di ansia mi avvolse.
Mi alzai, mi avvicinai alla macchina ed entrai.
-Le ho preso un cappuccino.- Ecco spiegato il suo ritardo.
-Grazie.- Gli sorrisi e sentii avvampare le guance. Perché stavo diventando rosso?
-Non conoscevo i suoi gusti e le ho preso solo questo, mi sc..-
-Sono contento che lei sia venuto.- Lo fermai- Che ne pensa della cassetta?-
Lui sorrise e mi guardò con la coda dell'occhio. - Penso che mi abbia dato quella sbagliata-
-Che vuol dire?-
-Eh, era vuota, non c'era niente, mi ha dato quella sbagliata.-
-Ne è sicuro?-
-Sì, ho alzato il volume al massimo ed ho sentito solo rumori di fondo. Allora... che cosa mi sono perso?-
-Le indico la strada.-
Venti minuti dopo eravamo dentro Briarcliff a camminare con una guardia del luogo.
-Non dovremmo aspettare la dottoressa?- disse uno di questi.
-Sono certo che non le dispiacerà.- Gli sorrisi.
-Ecco, è qui.- Indicò una porta.
-Non è chiuso a chiave?-
-Non è neccessario.-
Appena entrati sentimmo un Bip, bip.
Zayn era su un letto, con dei fili collegati al corpo e delle macchine di fianco.
-Signor Styles,- Sarah entrò nella stanza -è un piacere conoscerla, devo dire che il suo istinto è eccezionale, sono una sua grande ammiratrice.-
-Grazie Dottoressa, detto da lei è un grande complimento.-
Sarah si girò e mi vide -Quando ha telefonato, il suo segretario, non mi ha detto che sarebbe venuto anche lui.- disse a Harry.
-Ehm... il mio segretario?-
-Immagino sappia che questo ragazzo ha fatto parte dell'esorcismo in questione.-
MERDA.
Harry spalancò la bocca scioccato
-Ehm, no.. in realtà non lo sapevo.-Mi lanciò un'occhiataccia.
Brutta baldracca, tieni chiusa quella fogna che hai al posto della bocca.
-Volevo informarla,- Sarah si girò verso di me, con sguardo di sfida -che io non sono mai stata d'accordo su questa cosa e insistevo sul fatto che servissero solo cure psichiatriche professionali. Infatti, dopo che i signori..- indicò me e cambiò tono, un tono che la faceva sembrare una mamma premurosa -se ne sono andati, Malik è stato colto da un malore. Adesso è in coma profondo, il suo encefalogramma è piatto.-
-Secondo lei, cosa l'ha ridotto in questo modo?-
-Beh, i signori l'hanno sottoposto ad un forte stress mentale e questo ha causato un aneurisma.-
-Mi può dire cosa ha sentito quando ha aperto la porta - Mi avvicinai, stavolta io in tono di sfida.
-Spero proprio che lei non dia credito a questa storia.-
-Dica solo quello che ha sentito.- e ringraziami che non ti abbia preso a sberle.
-Beh il paziente era in preda a forti dolori, perciò naturalmente stava gridando.-
-Bene, mi dica: quando ha aperto la porta stava gridando o l'ha visto seduto su una sedia tranquillamente?-
Sarah si girò, attese prima di rispondere
-Ehm ... ecco ... c'è una spiegazione medica per tutto quello che è successo!-
-Ha sentito le voci, lo so io e lo sa benissimo anche lei, Sarah.-
Sarah guardò fuori dalla finestra e non rispose finché il guardiano che li aveva portati li e che c'era il giorno dell'esorcismo intervenne -A me sembravano un centinaio di voci.-
LOUIS TOMLINSON 1
SARAH SIMPSON 0.-Victor, controlla il paziente della cinque.- Sarah mandò via il guardiano.
-Mi potrebbe descrivere la scena?- Chiese Harry.
Spostai lo sguardo su Zayn. Lui aprì gli occhi.
-Oh Cristo!- urlai e caddi all'indietro. -Ha aperto gli occhi!.- Guardai tutti con aria sconcertata.
Loro guardarono Zayn. Aveva gli occhi chiusi.
-No! no! Ha appena aperto gli occhi, lo giuro.-
-Lei mi sorprende, signor Styles.-
-Ha appena aperto gli occhi!-
continuavo a gridare.-L'ho visto! L'ho visto!-
-Potete andare, grazie.- Sarah ci spingeva fuori.
-No! No! Non me lo sono inventato!-
-Andiamo, andiamo.- Mi spingeva Harry.
-Non è stata un'allucinazione.-
-Mi spiace.- Si rivolse verso Harry.
-L'ho visto.-
-Come gli è venuto in mente di spacciarsi per il mio segretario!?-
Eravamo già in macchina e fuori pioveva.-Ho dovuto farlo.-
-Davvero? E questo sarebbe il Male? Quello ha avuto un aneurisma, ora è in coma.-
-Questa è la loro spiegazione. Senta, lo so che non mi crede ma..-
-Perchè dovrei crederle?-
-Fermi la macchina!-
-Che?-
-Fermi la macchi... oh al diavolo!- Aprii la portiera e mi buttai fuori cercando di rimanere in equilibrio. A quel punto la macchina frenò.
-No, aspetti un momento. Aspetti. Come si chiama?-
-Sono Louis William Tomlinson, ora mi lasci andare.-

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XES-The Antichrist.
Fanfiction"...A man borns of incest will become Satan and the world as we know it, will be no more." Deuteronomy, book 17