XI

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Louis' Pov

La notte era già calata ed io ed Harry eravamo già fuori dalla porta di Don Niall.

Avevamo solo due torce e un piede di porco.

Scassinai la porta ed entrai.

-Fa caldo qui dentro ma... c'è un buon odore- Mi sorrise Harry, mostrandomi le sue fossette.

Accesi la luce della sala, per fortuna non avevano ancora tolto la corrente.

-Cosa stiamo cercando esattamente? -

-Non lo so... libri, carte.-

-Louis, aveva tutti i miei libri.-

- E questo cos'è? Mh ... AHHH- urlai. -Ah no, era solo un ragno- mi scusai con Harry.

Harry's Pov

-Loueh, vado a cercare da un'altra parte.-

La sala era molto vecchia, i muri erano ammuffiti e sbiaditi dal tempo, non sembra ci passasse molto tempo.

Accese la luce per vedere meglio ma la lampadine esplose.

Dei passi dietro Harry si avvicinavano pericolosamente a lui.

Erano quelli di Louis, preoccupato -Cos'è stato? -

-Niente, solo una lampadina. È scoppiata, va tutto bene. Louis, qui non c'è niente, controllo di sopra.-

Louis Pov

Vicino alla porta dello scantinato trovai un tavolo con un crocifisso appeso, ai suoi piedi un ciondolo con una madonnina attaccata che presi subito.

Una figura intanto vagava per casa.

Scesi nello scantinato e notai un abatjour acceso sulla scrivania con dei fogli sparsi.

Da sopra venivano rumori di passi.
-Harry?-

Qualcuno stava scendendo le scale.

-Sopra ci sono solo stanze vuote.- Disse Harry. -Tu hai trovato niente?-

-Non quello che ci serve.-

-Continua a cercare.- così se ne andò.

Spensi l'abatjour e mi avvicinai alla porta quando uno strano odore mi avvolse.

Era l'odore di Don Niall.

Accesi la torcia e la spostai verso l'odore.
Erano le sue vesti da prete.
Vicino c'era un altro abatjour che accesi subito.

Presi in mano  le vesti per annusarle e sentirmi vicino a lui, mi mancava.

Ma, sotto le vesti, c'erano dei libri.

Presi il primo e lo esaminai. Un oggetto di ferro cadde in una stanza vicina. Dannazione, cosa stava combinando Harry?

Un segnalibro fra le pagine. Delle frasi sottolineate:

"La presenza demoniaca apparirà al trentatreesimo anno, all'ora esatta della sua nascita, rendendolo un perverso."

Altri rumori, stavolta accompagnati dai passi e da un ombra vicino al crocifisso.

Una strana ansia mi avvolse, misi il quaderno in borsa ed uscii subito da quella stanza, salii le scale per ritornare al piano terra -Harry, Harry! Dannazione dove sei? Harry?-

Vento.
Vento in casa?
Delle porte si aprirono nelle altre stanze vicino alla cucina (dove mi trovavo io).

Si aprì anche quella della cucina e da dietro non spuntò Harry ma un uomo. Quell'uomo era Zayn Malik.

Cazzo.

Zayn allungò il braccio e in mano teneva stretto, stretto un coltello.

-No.- indietreggiai -Non può essere!- mi ritrovai con le spalle al frigorifero.

Pensai a quella volta in quel bagno, quando mi comparve nella prima volta -Tu non sei reale.- dissi perciò.

Ma lui era sempre lì. Che si avvicinava sempre di più con quel coltello in mano -Tu non sei reale.- sussurrai ancora avvicinando il mio dito alla punta del coltello per constatare che non lo fosse davvero.

Affondai il dito sulla punta e provai dolore.

Il sangue sgorgava dal mio indice. Lui era vero.
Non era solo anima.
Era il suo corpo terreno, davanti a me, con il solo scopo di uccidermi.

-Sta attento, è affilato.- Parlò Zayn.

-Zayn... Zayn... so che non vuoi farlo. Ne sono certo.-

La faccia di Zayn cambiò e gli occhi divennero lucidi.

-Mettilo giù.- Zayn sembrava obbedire. Misi le mie mano sopra il suo braccio per aiutarlo a tenere giù il coltello. - Bravo, grazie, da bravo Zayn.. -

Malik aveva abbassato il coltello e approfittai di quel momento per scappare.

Mossa sbagliata.

Zayn si risvegliò dallo stato momentaneo di trance nel quale era caduto e mi inseguì.

Mi chiusi una porta alle mie spalle, girai la chiave nella toppa ma Zayn tirò un pugno che sfondo una parte della porta di legno.

Me la lasciai alle spalle e corsi. Lo notai camminare nel corridoio parallelo a sinistra, cosa diamine stavo succedendo?

Davanti a me si presentò una figura alta con la quale mi scontrai.
Era Harry.

Dietro di noi c'era la presenza di Zayn. Come diavolo aveva fatto?

Corsi insieme ad Harry nella direzione opposta ma neanche tre metri dopo lui era già di fronte a noi.

Sentì un dolore pazzesco al braccio e vidi che stava sanguinando.

Zayn mi aveva ferito.

Harry prese subito una sedia con i piedi rivolti verso Malik, per difenderci.

Zayn Malik si fermò e guardò fisso Harry.

-Harry,- Gli dissi. -non può farti del male. -

Così Styles abbassò la sedia ma in quello stesso momento Zayn cercò di affondare il coltello nel petto di Harry che in men che non si dica buttò con furia la sedia nella testa di Zayn, rompendola.

-Dobbiamo andare Louis, andiamo. -

- Harry, Harry. -

-Che c'è? -

- Il tuo trentatresimo compleanno. Era quella la trasmutazione di cui parlava Horan. L'aveva trovato in libro. Avverrà nel preciso momento della tua nascita.-

- Il.. Il... il mio compleanno.. è domani. Il mio compleanno è domani. -

-AAAAAAAAHHHH-

Una voce profonda veniva dall'altra parte della stanza. Era Zayn. Aveva in mano il suo coltello. Merda, dovevamo andare.

Del sangue ci finì addosso ma né io né Harry eravamo feriti. Era Zayn che si stava accoltellando, urlando per il dolore. Il sangue schizzava ovunque e dopo una ventina di coltellate Malik era ancora in vita ma esausto.

Alzò il coltello, lo prese con tutte e due le mani e si alzò. Ci guardò. I suoi occhi non erano più neri come una volta. Chiuse gli occhi e si conficcò il coltello in faccia, in mezzo agli occhi.

Cadde a terra a faccia in giù, ed il coltello uscì dall'altra parte del cranio.

XES-The Antichrist.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora