Parte prima: organizzazione e predisposizione mentale

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L'utilità delle tecniche di scrittura

Scrivere un libro non è un gioco da ragazzi. Quando sei a corto d' idee, quando il tuo stesso messaggio ti annoia o quando sei sopraffatto dalla portata del compito, sarai tentato di rinunciare.

Ma se sapessi Esattamente:

Dove iniziare...

Cosa comporta ogni passaggio...

Come superare la paura, la procrastinazione e il blocco dello scrittore...

E come evitare di sentirsi sopraffatti?

Queste parole sono dello scrittore americano Jerry Jenkins, ma sintetizzano una cosa semplice: In narratologia c'è da inventare molto meno di quanto si creda, in sostanza solo la storia e quel 5% di contenuto personale che la rende originale. I nostri problemi sembrano nuovi, ma in sostanza sono già stati affrontati da migliaia di anni, alcuni già ne "La Poetica" di Aristotele. In sostanza chiariamo subito una cosa: non stravedo per le regole, che in definitiva possono anche presentare dei problemi, ma comprendere le tecniche è diverso e soprattutto comprenderne i limiti è ancora più costruttivo anziché sapere cosa permettono di fare.

Le tecniche hanno un fine ultimo: codificare il linguaggio della narratologia per renderlo più accessibile al lettore, ma hanno anche interessanti effetti collaterali. E qui riprendiamo Jenkins. Le tecniche aiutano lo scrittore perché indicano:

Dove iniziare;

Cosa comporta ogni passaggio;

E aggiungo, ad esempio cosa comporta:

Un genere letterario;

Un archetipo tipo di trama;

Un archetipo di personaggio.

Esistono anche tecniche per superare la paura, la procrastinazione, il blocco dello scrittore ed evitare di sentirsi sopraffatti.

Ne parleremo. Restate in contatto.

RomanzareWhere stories live. Discover now