Iniziare a scrivere senza una visione chiara di dove stai andando di solito finirà in un disastro.
Anche se stai scrivendo fiction e ti consideri un istintivo e, come consiglia Stephen King, metti personaggi interessanti in situazioni difficili mentre scrivi per scoprire cosa succede, anche se non sei un pianificatore, hai bisogno almeno di una struttura di base.
Non devi chiamarlo uno schema se questo offende la tua sensibilità. Ma crea una sorta di documento direzionale che fornisca struttura e serva anche da rete di sicurezza. Se esci con quel filo di armatura e perdi l'equilibrio, mi ringrazierai per averti consigliato di metterlo in atto.
Ora, se stai scrivendo un libro di non fiction, non c'è niente che possa sostituire uno schema. I potenziali agenti o editori lo richiedono nella tua proposta. Vogliono sapere dove stai andando, vogliono sapere che lo sai e anche cosa vuoi che il tuo lettore impari dal tuo libro e come ti assicurerai che lo impari.
Se perdi interesse per il tuo libro da qualche parte in quella che Jenkins chiama la Maratona del Mezzo, probabilmente non hai iniziato con idee entusiasmanti o chiare. Ecco perché uno schema (o una struttura di base) è essenziale. Non iniziare a scrivere finché non sei sicuro che la tua struttura reggerà fino alla fine.
Una maniera pratica di lavorare può essere la tecnica delle cinque dita, cioè sviluppare i seguenti punti:
Pollice: chi, quando, dove, che cosa è successo all'inizio?
Indice: sogna di...vorrebbe ma...
Medio: così decide di...però accade che... è il punto di maggiore azione della storia.
Anulare: tutto sembra perduto ma...
Mignolo: alla fine...
Oppure la solita regola delle 5w:
Who: chi?
What: che cosa? La parte iniziale del corpo del testo deve essere utile al lettore per capire il tema affrontato e nel caso del libro chi sia lo scrittore e di cosa parla.
Why: perché? Andando avanti è meglio utilizzare una struttura suddivisa in piccoli paragrafi per offrire informazioni sempre più dettagliate e soprattutto per consentire una lettura più semplice: la suddivisione del paragrafo può essere sottolineata con l'utilizzo del grassetto o si possono evidenziare alcune parti anche attraverso il corsivo. Per dare un ulteriore tocco di eleganza alla scrittura, meglio ancora cercare di utilizzare alcune tue dichiarazioni che devi assolutamente riportare tra virgolette, così come avviene in un normale comunicato stampa di natura aziendale, sportiva e via dicendo.
Where: dove? Nel corpo bisogna inserire una serie d'informazioni di approfondimento magari mettendo a disposizione dell'utente un link per scoprire dei dettagli, il tuo blog personale e tante altre tipologie di dati che possono tornare utili per consentire di scoprire meglio la tua opera.
When: quando? Devi inserire alcuni dati relativi a quando si svolge l'evento, o sulle informazioni in merito.
La struttura permette di definire il tema della storia, fissarla nello spazio e nel tempo, poi di crearne i protagonisti.
La struttura deve essere autoesplicativa per i romanzieri; elencano i colpi di scena e gli sviluppi della trama e li dispongono nell'ordine che serve al meglio per aumentare la tensione.
Se scrivi non fiction organizza i tuoi punti e le prove allo stesso modo in modo da preparare il tuo lettore a un enorme guadagno, quindi assicurati di consegnarglielo.
Se il tuo libro di non fiction è un libro di memorie, un'autobiografia o una biografia, strutturalo come un romanzo e non puoi sbagliare.
Anche se si trattasse di un semplice libro d'istruzioni, rimani il più vicino possibile a questa struttura e vedrai il tuo manoscritto prendere vita. Fai promesse in anticipo, stimolando il tuo lettore ad anticipare nuove idee, segreti, informazioni privilegiate, qualcosa d'importante che lo renderà entusiasta del prodotto finito.
Anche se potresti non avere tanta azione, dialoghi o sviluppo del personaggio come la tua controparte romanziera, le tue crisi e tensioni possono derivare dal mostrare dove le persone hanno fallito prima e come farai in modo che il tuo lettore abbia successo.
Potrebbe anche succedere che il tuo progetto non si concretizzi fino al momento in cui non proponi la tua soluzione unica, il tuo valore aggiunto.
Mantieni la tua struttura su una singola pagina per ora. Ma assicurati che ogni punto importante sia rappresentato, così saprai sempre dove stai andando.
Non importa come sia fatta, deve essere funzionale per servirti. Se vuoi solo un elenco di frasi che riassumono la tua idea, va bene lo stesso.
Inizia semplicemente con il tuo titolo provvisorio, poi la tua premessa, quindi, per la fiction, elenca tutte le scene principali che si adattano alla struttura approssimativa di cui sopra. Per la non fiction, prova a trovare i titoli dei capitoli e una o due frasi di ciò che ogni capitolo coprirà.
Una volta che hai il tuo schema di una pagina, ricorda che è un documento fluido pensato per servire te e il tuo libro. Espandilo, cambialo, giocaci come ritieni opportuno, anche durante il processo di scrittura.
Io utilizzo quello che chiamo il "file tecnico", per chi vuole lo posso mettere in comune. Sostanzialmente è uno schema che riempo per come mi serve. Non va riempito tutto, ma quello che si scrive NON va cambiato. Alle case editrici, salvo dove diversamente specificato, spedisco tutto il file. Il vantaggio è che l'editore si rende conto subito di come lavoro, anche se la lettura è un po' più scomoda. Ho preso la precauzione di avvertire dopo che una casa editrice mi aveva rifiutato solo guardando il "peso" del file. Di solito cerco di fare una email personalizzata, ma trama, sinossi, premessa narrativa, personaggi, ricerche e tutto quello che mi hanno chiesto gli editori sta sul file.
Dice la editor
«Scrivere "a sentimento" rappresenta una fra le principali criticità di uno scrittore esordiente. La progettazione narrativa è condizione necessaria per definire arco di trasformazione dei personaggi, climax, cliffhanger, per esempio. Questo non significa ingabbiare la creatività narrativa dello scrittore, ma definire un'impalcatura entro cui muoversi nella trama e nei personaggi senza perdere la rotta.»

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Romanzare
Non-FictionIl manuale di scrittura creativa che sto scrivendo per il mio gruppo facebook, facendo tesoro di quello che ho studiato, la mia esperienza nell'editing della gente che ho portato a pubblicare e degli scritti di Jenkins