•6• You can fool the world but not my eyes

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Sono un coglione

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Sono un coglione.

Ma che mi prende? Afferrare per il polso una ragazza? Devo essermi totalmente bevuto il cervello, quando ho pensato di farlo.

Arya si volta lentamente, per poi rivolgermi uno sguardo carico d'odio.

-Lasciami- sputa, acida. La sua voce è dura, il suo tono non ammette repliche, mentre respira affannosamente.

È arrabbiata. Tanto. Non l'avevo mai vista così furiosa, nemmeno dopo più di dieci anni che la conosco.

Facciamo le cose con MOLTA calma.

Si libera dalla mia presa con una scossa, poi riprendere a camminare, velocemente, per andarsene il più in fretta possibile.

-Eddai, non ti va di fumare?- chiedo, cercando di risultare dispiaciuto. Sto provando a prenderla sul ridere, che altro dovrei fare?

Io sto cercando di comportarmi come una persona normale, ma lei deve essere così...spocchiosa.

Con quel suo caratteraccio rende le cose più difficili di quello che realmente sono.

Basterebbe mettere da parte tutto il rancore che prova nei miei confronti, ma evidentemente è troppo orgogliosa per farlo.

-No- ribatte secca, senza girarsi. Continua la sua camminata imperterrita, mentre io le vado dietro come un coglione.

Fermati, maledizione, mica ti mordo.

-Arya Anderson è troppo ricca e importante per fumare una Marlboro?- la battuta mi esce spontanea e dopo un minuto vorrei solo essermi tappato la bocca.

Non dovrei provocarla, invece è esattamente ciò che ho appena fatto.

-E tu sei troppo stronzo per lasciarmi in pace?- sbotta lei, dopo essersi girata e aver accorciato la distanza tra di noi.

Si avvicina così tanto che riesco a vedere le sfumature di verde nei suoi occhi profondi.

Il sole colpisce le sue iridi, che assumono una tonalità più chiara, mentre vedo le pagliuzze color ambra farsi strada tra quei colori perfettamente in contrasto tra di loro.

Il suo sguardo è così intenso, con quelle ciglia lunghissime e il taglio felino... nel mentre guardo anche le sopracciglia, così ben fatte che sembrano dipinte da un artista.

Ha degli occhi bellissimi, enigmatici, profondi e... incazzati.

Vedo la sfida fiammeggiare in quegli smeraldi, non ha paura di me. Credo che mi prenderebbe a calci in culo, se potesse.

La sua testa arriva al mio orecchio, nonostante sia comunque alta e slanciata.

Per fortuna gli anni e l'adolescenza mi hanno cambiato, sarebbe stato un incubo restare basso.

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